Nella bella cornice dell’ultimo piano dell’ Hotel Radisson Collection  di Via Santa Sofia 37 a
Milano, è stato presentato il programma 2025 di Museion di Bolzano, che celebra i 40 anni dalla sua fondazione con una serie di mostre e progetti tra arte e attivismo.
Museion Bolzano
Ad illustrarlo nei dettagli il Direttore Bart van der Heide che ha  puntualizzato  come nel 2025, Museion di Bolzano celebrerà il suo quarantesimo anniversario con un programma che riflette sul ruolo del museo pubblico come spazio di trasformazione sociale e culturale: al centro delle proposte c’è THE SOFTEST HARD, palinsesto di mostre, progetti eventi che fa seguito all’ultimo programma di ricerca a lungo termine, TECHNO HUMANITIES, e che apre una nuova linea tematica in cui l’arte viene declinata come pratica urbana e sociale, capace di coniugare benessere, resistenza non violenta e responsabilità collettiva.

L’approccio definito “radicalismo gentile” diventa il filo conduttore di un’indagine sull’attivismo e sull’importanza di luoghi che stimolino democrazia, solidarietà ed emancipazione.

Un tema particolarmente rilevante in tempi segnati da conflitti globali e tensioni sociali, che vede nell’arte un possibile agente di cambiamento.

“Nel segno della nuova linea di ricerca THE SOFTEST HARD, vediamo l’arte come forza di benessere, resistenza e responsabilità sociale. Attraverso mostre stimolanti, voci emergenti e collaborazioni come quella con unibz per il Master FOAM, continueremo a incoraggiare le generazioni future a plasmare la cultura e lo spazio urbano”. ha dichiarato Bart van der Heinde.

Museion 2025: mostre e collaborazioni di respiro internazionale

Due grandi esposizioni internazionali caratterizzano il 2025 di Museion. La prima, prevista in primavera, è Graffiti, una collettiva che riunisce oltre 50 artisti, tra cui Monica Bonvicini, Futura 2000, Keith Haring, Jenny Holzer & Lady Pink, Lee Quiñones, Carol Rama, Rammellzee, RLawrence Weiner, Dondi White, Martin Wong & LA II, Christopher Wool, per raccontare l’evoluzione dell’arte urbana, dalle prime bombolette spray ai graffiti contemporanei.

Rammellzee, Future Futurism, 1984. Groninger Museum, loan from private collection. Photo: Marten de Leeuw. Courtesy The Estate of Rammellzee
Rammellzee, Future Futurism, 1984. Groninger Museum, loan from private collection. Photo: Marten de Leeuw. Courtesy The Estate of Rammellzee

La mostra include dipinti a spray antecedenti agli anni ’70, opere iconiche di writers e lavori di artisti internazionali contemporanei che integrano i graffiti nelle loro pratiche. Curata dall’artista e archivista newyorkese Ned Vena, ex writer e studioso della storia della pittura, l’esposizione occuperà due interi piani di Museion, includendo prestiti internazionali e nuove opere site-specific. L’inaugurazione è prevista per il 26 marzo 2025, preceduta dalla proiezione di News from Home (1976) di Chantal Akerman, in collaborazione con il Filmclub Bolzano.

Chantal Akerman, News from Home, 1976, Still. Courtesy Collections CINEMATEK - © Chantal Akerman Foundation
Chantal Akerman, News from Home, 1976, Still. Courtesy Collections CINEMATEK – © Chantal Akerman Foundation

Il 10 ottobre, invece, aprirà la retrospettiva dedicata a Nicola L., artista francese di origine marocchina, pioniera del femminismo e dell’antirazzismo. Le sue sculture funzionali, come mobili a forma di corpo umano, i pénétrables indossabili, happening urbani e film sperimentali, incarnano una protesta non violenta che trasforma lo spazio domestico e urbano in luoghi di incontro e riflessione collettiva.

Nicola L., Same Skin For Everybody, 1975. Courtesy: Nicola L. Collection and Archive and Alison Jacques © Nicola L. Collection and Archive. Photo: Michael Brzezinski

Questa mostra, realizzata in collaborazione con istituzioni come Camden Art Centre di Londra e Kunsthalle Wien, segna la prima presentazione itinerante in Europa del lavoro di Nicola L., tra sculture morbide, performance pubbliche e opere cinematografiche. La mostra, curata da Leonie Radine, include l’acquisizione di Same Skin for Everybody (1975), sostenuta dal PAC del Ministero dei Beni Culturali, ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Lenz Press con saggi di studiosi internazionali.

Nicola L., Little TV Woman: ‘I Am the Last Woman Object’, 1969. Courtesy XXO Collection
© Nicola L. Collection and Archive. Photo: Kyle Knodell

Parallelamente, Museion continua a valorizzare la sua collezione attraverso iniziative come la Museion Academy. Tra i progetti in evidenza, un focus sulle edizioni di Francesco Conz, connesse all’arte Fluxus, e una ricerca sull’opera dell’artista altoatesino Sven Sachsalber. Sul fronte editoriale, verrà pubblicato Lucia Marcucci. Tutto qui?, il primo studio esaustivo sull’artista e scrittrice classe 1933, realizzato in collaborazione con Ar/Ge Kunst e grazie al supporto dell’Italian Council.

Innovazione e formazione e una festa lunga 24 ore per il 40mo anniversario

Al centro della visione di Museion c’è la formazione di nuove generazioni creative. La partnership con unibz (Libera Università di Bolzano) si concretizza nel Master FOAM – Future of Art Museums, un percorso educativo che riflette sulla trasformazione dei musei nel contesto contemporaneo. Questo dialogo con il territorio si estende anche attraverso progetti con le scuole e collaborazioni con istituzioni culturali come il Mart e la Biblioteca cantonale di Lugano.

Il 13 settembre, Museion celebrerà il suo 40° anniversario con una giornata-evento organizzata insieme al Transart Festival.

Con porte aperte per 24 ore, l’iniziativa intende rievocare simbolicamente l’inaugurazione della nuova sede nel 2008, offrendo un’esperienza immersiva tra arte, musica sperimentale e performance.

a cura della redazione

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Written by giovanni47