Dopo numerosi sold out nelle sale pugliesi arriva al Cinema Mexico di Milano, con la presenza del regista in sala, lunedì 6 maggio alle ore 21:00, Il contrabbandiere, l’ultimo film
del regista e sceneggiatore Federico Rizzo, uno degli esponenti più rappresentativi del cinema
indipendente milanese e che in questa circostanza è anche tra gli interpreti del film.
Il film, scritto e diretto da Federico Rizzo, è il racconto di un ristoratore in crisi a causa dei rincari dovuti alla guerra in Ucraina che convince i suoi amici a ridare vita al contrabbando di sigarette, fermo in Puglia da oltre vent’anni.
Questa attività illegale diviene così una metafora per denunciare la rabbia dei cittadini a causa dell’abbandono politico e culturale di un vasto territorio, quello brindisino-tarantino, che è stato, anche dal punto di vista ambientale, particolarmente depredato.
La pellicola è un caleidoscopio di vite, paesaggi ed emozioni, che intreccia la bellezza delle terre di Brindisi e Taranto con una storia che affonda le sue radici nella drammaticità dei temi affrontati.
Come sottolinea lo stesso Rizzo lo scelta di ambientare la vicenda in luoghi così evocativi e al tempo stesso così carichi di contraddizioni rende “Il contrabbandiere” un’opera che intende coniugare l’estetica della narrazione cinematografica con un’inchiesta-denuncia sulla sofferenza sociale di una comunità.
Un’opera che, al di là delle sue caratteristiche cinematografiche, ambisce a lasciare un segno nel cuore e nella coscienza di chi la guarda, spingendo verso una maggiore consapevolezza del mondo in cui viviamo, a partire da quello più prossimo.
Il contrabbandiere si avvale anche di un importante contributo musicale: la colonna sonora è firmata infatti da Marco Biscarini, allievo di Ennio Morricone e vincitore nel 2021 del David di Donatello (Miglior compositore) per il film Volevo nascondermi.
Federico Rizzo, classe 1975, ex enfant prodige del cinema milanese, oggi ama definirsi un dinosauro del cinema indipendente perché continua a credere dopo aver realizzato 14 lungometraggi, ad un cinema non omologato.
Tra i suoi lavori Whisky di via Nikolajevka, Lievi crepe sul muro di cinta, Fuga dal call center (considerata dal cinema ufficiale la sua opera prima, con cui ha vinto diversi festival nazionali e si è imposto all’attenzione della critica internazionale), Taglionetto, Miss Sarajevo, 999 – l’altra anima del calcio, Fiori di Baggio (titolo quest’ultimo che ha rappresentato la scorsa primavera un vero e proprio caso al botteghino a Milano registrando ripetuti sold out e attirando anche l’attenzione delle autorità cittadine.
Il film è prodotto e distribuito dalla Giuseppe Romanelli Film.
a cura della redazione
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