Inizia ad avvicinarsi il dato previsionale di produzione di olio di oliva in Italia. Molte imprese del comparto oleario affinano le nuove strategie commerciali del dopo raccolta, alla luce dei cambiamenti che hanno caratterizzato questo mercato nell’ultimo biennio: crisi idrica, scarsità di prodotto, aumento dei prezzi oltre i massimi storici (a fianco di crescente diminuzione del potere di acquisto medio delle famiglie).
Carapelli Firenze è uno dei produttori di olio extra vergine di oliva più conosciuti e apprezzati nel mondo, un’azienda che i consumatori considerano un punto di riferimento della categoria, sinonimo di qualità.
Oltre 130 anni di storia olearia e di impegno nella valorizzazione dell’olio extra vergine d’oliva, attraverso la selezione degli oli migliori, una innovazione sempre rispettosa della tradizione e dell’ambiente, la dedizione nel rispondere alle preferenze ed esigenze dei consumatori.
In merito alla prossima campagna olivicola 2024/2025, l’azienda toscana conferma la stima di un aumento del 30% rispetto alla passata stagione a livello di produzione mediterranea.
Nella previsione, l’Italia potrebbe raggiungere le 200.000 tonnellate, secondo le prime stime annunciate da Assitol, un calo produttivo verso la campagna precedente e che conferma le ridotte dimensioni dell’olivicoltura italiana, che anche nelle annate migliori non ha comunque mai superato le 350.000 tonnellate (fonte Assitol).
La grossa differenza la farà la Spagna, primo produttore mondiale, che dopo due anni di raccolte ai minimi storici, prevede una campagna intorno a 1.2 mio tonnellate, confermate anche dalle prime dichiarazioni ufficiali della Junta de Andalucia.
Buone, fra gli altri paesi produttori area UE, anche le aspettative per la produzione di Grecia e Portogallo.
Stime condivise con Deoleo, il gruppo multinazionale di cui Carapelli Firenze fa parte, che opera in oltre 70 paesi nel mondo e che negli ultimi anni ha più che triplicato l’acquisto di olio d’oliva extra vergine 100% italiano per tutti i suoi prodotti destinati ai vari mercati.
Aumento del prodotto significherà calo dei prezzi al consumo? Non è così scontato, dicono in Carapelli. Sicuramente i prezzi si rilasseranno e ci sarà spazio per una ripresa dei consumi, ma sarà responsabilità di tutti gli attori della filiera, produttori e GDO, preservare il valore del prodotto.
In questo scenario, dove il calo della domanda è stato abbastanza importante (-16% vs 2022), ecco che Carapelli punta a diffondere la cultura del consumo di olio di oliva.
E se perseguire la qualità di prodotto rimane il primo obiettivo, non meno importante sarà investire nella comunicazione, nella formazione, nell’innovazione e sostenibilità, negli accordi di filiera, nella collaborazione tra imprese, nel confronto istituzionale.(…)