La 58ma edizione della manifestazione è stata presentata oggi a Milano, con gli interventi di Federico Bricolo, presidente di Veronafiere; Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere; Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine; Francesca Zivelonghi, event manager Marmomac; Emanuele di Faustino, responsabile industria retail e servizi di Nomisma e Antonio Lucarelli, ICE-Milano, dirigente ufficio Americhe. All’evento è stata illustrata la ricerca Nomisma per Marmomac “Status e posizionamento del settore lapideo italiano”, che rappresenta una piattaforma di promozione per l’industria lapidea made in Italy sui mercati internazionali, a partire dagli Stati Uniti.
Con un export italiano nel 2023 di 639 milioni di euro verso gli USA, il mercato americano rappresenta infatti il principale obiettivo della speciale campagna di incoming realizzata da Veronafiere in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, ICE Agenzia e ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Secondo le elaborazioni di Nomisma su base regionale, gli Stati Uniti, con una domanda complessiva annua di oltre 3,4 miliardi di euro (dati 2023), si confermano il principale importatore mondiale di prodotti lapidei e il mercato di riferimento per il comparto italiano. L’industria nazionale della pietra naturale, seconda tra i Paesi esportatori globali e unico fornitore nella top 3 in tutte le categorie della filiera (pietre naturali grezze e lavorate, macchinari e tecnologie, beni strumentali), ha registrato negli USA una crescita del 56% nell’ultimo decennio. Ha superato Brasile e Cina nella classifica dei fornitori internazionali, conquistando una quota di mercato del 18% nel 2023.
“Con Marmomac, Veronafiere mette in campo l’intero sistema-marmo Made in Italy – ha commentato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Grazie al progetto di incoming in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, ICE Agenzia e Ministero degli Affari Esteri, quest’anno ospiteremo nuovi top buyer selezionati tra importatori di materiali e tecnologie, contractor, architetti e designer provenienti da 44 nazioni. Si tratta di profili di alto livello che si sommano agli oltre 30mila operatori professionali esteri attesi a Verona. L’internazionalità della manifestazione si riflette anche nella varietà delle delegazioni commerciali, con presenze significative da USA, India, Canada, Cina, Algeria, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita“.
“Mai come oggi dobbiamo mantenere una forte presenza nei mercati chiave per i nostri prodotti di punta – ha aggiunto Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. L’internazionalizzazione è uno dei pilastri del nostro piano di sviluppo ONE Veronafiere 2024-2026 e Marmomac è un brand di riferimento per l’intera filiera italiana: uno strumento fondamentale che può contare anche sulla sinergia con le altre nostre piattaforme fieristiche attive in Brasile. Tra queste, dal 2025, Marmomac Brazil si sposterà a San Paolo, snodo cruciale non solo per l’industria lapidea del Centro-Sud America, ma anche per aprire nuove opportunità di business in Nord America”.
Secondo lo studio Nomisma, negli Stati Uniti la domanda di prodotti lapidei made in Italy è cresciuta in 37 Stati federali su 50 nell’ultimo decennio e si stima che il numero di strutture alberghiere negli USA passerà dalle 59.600 unità del 2023 a circa 62.000 nel 2026 (dati Lodging Econometrics), con importanti ricadute sulla domanda di pietre naturali. Nel primo semestre del 2024, sono state registrate 250 nuove strutture, di cui oltre il 60% di fascia alta e medio-alta, e sono in cantiere oltre 6.000 progetti.
Nell’ottica di posizionamento internazionale di Marmomac, si è inserita anche la nuova missione di Veronafiere a Chicago. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Americana del Midwest, una delegazione di imprese italiane ha incontrato lo scorso maggio i più rinomati studi di architettura e interior design del Nord America.
Marmomac, oltre a costituire uno strumento di promozione per il business della filiera lapidea, rappresenta un imprescindibile momento di confronto per i professionisti del settore, incoraggiando la conoscenza e l’utilizzo della pietra naturale. La fiera diventa così anche un palcoscenico per mostre, workshop, conferenze e dibattiti con l’obiettivo di esplorare nuovi linguaggi legati al materiale litico.
A Marmomac 2024 il punto di riferimento per la cultura della pietra è The Plus Theatre, nel padiglione 10. Uno spazio dedicato ad approfondire gli aspetti creativi e tecnici della lavorazione della pietra, attraverso l’esposizione di opere, installazioni e momenti formativi. Tra questi, i corsi organizzati dalla Marmomac Academy, accreditati presso gli ordini professionali di architetti in Italia, Regno Unito (RIBA) e Stati Uniti (AIA).
Tra gli appuntamenti didattici, infine, Marmomac Meets Academies crea un collegamento tra il mondo accademico e quello delle aziende, grazie alla presenza di prototipi creati dagli studenti di università e istituti internazionali.
Cultura e business trovano sintesi, invece, al padiglione 1 con A matter of stone, curato da Elle Decor e il layout disegnato dallo studio Calvi e Brambilla. Qui, i progetti di architetti e designer mostrano le potenzialità estetiche e d’impiego della pietra naturale, realizzate dal know-how e dalle tecnologie delle aziende più affermate. Completano il programma una serie di talk con importanti speaker, quali gli artisti Ron Arad e Henry Timi.
a cura della redazione
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