Si è svolta oggi in occasione della 40a Assemblea annuale ANCI, presso la Sala Maestrale del Padiglione Blu della Fiera di Genova, la cerimonia di conferimento dei Premi URBES 2023.

Annualmente la rivista URBES assegna un premio alle città, agli enti, alle fondazioni e alle persone che, con il loro impegno e con progetti mirati, hanno promosso la salute e il benessere nel proprio contesto urbano.

Il riconoscimento, che si svolge con l’egida di C14+, Health City Institute, Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città”, vuole rappresentare uno stimolo per tutti gli attori a piantare un seme oggi per far nascere “una foresta di benessere” domani, per il futuro nelle nostre città.

La giuria del premio, presieduta da Ketty Vaccaro, Responsabile Area Welfare e Salute Fondazione CENSIS, e composta da Maria Emila Bonaccorso, Alessandra Capuano, Marina Carini, Annamaria Colao, Roberta Crialesi, Rosapia Farese, Tiziana Frittelli, Simona Frontoni, Francesca Romana Lenzi, Anna Lisa Mandorino, Annalisa Manduca, Rosaria Iardino, Eleonora Mazzoni, Mariarita Montebelli, Paola Pisanti, Eleonora Selvi, Chiara Spinato, Simona Tondelli ha assegnato i premi di quest’anno a:

Premio URBES Città del Benessere e della Salute – città metropolitane e di grandi dimensioni da 200.000 abitanti in su: Genova, per l’impegno nell’istituzione della figura dell’Health City Manager e nell’attuazione di progetti mirati a monitorare i determinanti della salute e a prevenire e combattere le disuguaglianze.

Premio URBES Comunità del Benessere e della Salute – piccoli e medi comuni sino a 50.000 abitanti: Castel Gandolfo, per l’impegno, a partire dai dieci punti del Manifesto “Salute nelle città: bene comune”, nel coinvolgere la comunità educante in un sistema di interventi volti a trasformare le aree esterne dei nostri plessi scolastici finalizzati a creare spazi collettivi, capaci di educare i giovani cittadini all’esperienza dello spazio pubblico e del decoro urbano.
Premio URBES ad Enti e Fondazioni: CUSI, per l’impegno quotidiano del Centro Universitario Sportivo Italiano nel promuovere azioni concrete di inclusione sociale attraverso la pratica di attività motoria e sportiva a livello nazionale e territoriale, raccolto nel macro-progetto CUSI Sport Inclusivo, e Fondazione SportCity, per l’impegno a favore dello sport “a misura di città” che coinvolge amministrazioni locali, enti territoriali, istituzioni pubbliche, persone e aziende in azioni per la promozione e il rilancio dello sport, dei suoi valori, di sani stili di vita e per il benessere nelle città.

Il Comitato Editoriale di URBES, presieduto da Andrea Lenzi, e la Direzione della rivista, assieme alla Presidente del Premio hanno voluto inoltre assegnare dei premi speciali a:

Città: Comune di Parma, per l’impegno a favore della health literacy e del coinvolgimento attivo nella promozione della salute attraverso la Giornata Nazionale per il Benessere e la Salute nelle Città – 2 luglio, e Comune di Arese, per l’impegno nell’intraprendere un percorso di inversione sociale che punta a rendere il territorio comunale, in particolare le aree di residenzialità pubblica, un luogo di aggregazione partecipativa anche attraverso la rigenerazione urbana, a partire dalle fasce più fragili delle popolazione.

Network: Rete Italiana Cattedre Unesco, per l’impegno delle Cattedre UNESCO italiane e della loro Rete (ReCUI) nel sostenere la sfida del benessere umano, della pace delle popolazioni, della loro alfabetizzazione ed educazione alla convivenza pacifica e alla valorizzazione della cultura, attraverso metodologie di ricerca transdisciplinari.

Federazioni sanitarie: Federsanità, per l’impegno nel mettere al centro della propria missione e dei propri progetti la cultura della salute, l’alleanza con i territori, la sfida a un’autentica integrazione socio sanitaria in grado di affrontare le sfide della prossimità, dell’equità, della resilienza, e FeSDI – Federazione società scientifiche italiane di diabetologia, per il progetto “Il Diabete una malattia molto Comune” che ha l’obiettivo di fare luce sul tema dell’accesso equo e capillare alle cure sul territorio promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del diabete a livello nazionale, ma soprattutto nelle città.
Fondazioni: Fondazione “Incontra Donna”, per la campagna “Frecciarosa”, progetto di prevenzione del tumore al seno e di incentivazione della cultura della prevenzione, promosso con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute che ha previsto, consulenze ed ecografie gratuite a bordo dei treni ad Alta velocità, Intercity e Regionali e nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale.

Progetti di ricerca: Enlighten-Me (Horizon 2020), per l’impegno a rendere la scienza partecipazione, attraverso lo studio degli effetti della luce artificiale, in casa e nelle strade, sulla salute e sul benessere dei cittadini e la disseminazione delle conoscenze utili a migliorare il benessere di tutta la società.

Progetti aziendali: Cities Changing Diabetes – Novo Nordisk, mettendo in luce il fenomeno con dati ed evidenze provenienti dalle città di tutto il mondo, il programma Cities Changing Diabetes ® sottolinea la necessità di agire in considerazione della stretta correlazione esistente tra urbanizzazione, diabete e obesità, con l’obiettivo di creare un movimento unitario a livello internazionale in grado di stimolare i decisori politici a considerare come prioritario il tema dell’urban diabetes, e Agos Parchi Green&Smart, per l’impegno nel realizzare interventi di rigenerazione urbana nelle aree verdi delle città che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita degli abitanti dei quartieri secondo quattro ambiti di intervento: green, smart, sport, art.

È stato infine assegnato il Premio speciale “Mario Pappagallo”, riconoscimento alla memoria dell’ex Direttore responsabile di URBES, storica firma del Corriere della Sera, a Fabio Mazzeo, per l’impegno nell’opera di divulgazione e informazione in ambito sanitario e per l’equilibrio, il rispetto e la curiosità con cui rivolge “in punta di penna” l’attenzione alle politiche pubbliche urbane per la salute.

«Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, che contribuiscono per il 70 per cento alle emissioni globali di carbonio e per oltre il 60 per cento all’uso delle risorse. Questo fenomeno di grande urbanizzazione va conciliato con il diritto di ogni cittadino a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano», dichiara Federico Serra, Direttore Responsabile URBES Magazine. «Rendere la salute dei cittadini il fulcro delle politiche urbane, incoraggiando stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie e ampliando e migliorando l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo così lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo, significa promuovere un assetto One Health che tiene conto delle connessioni tra salute umana, animale e ambientale considerando tutti i rischi per la salute umana».

«In uno scenario in cui il 37 per cento della popolazione italiana vive nelle aree metropolitane, diventa sempre più importante, e urgente, promuovere il modello della Health City, incentivare una riqualificazione e rigenerazione urbana in cui l’azione di promozione della salute sia fattore di crescita e coesione, grazie a un’amministrazione capace di allargare i propri obiettivi in un’ottica multidimensionale e sinergica», dichiara Ketty Vaccaro, Presidente della giuria del Premio URBES 2023, Responsabile Area Welfare e Salute Fondazione CENSIS. «Questo premio non vuole essere solo un riconoscimento, ma intende anche richiamare l’attenzione e stimolare l’azione delle amministrazioni, dei sindaci, della politica e di tutta la comunità dei cittadini sulla necessità e l’urgenza di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere, lo sport, l’ambiente».

«Rendere le città più eque e salutari incide sul benessere psico-fisico di tutti in tutte le fasce di età», dichiara Andrea Lenzi, Presidente del Comitato Editoriale di URBES, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente dell’Health city institute. «In un mondo in cui ormai più di una persona su due vive in aree metropolitane, la nostra sopravvivenza dipende dalla pianificazione di ambienti urbani più sani. Occorre intervenire guidando a una nuova urbanizzazione consapevole che consideri l’impatto sociale ed economico dei fattori di rischio che influenzano la salute, l’impatto delle disuguaglianze, l’invecchiamento della popolazione, che porta un aumento del carico delle cronicità. Il Premio URBES vuole rappresentare un’esortazione a porre questi temi al centro dell’azione politica, e non solo, e affrontare questa sfida determinante che inciderà sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle nostre città».

«Nello scenario contemporaneo di imponente urbanizzazione, la prevenzione, i sani stili di vita e gli ambienti urbani sostenibili rappresentano un obiettivo centrale verso il quale tendere, sostenendo politiche attive nelle scuole, nei luoghi di lavoro e per tutte le età», dichiara il Sen. Mario Occhiuto, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Segretario VII Commissione del Senato. «Dobbiamo mettere al centro delle politiche l’idea di una rigenerazione urbana che consideri la salute come fattore di crescita e coesione in grado di rendere le città italiane delle Health City, ovvero far sì far sì che le città siano promotrici della salute, amministrate da politiche chiare per tutelarla e migliorarla. Occorre sviluppare un contesto urbano che sia salutogenico e non patogeno, promuovere una politica urbana che sappia essere una forma di medicina preventiva, spezzando il circolo vizioso che si crea fra cattive condizioni di salute, povertà socio-economica, basso livello di istruzione ed emarginazione».

«Il contesto attuale di forte urbanizzazione rende sempre più urgente mettere in atto politiche sociali, culturali ed economiche che portino a uno sviluppo urbano consapevole che abbia la salute come obiettivo primario», dichiara la Sen. Daniela Sbrollini, Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Vicepresidente della X Commissione del Senato. «L’urbanizzazione è una delle maggiori sfide di sanità pubblica del nostro tempo, dobbiamo affrontarla con tutti gli strumenti a disposizione, in un approccio globale, a partire dall’incentivazione dello sport e dell’attività fisica, che svolgono di certo un ruolo fondamentale. Il lavoro del nostro intergruppo è fortemente impegnato in questa direzione, come dimostrano le molte iniziative messe in campo, e io stessa ho presentato un disegno di legge, l’Atto del Senato n.135 della XIX Legislatura del 13 ottobre 2022, per dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserire lo sport in ricetta medica, consentendo alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali».

«Il Premio URBES costituisce un riconoscimento importante per azioni concrete che hanno reso più sane le nostre città, rappresentando un esempio virtuoso. La promozione della salute e dei corretti stili di vita in ambito urbano è un obiettivo centrale oggi per Sindaci e Amministrazioni locali: abbiamo la responsabilità di creare città più sane e sostenibili, in sintonia con l’intero ecosistema umano, animale e naturale», dichiara l’On. Roberto Pella, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Qualità della vita nelle città e Vicepresidente Vicario Anci. «Per riuscirci è necessario lavorare tutti insieme, con un approccio multidisciplinare e interistituzionale che sappia rafforzare tale consapevolezza nella collettività. La proposta di legge che ho presentato lo scorso 19 giugno per l’istituzione come ricorrenza annuale della Giornata Nazionale per la Salute e il Benessere nelle Città, il 2 luglio, giorno centrale dell’anno, va in questa direzione. Sono fiducioso che il Parlamento saprà riconoscere l’alto valore istituzionale di questa iniziativa e possa contribuire al suo massimo riconoscimento».

«Il Premio URBES rappresenta un’occasione molto importante per celebrare le azioni virtuose già messe in campo, ma soprattutto per promuoverne di nuove affinché si diffonda pienamente una cultura e una prassi politica attenta ai determinanti urbani della salute», dichiara Enzo Bianco, Presidente C14+. «La condivisione delle buone pratiche che riguardano i Comuni è la fucina delle idee sul benessere urbano, e va in ogni modo incentivata. Dobbiamo lavorare tutti per fare sempre più rete, condividere le esperienze virtuose, ognuno con il proprio contributo per rendere le nostre città delle Health City, sostenibili, a misura di tutti i cittadini e promotrici di salute»

a cura della redazione

Written by giovanni47