Arte, design, performance e musica: sono solo alcuni degli ambiti creativi che P+ARTS (Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability) coinvolge nella rete AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) attivata per dare vita ad un progetto mirato al radicarsi della ricerca artistica, sia a livello nazionale che internazionale, quale metodologia dalle molteplici applicazioni.

L’iniziativa nasce nel momento di grande riscrittura – sociale, tecnologica e ambientale – che definisce il nostro tempo intercettando un’esigenza nazionale di adeguamento a parametri di sviluppo culturale che traccino nuove traiettorie progettuali per rapportarsi al futuro.

La ricerca è sicuramente l’ambito privilegiato per sondare prospettive originali, infrangere barriere tra le discipline, creare dialogo tra gli ambiti del sapere per potenziare la creatività come elemento olistico di decodificazione di una realtà così mutevole e, quindi, istituzionalizzarla.

P+ARTS si inserisce proprio all’interno di questo dibattito e si distingue come modello di eccellenza nella Ricerca Artistica (RA) italiana, favorendo innovazione nel panorama artistico nazionale e internazionale, attraverso una cooperazione strategica e multidisciplinare, sostenendo una nuova estetica e un’industria culturale sostenibile.

L’iniziativa biennale, finanziata dal finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU (PNRR),Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e presentata questa mattina nella bella e singolare location del Teatro Girolamo di Milano, vede NABA, Nuova Accademia di Belle Arti come capofila del progetto a cui hanno aderito illustri istituzioni milanesi e di rilevanza nazionale tra cui: Fondazione Accademia Teatro alla Scala, Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Accademia di Belle Arti di Napoli, Accademia di Belle Arti di Bari, Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera, IAAD Istituto di Arte Applicata e Design, SAE Institute Milano, Politecnico di Bari, Libera Università di Bolzano e  numerosi partner associati come Villa Arson e Fondazione Pino Pascali.

Le attività che P+ARTS svilupperà nel ricco biennio di lavoro sono strutturate intorno a tre obiettivi principali che riflettono l’urgenza di promuovere l’innovazione artistica e la collaborazione tra istituzioni:

–  Promozione della cultura intorno alla ricerca artistica (AR) per costituire una rete nazionale dell’AR, ispirata alle migliori pratiche internazionali, sviluppando una solida consapevolezza accademica dell’AR e sostenendo un programma di dottorato nazionale delle arti. Questo programma è incentrato sulla valorizzazione dei talenti attraverso il rinnovamento della didattica e l’integrazione tra arti, design, tecnologia e sostenibilità

–  Innovazione nell’arte e nella cultura: in linea con il Green Deal Europeo, il progetto punta a creare un ecosistema di innovazione artistica che favorisca lo sviluppo di nuove pratiche culturali e creative. Ciò avverrà tramite partnership, workshop, mostre ed eventi, tutti orientati alla trasformazione tecnologica e ambientale. P+ARTS intende stimolare l’internazionalizzazione dell’arte italiana, promuovendo scambi culturali e collaborazioni con istituzioni estere.

–  Ridefinizione del ruolo dell’artista nella società: in un mondo in continua evoluzione, P+ARTS mira a ridefinire il ruolo dell’artista come agente di cambiamento, capace di influenzare il dibattito sociale, culturale e ambientale. Attraverso la creazione di un programma di Master per artisti ricercatori focalizzato sulla transizione verde, sulle pratiche digitali e sulla sostenibilità sociale, il progetto fornisce gli strumenti per rendere gli artisti protagonisti nelle sfide contemporanee.

Il network P+ARTS è, infatti, un prestigioso incubatore di sperimentazione e un esteso osservatorio nazionale di approcci formativi differenti, che, facendo sistema, tracceranno le linee per una “sensibilità” comune supportata da metodologie condivise.

Il progetto , si articola in tre fasi principali che sarà seguito da tutte le istituzioni anche con la promozione di eventi/attività aperte al pubblico:

–  Costruzione dell’Ecosistema di Innovazione AFAM che mette in rete artisti, ricercatori e tecnologi per favorire l’interazione tra arte e tecnologia, permettendo lo sviluppo di nuove metodologie di ricerca e produzione artistica in risposta alle sfide contemporanee.

–   Azioni Pilota che coinvolgono tutti i settori artistici, dalle arti visive alla musica, dalla danza al design attraverso una serie di progetti che il consorzio individua in originali pratiche artistiche e di ricerca sviluppate nella fase precedente.

–   Progetti a lungo termine per consolidare i risultati ottenuti con la strutturazione di programmi di dottorato e master per la formazione di artisti-ricercatori, oltre alla creazione di un Investment Board per garantire la sostenibilità futura della produzione artistica in Italia.

a cura della redazione

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Written by giovanni47