James Posso_Arequipa 

credits: James Posso_Arequipa 

L’autunno è ormai arrivato portando con se temperature più fresche e le prime piogge e c’è chi inizia già a programmare una fuga dalla routine in una meta al caldo. Se si è appassionati di storia e natura, il Perù è la meta perfetta, specialmente in questo periodo. Il paese è, infatti, nel pieno della sua stagione primaverile, momento ideale per esplorare le meraviglie dell’affascinante paese sudamericano.

Grazie all’eredità di antiche e potenti civiltà millenarie, il Perù, con i suoi oltre 5.000 siti archeologici, regala un vero e proprio viaggio nella storia; è uno dei dieci paesi con la maggiore biodiversità al mondo, con oltre 158 aree naturali protette; è una meta gourmet per eccellenza, un paradiso per gli amanti dell’avventura e per gli sportivi.

Ecco una selezione di quattro proposte per scoprire il Perù più insolito.
Tappa a Lambayeque, terra dei re e piramidi

La regione di Lambayeque, nel Perù settentrionale, è stata la terra di grandi re che governarono il nord del paese tra il I e il VI secolo dopo Cristo, per cui l’area conserva numerosi resti archeologici di grande valore tra Sicán, Túcume e Chotuna. I reperti, uniti alle ricchezze naturali, offrono una proposta turistica sorprendente.

Tra le bellezze culturali nell’area non si può non menzionare la tomba di uno degli uomini più potenti dell’antico Perù: i resti intatti del Signore di Sipán scoperti nella Huaca Rajada (piramide), considerato il più grande ritrovamento archeologico della storia peruviana. Meravigliosi gioielli d’oro, d’argento e turchesi, ornamenti per il petto e pendenti; preziose ceramiche e oggetti finemente lavorati, oggi conservati nel Museo delle Tombe dei Re.

Merita una tappa  Túcume, un importante sito archeologico formato dai resti di molte piramidi, attorno a una struttura rocciosa conosciuta come la linea della collina. Si ritiene che il luogo sia stato occupato prima dalla cultura Lambayeque, tra il 1000 e il 1370 d.C., poi dai Chimú, tra il 1370 e il 1470, e infine dagli Incas, tra il 1470 e il 1532, poi arrivarono gli spagnoli. Il sito, chiamato dalla popolazione locale El Purgatorio o Huaca La Raya, è formato da decine di piramidi preispaniche di notevoli dimensioni, che ne fanno uno dei più grandi siti archeologici d’America.

Non solo storia e cultura: nell’area si trovano infatti anche bellissime spiagge come Pimentel, San José Puerto Eten e Santa Rosa, mentre gli amanti della natura potranno immergersi nella riserva ecologica di Chaparrí, Wildlife Refuge di Laquipampa, nel bosco di Pomac e nello storico Santuario di Chaparrí.

A Lambayeque, oltre alle tradizioni millenarie, i visitatori possono scoprire un’eccellente proposta culinaria, tra cui ceviche di pesce, conchas negras (conchiglie nere) e frutti di mare, o il chinguirito, una forma particolare di ceviche con carne essiccata salata di pesce chitarra, o il sudado di pesce, il seco de cabrito a base di carne di capra o il seco de chabelo preparato con carne di manzo cotta alla brace e con un platano arrosto tagliato a pezzetti;

Arequipa: canyon e riserve naturali 

 

 

La Regione di Arequipa a sud del paese, che si estende dalle Ande alla costa, è celebre per lo sconfinato Canyon del Colca, il secondo più profondo al mondo, ma anche per lo splendore della Città Bianca, costellata da attrazioni culturali uniche. La città di Arequipa regala un paesaggio architettonico tanto unico quanto impressionante, in cui la protagonista è la pietra sillar, una roccia chiara di origine vulcanica. L’itinerario del Sillar, consente di assistere all’intero processo di estrazione e di intaglio del minerale. Il percorso comprende la visita alle cave di Añashuayco, Cortadores e Culebrillas, situate alle porte della città. Tra i luoghi più visitati è il Sillar Rosado, un canyon che, grazie alla particolare combinazione di sabbia, roccia, sillar e gli effetti della luce solare, riflette nelle sue strutture un particolare colore rosa.

Lungo il percorso Arequipa – Yura, invece, a circa un’ora e mezza da Arequipa, si trova la spettacolare Riserva Nazionale di Salinas e Aguada Blanca, un’area naturale di oltre 360.000 ettari che, nella parte sud-occidentale, è custodita dai vulcani Ubinas, Pichupichu, Misti e Chachani mentre, a nord, si affaccia sulle cime innevate Chuccura e Huarancante.

Inizialmente concepito come luogo per la protezione delle vigogne, oggi la Riserva ospita 37 specie di mammiferi, tra cui lama, alpaca, ma anche puma o rare volpi andine, 158 specie di uccelli e numerose altre varietà animali, facendone un territorio ideale per l’avvistamento della flora e della fauna tipiche della Regione. Infine, a 163 km dalla città di Arequipa e vicino al villaggio di La Candelaria, è possibile ammirare il Complesso Archeologico di Toro Muerto, uno dei siti con la più grande quantità di arte rupestre del pianeta. I petroglifi di Toro Muerto, infatti, contengono circa 2600 blocchi incisi a basso rilievo con immagini geometriche, zoomorfe e antropomorfe.

A soli undici chilometri dai petroglifi si trova anche il Parco Giurassico di Querullpa, dove nel 2002 sono state scoperte impronte di dinosauri e fossili di pesci. Nelle vicinanze si estende il fiume Majes, costellato da diverse cantine di vino e pisco, dove è possibile effettuare visite guidate e degustare l’acquavite nazionale.

La Libertad: viaggio tra le antiche civiltà 

Quest’area, a nord ovest del Perù, è nota per conservare numerose tracce di antiche civiltà tanto da renderla molto affascinante. Oltre alla suggestiva città di Trujillo, la capitale, la regione de La Libertad ospita anche importanti siti archeologici, in particolare il complesso di Chan Chan, la più grande città di fango dell’America pre-ispanica. Il sito corrisponde all’antica capitale del regno Chimu che avrebbe coperto originariamente più di 20 Km² e si stima che ospitasse più di 100.000 mila persone.

La città, in cui si distinguono ancora piazze, case, magazzini, laboratori, strade, mura e templi piramidali, era il centro urbano di un grande stato regionale che copriva metà della costa settentrionale del Perù. I suoi muri massicci sono decorati con figure geometriche in rilievo, animali stilizzati ed esseri mitologici.

La Libertad è anche la sede dei Templi del Sole e della Luna, noti anche come Huacas de Moche, che con una storia di oltre 1.500 anni sono i più importanti centri cerimoniali dell’antico regno Moche.

Si può anche passeggiare per le strade di Trujillo, la capitale de La Libertad, e apprezzare gli edifici in stile coloniale e repubblicano. Non mancano i musei, come quello d’arte moderna e del giocattolo e il museo archeologico dell’Università di Trujillo. La Libertad include anche un’area costiera molto amata dai surfisti nel villaggio di Huanchaco ed è la culla della Marinera, la danza nazionale del Perù.

Ica: mille esperienze nel deserto

Ica, molto vicina a Lima, è un’area prevalentemente desertica dove è possibile vivere ogni genere di esperienza. A cominciare dalla più popolare: gli amanti della natura e dell’ornitologia possono imbarcarsi per le isole Ballestas e il parco nazionale di Paracas.

Gli avventurieri possono esplorare l’oasi del deserto di Huacachina o sorvolare le Linee di Nasca, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Le linee di Nasca non sono altro che geoglifi tracciati sulla superficie del deserto formati da una linea continua, che misurano fino a 300 metri di lunghezza e i cui messaggi rimangono tutt’oggi un mistero irrisolto. Dal cielo si possono distinguere chiaramente il Colibrì, la Scimmia, l’Uccello Fragata, l’Uccello Gigante e il Ragno.

E ancora a sud di Lima nella Riserva Nazionale di Paracas, che deve il proprio nome alle tormente di sabbia o “paracas” molto frequenti nella zona, vivono in armonia leoni marini, pinguini di Humboldt, fenicotteri ed altre specie protette.

Trovandosi a solcare il mare in direzione delle Isole Ballestas, sulle cui spiagge vivono migliaia di leoni marini, è possibile osservare chiaramente un enorme geoglifo di origine incerta denominato Il Candelabro. E ancora, ci si può divertire prenotando un tour in 4×4 sulle dune o organizzando un picnic di lusso sotto le stelle nel deserto.

Da non perdere a Ica, definita la città del sole eterno, anche un tour presso le rinomate cantine vinicole della zona.

a cura della redazione

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Written by giovanni47