Dal vigneto alla barricaia, scoprendo i metodi di lavorazione biodinamici e i segreti della cantina Fengh Shui, prosegue l’estate di Caiarossa. “Alla scoperta di Caiarossa” è un’esperienza rivolta ai wine lover composta di una parte di visita guidata e una di degustazione di quattro vini iconici.
“Per scoprire Caiarossa – suggerisce Emilio Mancini, General Manager di Caiarossa – bisogna innanzitutto spalancare gli occhi per coglierne la vastità, i colori e i paesaggi e poi chiuderli per lasciare che le energie del territorio e il fascino dei suoi vini vi avvolgano”.
La visita ha inizio sulla terrazza che si affaccia sui vigneti storici, dove sarà raccontata la storia e i principi dell’agricoltura biodinamica che contraddistingue Caiarossa.
All’interno della cantina i colori sgargianti e la filosofia del Feng Shui condurranno poi in un viaggio attraverso i segreti della vinificazione.
Non mancherà il passaggio nella barricaia, il cuore palpitante della cantina, caratterizzata dal colore rosso delle mura e un’atmosfera avvolgente.
Alla visita seguirà la degustazione in terrazza di quattro vini:
Caiarossa Bianco, Pergolaia, Aria di Caiarossa e Caiarossa, accompagnati da un tagliere composto da una selezione di eccellenze gastronomiche locali.
Pur essendo i vini i protagonisti indiscussi di questa esperienza, a rendere tutto ancora più prezioso sarà l’assaggio del miele millefiori e dell’Olio Extravergine di Olivia BIO, un assemblaggio di Moraiolo, Leccino e Frantoio che rappresenta l’antica tradizione toscana.
LA CANTINA
L’ispirazione di Caiarossa deriva dalla filosofia orientale del Feng Shui, che ha definito forme, colori, luci, materiale e orientamento della cantina.
La naturale pendenza del suolo ha reso possibile, infatti, sviluppare la struttura su quattro livelli, che permettono una vinificazione “a caduta”, sfruttando unicamente la forza di gravità ed evitando qualsiasi danno meccanico agli acini.
Le grandi vetrate, poste ai lati della struttura e il giallo delle pareti garantiscono un ambiente in cui si possa beneficiare della luce naturale dall’alba al tramonto, fonte di energia positiva.
La barricaia offre nuovi aspetti estetici, coniugati alla funzionalità. In primis il colore rosso che va a creare nuovamente un legame con quella terra oltre le mura. Al centro della stanza si trova poi una apertura sul suolo collegata direttamente al terreno attraverso delle sonde che servono per scaricare i campi elettromagnetici ed elettrostatici. La temperatura e l’umidità sono costantemente monitorate per permettere una perfetta maturazione nei legni. L’areazione naturale è, inoltre, garantita da un sistema di aperture collegate con l’esterno e con il bosco adiacente alla cantina.
Il 4° piano e quello interrato sono dedicati all’invecchiamento dei vini. Dopo la fermentazione malolattica, i vini vengono assemblati e poi affinati in barrique per Caiarossa e Aria di Caiarossa; in botti di legno per Pergolaia. Dal 2016 la cantina fa parte del progetto “Toscana Wine Architecture”, che unisce 14 cantine Toscane, scelte per le loro particolarità architettoniche.
Era il 2004 quando Eric Albada Jelgersma decide di acquistare una tenuta in questa parte speciale d’Italia, portando con sè le conoscenze sviluppate negli anni a Bordeaux, con Château Giscours, nota azienda vinicola nella denominazione Margaux della regione francese di Bordeaux.
Eric Albada si innamora infatti di questa piccola ma bellissima cantina, immersa nella macchia mediterranea, sul versante occidentale di una collina che si affaccia sul mare.
Oggi, i suoi figli Dennis, Derk e Valérie proseguono sulle orme del padre e continuano a lavorare alla ricerca della massima precisione nella produzione dei vini.
Questa ricerca è volta alla massima connessione con il ritmo della natura, ed è per questo che fin dalla sua nascita la cantina segue i principi dell’agricoltura biodinamica, con l’obiettivo di aumentare la vitalità e la resilienza del terreno.
I vini Caiarossa sono unici: raffinati blend delineano una ricerca tra sperimentazione ed equilibrio.
Un’armonia che restituisce l’interpretazione virtuosa del territorio con occhi francesi.
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