Fresca di conferma come città più vivibile del mondo 2024 per la terza volta consecutiva secondo l’Economist Intelligence Unit, Vienna si contraddistingue per essere una città moderna, dove la diversità è un valore che arricchisce l’esperienza.
Dal 17 al 20 luglio, la capitale austriaca ospita per la prima volta gli EuroGames, il più grande evento che celebra l’inclusione e l’uguaglianza attraverso lo sport e che vedrà la partecipazione di circa 4.000 atlete e atleti LGBTIQ+ provenienti da tutto il mondo.
Con l’obiettivo di ridurre il predominio maschile nello sport, a favore di donne, persone trans*, inter* e non binarie, quattro delle 35 discipline – bowling, bridge, minigolf, squash – saranno organizzate senza specificità di genere, mentre arti marziali e roller derby saranno rivolti specificamente ad atlete e partecipanti non-binary.
Le gare, gratuite per il pubblico, si svolgeranno in oltre 20 location in tutta la città e saranno accompagnate dalle cerimonie di apertura e chiusura, eventi correlati, concerti, proiezioni cinematografiche e dibattiti.
Gli EuroGames si aggiungono a una serie di eventi LGBTIQ+ di risonanza globale come il Vienna Pride, il Ballo dell’Arcobaleno e la Fetish Week, ma Vienna è una città accogliente e aperta a tutti, tutto l’anno, grazie ad attrazioni culturali, locali, bar, ristoranti e club dove ognuno è libero di essere sé stesso.
Vienna non ha un unico quartiere gay: ristoranti, musei, luoghi di cultura e della nightlife dove ogni tipo di orientamento sessuale è benvenuto permeano tutta la città, dal centro storico ai Grätzel più trendy ed emergenti, come Seestadt, Sonnwendviertel e Nordbahnviertel.
Chi visita la città per la prima volta non può perdersi luoghi iconici come il castello del Belvedere, residenza estiva del Principe Eugenio di Savoia, generale che non nascose la propria omossessualità; l’Opera di Stato (Wiener Staatsoper), progettata e costruita dalla coppia di architetti gay Eduard van der Nüll e August Sicard von Sicardsburg; la sauna Kaiserbründl di cui si parlava già ai tempi dell’Arciduca Ludovico Vittorio; il Café Savoy, tradizionale caffetteria viennese a due passi dal vivace distretto di Naschmarkt, o l’Albertina Modern, dove fino al 18 agosto va in scena la “The Beauty of Diversity”, con opere realizzate da artiste donne, LGBT, black e aborigene.
Per chi desidera scoprire la città in modo ancor più approfondito, sono disponibili passeggiate storiche a tema LGBTIQ+, che guidano i visitatori attraverso altri luoghi di rilevanza per la comunità.
In modo ancora più smart, i viaggiatori possono accedere alla guida LGBTIQ+ digitale sulla app ufficiale ivie, che raccoglie consigli autentici su cosa fare e vedere nella “capitale arcobaleno”.
Per immergersi nella Vienna più contemporanea, il ristorante e cocktail bar Thell è tra i più cool in assoluto, tanto che il designer Helmut Lang vi lavorò come cameriere prima di iniziare la sua carriera nell’alta moda, mentre tra i club spiccano Village Bar, Marea Alta, con le sue esibizioni di gruppi musicali queer underground e drag show, e Why Not per chi ama fare le ore piccole.
Per maggiori informazioni su Vienna LGBTIQ+ consultare il sito, scaricare l’app ivie o seguire i consigli degli abitanti locali, tra cui Andreas Brunner del centro culturale QWIEN e la drag più famosa della città, Tamara Mascara.
Vienna
Vienna, capitale dell’Austria, si classifica costantemente come la città con la più alta qualità della vita: Mercer Study ha infatti eletto la città austriaca come città più vivibile per l’undicesimo anno di fila.
Ai suoi residenti, abitanti espatriati e visitatori viene garantito un elevato livello di sicurezza, trasporti pubblici efficienti, un’ampia varietà di istituzioni culturali e artistiche e spazi verdi pubblici che rappresentano ben il 53% del territorio cittadino.
Fondato nel 1955, l’Ente del Turismo di Vienna è l’organizzazione ufficiale di destination marketing che si occupa di promuovere Vienna in tutto il mondo fornendo servizi, consigli, risorse e informazioni per le imprese, i residenti e i visitatori.
a cura della redazione
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