La struttura in Val Sarentino ha riaperto le porte, mantenendo l’impegno di offrire un’esperienza suggestiva e totalizzante.
La combinazione tra maestria gastronomica e accoglienza sostenibile, premiata dalla nuovissima Chiave Michelin Sarentino (BZ), maggio 2024 – I fratelli Heinrich e Gisela Schneider, insieme a Karl Manfredi, festeggiano nel modo migliore la riapertura del Relais & Châteaux Terra The Magic Place, con l’omonimo ristorante fine dining che ha riconfermato per l’edizione 2024 della guida Michelin le due stelle.
Il 7 maggio, a Milano, proprio la Rossa ha rinnovato il suo apprezzamento per Terra, conferendogli la nuovissima Chiave, riconoscimento assegnato alle strutture ricettive più belle del nostro Paese, scelte per il loro contributo significativo all’esperienza di viaggio. I parametri osservati per assegnare le Chiavi? Eccellenza nell’architettura, autenticità, qualità del servizio, rilevanza nell’ambito della località in cui si trova e coerenza tra prezzo e offerta.
Terra The Magic Place, che da 25 anni è guidato dall’estro gastronomico di Heinrich, dal gusto
enologico di Gisela e dal desiderio comune di offrire un’accoglienza calda e familiare, conferma
quanto una gestione sostenibile delle risorse, degli spazi e dell’ambiente circostante sia ritenuto un modello di riferimento per l’hôtellerie italiana e internazionale.
Oggi la struttura arricchisce la propria offerta green oriented con l’apertura – davanti all’ingresso del Relais & Châteaux – di un nuovo parco alberato, dotato di mobili eco friendly disposti su un totale di quattro isole. Anche la terrazza dove vengono servite le colazioni è stata rimodernata, per godere di ancora più comfort mentre si ammira lo spettacolo delle Dolomiti (Patrimonio dell’Umanità
UNESCO).
L’installazione di un moderno impianto fotovoltaico, che si integra a quello idroelettrico già attivo, permetterà a Terra di raggiungere in futuro la piena autonomia energetica, con l’obiettivo di alimentare la rete pubblica con eventuali surplus.
La conferma dell’attenzione al rispetto per Madre Natura è dimostrata anche dalla filosofia di cucina di Heinrich Schneider – certificata da Michelin con la stella verde per la sostenibilità nella guida 2022: per il nuovo menù, ha lasciato che fosse l’ambiente e fornirgli nuovi spunti di interpretazione.
Il freddo umido di aprile, poco prima dell’inaugurazione, ha suggerito allo chef di saltare il primo
taglio dell’erba. L’edera terreste, pianta da lui molto amata, si è quindi diffusa con rapidità. Come
utilizzarla allora in cucina? Le sperimentazioni compiute sono state diverse: si è provato ad
asciugarla, metterla sott’olio, tritarla, ridurla in purea, cuocerla. Nessuna soluzione sembrava
convincere Schneider, prima dell’intuizione finale: farne un olio! Un risultato così inaspettato e
vincente, che ha portato alla creazione dell’olio di edera terrestre.
Un nuovo piatto della carta che conquisterà il palato è a base di vitello. In sede di definizione della sua “veste”, il taglio era accompagnato da erbe fresche, che però non esaltavano l’approccio “Terra style”.
Ecco quindi che lo chef ha deciso di accompagnare la carne con una salsa-brodo, leggera ma dal carattere deciso, che permette di dare vita a un trittico: la carne si può gustare senza la salsa, la salsa può essere gustata senza carne, l’unione delle due componenti porta a un’esplosione di sapori. Provare per credere!
“Sono già passati 25 anni da quando abbiamo preso in mano la gestione dell’hotel – spiega la
famiglia Schneider – e tanti sono i traguardi che abbiamo raggiunto: quindici anni fa abbiamo
conquistato la prima stella Michelin, dieci anni fa siamo entrati nel circuito Relais & Châteaux, da otto anni riconfermiamo la seconda stella. Sono soddisfazioni che ci motivano e stimolano a dare sempre di più e sempre meglio. Terra è davvero The Magic Place, perché permette agli ospiti – e noi in primis – di vivere in autentica armonia con la natura: cerchiamo di esaltare questo legame speciale con un’accoglienza calda e con una cucina originale, che trova nel vegetale la sua
espressione più pura”
a cura della redazione