Lunedì 23 settembre due degustazioni irripetibili all’Hotel Principe di Savoia di Piazza della Repubblica presentata dal celebre critico enologico Daniele Cernilli

All’assaggio 24 vini iconici tra i più rappresentativi della produzione del Vino Toscana IGT

 

Due degustazioni imperdibili, con vini di alto livello e una guida d’eccezione. Il Consorzio Vino Toscana si prepara a dare il benvenuto alla prossima stagione con una serie di eventi degustativi di elevato spessore dedicati al territorio toscano e al marchio Toscana IGT, rivolti a addetti ai lavori e sommelier.

Il primo appuntamento saranno due Masterclass lunedì 23 settembre a Milano, dal titolo “Toscana IGT, un territorio per un brand iconico”, organizzate all’Hotel Principe di Savoia di Piazza della Repubblica presentata dal celebre critico enologico Daniele Cernilli fondatore e direttore di DoctorWine, riconosciuto a livello internazionale come una delle voci più autorevoli nel mondo del vino.

“Queste due degustazioni che aprono il calendario di attività dell’autunno – afferma il Presidente Cesare Cecchi – rappresentano per gli addetti ai lavori e sommelier di Milano un’occasione per  immergersi in un viaggio alla scoperta della nostra regione attraverso i vitigni e i vini dei nostri produttori. Un’esperienza unica per la varietà dei vini e dei territori rappresentanti. Grazie alla sapiente guida di Daniele Cernilli potranno conoscere l’anima più autentica della Toscana, I nostri numerosi soci, sono oltre 1400 – continua il Presidente Cecchi   con i loro vigneti sono significativi nel panorama regionale con una produzione media annua con un valore stimato di circa 450 milioni di euro. Al di là dei numeri sarà un incontro davvero unico”.

Saranno protagonisti ben 24 vini eccellenti di prestigiose cantine, il primo appuntamento è dalle ore 16 alle 17 e saranno degustati i vini di 12 cantine con questo ordine di servizio: Fattoria Vecchia Rocca, Poderi Melini, Agricola Ludus, Antinori, Podere la Casa Rossa, Rabitti, Tenuta Buon Tempo, Tenuta Licinia, Vallepicciola, Celestino Pecci, Tamburini e Barone Pizzini -Tenuta Ghiaccioforte. La seconda Masterclass si terrà alle ore 17,45 fino alle 18,45 a sfilare saranno i vini delle altre 12 cantine: Castello di Meleto, Camigliano, Brancaia, Castello di Gabbiano, Diadema, Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, I Balzini, La Sala del Torriano, Vignamaggio, Rocca delle Macie, San Fabiano a Calcinaia, Dei.

Seguirà un aperitivo accompagnato dai medesimi vini in degustazione.

L’attività promozionale del Consorzio Vino Toscana, con i suoi vini che fanno riferimento alla tradizione e altri all’innovazione tutti prodotti all’intero del disciplinare del Vino Toscano IGT continuerà poi anche nei mesi a seguire, con altri importanti appuntamenti di degustazione in altre città italiane e sempre affiancati da partner di riconosciuto prestigio e professionalità.

Consorzio Vino Toscana – Attualmente è presieduto per il secondo mandato consecutivo da Cesare Cecchi. L’areale di produzione di Toscana IGT copre l’intero territorio della Regione Toscana ed è possibile produrre vino con tutti i vitigni autorizzati alla coltivazione in Regione. Si occupa della gestione, tutela e valorizzazione del vino Toscana IGT con particolare riferimento alla tutela del nome Toscana in relazione alla produzione vitivinicola e sviluppa indagini per conoscere nel dettaglio la realtà produttiva, il mercato al fine di dare sempre nuovi strumenti di informazione ai produttori al fine di valorizzare il vino Toscana IGT.

La superficie media annua di vigneto coltivato a Toscana IGT è di 13.500 ettari, la produzione media annua di Toscana IGT 640 mila ettolitri e 1.400 produttori imbottigliatori che fanno della realtà produttiva del vino Toscana IGT la più rappresentativa di tutta la regione.

Il vino Toscana IGT rappresenta mediamente il 27% della totale produzione regionale, che oscilla tra 2,3 e 2,6 milioni di ettolitri all’anno.

Per quanto riguarda i mercati, l’Italia vale il 31% e l’export – cresciuto negli ultimi 10 anni di ben il 126% –  il 69% con l’Europa come primo mercato col 46% dell’export, a seguire gli Stati Uniti col 33%, l’Asia al 6% e altre aree 15%.

 

Cesare Cecchi

a cura della redazione

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Written by giovanni47

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