La Fondazione Torino Musei chiude il 2024 con un bilancio estremamente positivo di oltre 658.000 presenze.
Numeri in significativo aumento rispetto al 2023 che confermano l’interesse del pubblico per la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e Artissima e per le offerte di grande qualità proposte.
Nel 2024 ha preso concreto avvio, insieme alla nuova Direzione, il grande progetto di riqualificazione della GAM che, nonostante un mese di chiusura, ha staccato 290.354 biglietti.
Palazzo Madama ha accolto 243.733 visitatori e 89.795 persone hanno visitato il MAO.
A queste cifre vanno aggiunte le 34.200 presenze di Artissima, quarta linea culturale della Fondazione Torino Musei, registrate nei quattro giorni di apertura della fiera tra ospiti, visitatori e professionisti del settore.
Grazie ad Artissima, nel mese di novembre Torino è il centro di una delle più dinamiche Art Week a livello internazionale. In particolare, a livello di sistema, l’edizione di quest’anno è stata senza dubbio la migliore Art Week di sempre, con al vertice la fiera e con un ruolo centrale della GAM e degli altri musei.
Nel 2024 i tre musei hanno inaugurato 29 mostre e progetti espositivi e organizzato 187 eventi destinati a tutti i pubblici: performance, conferenze, corsi di storia dell’arte, workshop e concerti hanno contribuito a rendere GAM, MAO e Palazzo Madama luoghi vivi e accoglienti.
Importante e costante l’azione dei nostri musei sul territorio: grazie allo straordinario impegno dei Dipartimenti Educazione e alla continua progettazione di stimolanti attività, sono stati oltre 64.000 – fra insegnanti, studenti, famiglie, adulti e persone con disabilità – gli utenti che hanno vissuto il museo in maniera attiva, partecipando alle numerose iniziative proposte.
La Fondazione Torino Musei ha infine realizzato e promosso la XXVII edizione di Luci d’Artista, quinta linea culturale della Fondazione Torino Musei, proseguendo nel percorso di rilancio a livello nazionale e internazionale della manifestazione, che sempre più si sta distinguendo quale progetto unico in Italia e si sta rivelando una vera istituzione di ricerca artistica permanente.
LE MOSTRE E LE ATTIVITÀ
Al via il grande progetto di rilancio della GAM – Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea
GAM, Sala di riposo, Ph. Gonella
Il 2024 della GAM, primo anno sotto la direzione di Chiara Bertola, si può dividere in due parti.
Durante il primo semestre il museo ha visto gli ultimi mesi di apertura della mostra HAYEZ. L’officina del pittore romantico, organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE che ha chiuso il 1 aprile ed è stata visitata da 87.300 persone. A seguire, in collaborazione con Mart di Rovereto, la GAM ha organizzato la mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte presentando un centinaio di dipinti e una selezione di disegni e di incisioni a documentare la più alta qualità pittorica del visionario artista. Lo spazio della ex Wunderkammer ha ospitato Jacopo Benassi. Autoritratto criminale, esposizione nata dall’arrivo in collezione dell’opera Panorama di La Spezia, 2022, acquisita per le collezioni del Museo dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT mentre nelle sale del piano -1 è stata curata ed allestita Expanded. I paesaggi dell’arte in occasione del festival internazionale EXPOSED. Torino Foto Festival, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi. Lo spazio della Videoteca ha visto la presenza di 471 dischi d’artista nella mostra SilenzioSuono – SoundSilence con cui si è presentato al pubblico il nuovo capitolo collezionistico del Museo: una collezione acquisita grazie ai fondi del PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e a cui la GAM ne ha aggiunti di ulteriori, in una logica di accrescimento futuro della raccolta.
L’estate 2024 è stata di grande fermento per la GAM: a museo aperto sono partiti i lavori di riqualificazione e riallestimento degli spazi espositivi delle collezioni al primo e secondo piano e dei luoghi di accoglienza al pubblico, per la grande inaugurazione della Prima risonanza avvenuta il 15 ottobre.
Dopo solo alcune settimane di chiusura nel mese di settembre, i visitatori hanno ritrovato un museo completamente rinnovato. Il grande progetto di rilancio della nuova GAM ha preso il via con la stagione espositiva autunnale, che ha visto il completamento del Lotto Zero – l’anticipazione del più complessivo e ambizioso progetto di totale riqualificazione della GAM e dell’edificio che la ospita – insieme a un fitto programma di mostre, pensate per l’appunto in “risonanza” con il percorso delle collezioni permanenti. Dalle tre nuove mostre dedicate alla pittrice impressionista Berthe Morisot, alla grande artista statunitense Mary Heilmann e, per la prima volta in una istituzione museale, a Maria Morganti emergono i temi che hanno ispirato il nuovo allestimento delle collezioni permanenti: luce, colore, tempo. Dopo molti anni ha riaperto il secondo piano del Museo, grazie a un progetto architettonico di Studio PAT che ne ha valorizzato la struttura originaria e gli ambienti inondati dalla luce, dove è anche allestito il Deposito vivente, apprezzatissimo dai visitatori che possono provare l’esperienza di un deposito museale. Stefano Arienti, infine, è l’intruso chiamato a scompaginare l’ordine prestabilito del museo e a interpretare la mostra di Berthe Morisot, integrandosi negli ambienti della mostra per evocare l’atmosfera domestica dei soggetti proposti dagli impressionisti.
Durante l’Art Week di Artissima la GAM ha inoltre proposto l’esposizione GRASSO dedicata ai primi sette numeri della rivista ideata nel 2016 da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. All’inaugurazione è stato offerto il cocktail “Amedeo special” inventato negli anni Quaranta da Amedeo Gandiglio e rivisitato per l’occasione da Marco Torre, del Bar Cavour, su invito dei due artisti.
Nel corso dell’anno la GAM ha organizzato 27 eventi: incontri, workshop, performance e talk con gli artisti come ad esempio la Sound performances di Riccardo Baruzzi e la soprano Elena Busni, Francesco Cavaliere, Jacopo Benassi + Untitled Noise in occasione dell’inaugurazione di Silenziosuono e il talk con Maria Morganti degli ultimi giorni di dicembre che si è tenuto all’interno degli spazi della mostra.
Continua il percorso di evoluzione del MAO Museo d’Arte Orientale
MAO, Rabbit Inhabits the Moon, Ph. Perottino
Il MAO diretto da Davide Quadrio prosegue il suo percorso di evoluzione costruito con progetti espositivi articolati, realizzati con istituzioni internazionali, a cui si intrecciano in maniera organica commissioni site specific e riallestimenti che utilizzano il dialogo con il contemporaneo per rileggere le collezioni e offrire nuovi spunti di riflessione sull’Asia e sulla relazione Oriente-Occidente.
Nell’aprile 2024 si è aperta la mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded, radicale riallestimento dell’esposizione inaugurata nel 2023, mentre a ottobre 2024 si è inaugurata Rabbit Inhabits the Moon, mostra dedicata all’arte di Nam June Paik in dialogo con oggetti antichi e opere d’arte contemporanea coreani. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto della Korea Foundation ed è stato realizzato in partnership con il Nam June Paik Art Center e con la Fondazione Bonotto.
Entrambi i progetti sono stati ampliati e arricchiti da una serie di performance ed eventi curati da Chiara Lee e freddie Murphy che, invitando al MAO artisti asiatici o della diaspora, hanno aperto nuovi orizzonti interpretativi sulle tematiche di mostra utilizzando modalità e linguaggi contemporanei.
Fondamentale la sinergia con la Città e il quartiere di Porta Palazzo, su cui insistono alcune delle attività “fuori mura” del museo, come ad esempio la performance Walls Will Fall di Mazen Kerbaj, e la collaborazione instaurata con il Mercato Centrale, che ha permesso di ospitare per la prima volta in Italia il gruppo coreano dei Gooseung. Questo processo di trasformazione, articolato in numerosi progetti interconnessi, disegna un nuovo MAO, sempre più aperto e inclusivo, attento alle esigenze di nuove tipologie di pubblico e pronto a intercettare le necessità culturali del territorio.
Nel weekend di Artissima è stata presentata la seconda edizione del progetto Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse. Alle opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti, presentate nel 2023, si sono aggiunte quest’anno le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai, nelle sale del museo, e Ultraworld di Patrick Tuttofuoco, opera luminosa realizzata per la facciata del MAO e che fa parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista. In occasione dell’inaugurazione, è stata eseguita la performance Things that Death Cannot Destroy dell’artista Linda Fregni Nagler, a cui è stata dedicata una mostra a dicembre. Il progetto espositivo Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori si sviluppa all’interno delle gallerie giapponesi del museo, ponendo le opere dell’artista in dialogo con le opere e gli oggetti delle collezioni permanenti. Come di consueto, grazie alla collaborazione con l’Istituto italiano dei Sordi, tutti i contenuti delle mostre sono stati resi disponibili in LIS, nell’ottica di una sempre maggior inclusività. Ricchissimo anche quest’anno il calendario di eventi che animano le mostre. Sono stati 91 i concerti, le conferenze, i workshop, le attività per famiglie e le performance che, nei dodici mesi appena trascorsi, hanno offerto a tipologie di pubblico eterogenee occasioni di confronto, comprensione e dialogo su diverse tematiche.
Confermato anche per il 2024 il Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, organizzato e promosso in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, giunto alla sua terza edizione. Articolato in diciannove incontri, di cui cinque aperti anche al pubblico generalista, il corso garantisce ai partecipanti crediti formativi universitari.
Nel corso dell’anno inoltre sono state ospitate al MAO alcune iniziative proposte da istituzioni del territorio, fra cui Torino Spiritualità, Settimana della Cultura UNI.VO.C.A. e Festival Interplay, a testimonianza del radicamento del museo nel tessuto culturale cittadino.
L’ampia offerta culturale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
tra arte, storia e attualità
Palazzo Madama, Change! Ieri, oggi, domani. Il Po. Ph Perottino
Intenso il 2024 di Palazzo Madama, sotto la guida di Giovanni Carlo Federico Villa che, nell’arco dei 12 mesi appena terminati, ha inaugurato 12 mostre e progetti espositivi di varia natura.
Grande successo per la mostra Liberty. Torino Capitale, chiusa il 10 giugno, che ha accolto oltre 91.000 visitatori, e grande interesse mediatico nazionale per la mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po, l’ambizioso progetto espositivo – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – dedicato alla crisi climatica e alle sue ripercussioni nell’area del Po e a livello globale.
Intorno a questa mostra Palazzo Madama ha strutturato per tutto il 2024 un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità dei cittadini su questa sfida globale, con mostre, progetti, incontri, convegni internazionali, in collaborazione con importanti istituzioni internazionali e nazionali, a partire dall’UNESCO e dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po fino agli assessorati dell’Ambiente della Città di Torino e della Regione Piemonte. Sono quindi stati organizzati altri due progetti espositivi temporanei, Il grande fiume. Biodiversità fra passato e futuro e Memorie d’acqua. Parole e immagini, che hanno offerto ulteriori occasioni di approfondimento sul tema, rileggendolo dal punto di vista delle intersezioni linguistiche e della biodiversità.
A introdurre questo articolato programma, in primavera in occasione della Planet Week, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collaborazione con il programma Connect4Climate della World Bank, Palazzo Madama ha proposto una mostra diffusa tra le vie cittadine che ha coinvolto venti illustratrici e illustratori italiani invitati a riflettere su temi di stringente attualità come il riscaldamento globale, l’aumento esponenziale delle emissioni di CO2, lo spreco, lo sfruttamento sconsiderato delle risorse e la cementificazione sfrenata. A fine anno è giunta la notizia che l’opera dal titolo New Life – Recycling, dell’illustratrice Margherita Caspani, è stata premiata dalla Society of Illustrators di New York con la medaglia d’oro per la categoria ‘Illustrazione istituzionale’.
Le collezioni museali sono invece state oggetto di importanti progetti espositivi temporanei: la rotazione La meraviglia della seta e Il peltro a Torino hanno valorizzato alcuni preziosi tessuti presenti nelle collezioni permanenti e consentito di mostrare al pubblico la cospicua donazione di 128 oggetti in peltro da parte degli eredi di Attilio Bonci, mentre Teatri e teatrini. Le arti della scena tra Sette e Ottocento nelle collezioni di Palazzo Madama, organizzata nella Corte Medievale, ha permesso di esporre una selezione di scenari per teatrini di marionette del XIX secolo, giunti a Palazzo Madama grazie al legato di Mario Moretti, e diversi nuclei di disegni scenografici fra cui opere di Filippo Juvarra e bozzetti scenografici dei Galli da Bibiena, dei fratelli Bernardino e di Fabrizio e Giuseppe Galliari.
In occasioni di EXPOSED, Palazzo Madama ha proposto la mostra Max Pinckers. State of Emergency. Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu a inaugurare l’impegno annuale del Museo Civico sui temi della crisi climatica, oltre che la prima riflessione compiuta a livello internazionale sulla ribellione Mau Mau. Inoltre in contemporanea con Artissima è stato prodotto il progetto site specific Crossing. Attraversare una collezione, curato da Cristina Beltrami, che ha portato quattro artisti di diversa formazione e provenienza a dialogare con i conservatori di Palazzo Madama e a confrontarsi con i maestosi spazi, la storia millenaria e i vastissimi fondi di Palazzo Madama per realizzare quattro opere da porre in riflessione con quanto scelto a confronto nelle collezioni civiche.
A riprova della forte relazione del museo con le istituzioni piemontesi, nazionali e internazionali sono stati realizzati i progetti Sergio Unia. In ascolto, promosso da Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Torino Musei; la mostra 250 anni – Tradizione e Futuro a chiusura delle celebrazioni per il 250° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza e Mater Threads, organizzata nell’ambito di Buonissima.
Nel 2024 Palazzo Madama ha inoltre sviluppato importanti progetti per le scuole, le circoscrizioni, le anagrafi. Alla formazione dei dipendenti comunali sono state dedicate ottanta visite guidate, condotte dal direttore di Palazzo Madama e che hanno visto coinvolte 2.300 persone. Grandissimo successo si è riscontrato inoltre per i corsi di storia dell’arte di Giovanni Carlo Federico Villa, con circa 150 partecipanti paganti ad ogni lezione. Notevole apprezzamento da parte dei cittadini ha avuto anche il progetto Memorie in comune che ha visto affiancati Palazzo Madama e Palazzo di Città il 2 giugno e il 4 novembre.
È ripartito il progetto L’aula che vorrei, che ha coinvolto più di 150 studenti per una speciale lezione in museo. Il direttore di Palazzo Madama ha poi portato nelle scuole le riflessioni connesse al Giorno della Memoria delle vittime della Shoah.
ARTISSIMA al centro della creatività contemporanea
Artissima 2024
La trentunesima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea diretta per il terzo anno da Luigi Fassi ha portato ancora una volta Torino e l’Italia al centro del discorso internazionale dell’arte.
Con 189 gallerie in fiera di cui 37 nuovi espositori da 34 paesi, 66 progetti monografici, 11 premi e 2 fondi, il sogno a occhi aperti – tema scelto quest’anno – ha offerto una proposta d’arte e un sistema di relazioni internazionali d’eccellenza, accendendo i riflettori sulla creatività contemporanea ma anche sulla città e il Paese e agendo come propulsore per l’intero sistema dell’arte italiano.
Due nuove installazioni luminose di grandi maestri per LUCI D’ARTISTA
Luci d’Artista 2024, Andreas Angelidakis, VR Man Ph Claudio Pastrone_FIAF
Nel 2024 ha preso avvio la XXVII edizione di LUCI D’ARTISTA. Anche per questa edizione la Fondazione Torino Musei è stata incaricata dalla Città di Torino, nell’ambito della sua missione istituzionale, a operare per la valorizzazione e realizzazione di quello che è il suo progetto più longevo e rappresentativo del ruolo dell’arte contemporanea per l’identità e la vita culturale della città. Luci d’Artista è, nell’ambito del Piano strategico, la quinta linea culturale della Fondazione.
Il nuovo corso è stato accompagnato da un rafforzamento della comunicazione, sempre più internazionale, con social rinnovati e un sito internet che racconta la storia della manifestazione.
Curata per il secondo anno da Antonio Grulli, quest’anno Luci d’Artista si è arricchita di due nuove installazioni luminose firmate da grandi artisti selezionati dal Comitato Scientifico di Luci d’Artista, che in quest’ultimo anno si è completamente rinnovato ed è oggi composto da Chiara Bertola e Francesco Manacorda, rispettivamente direttori della GAM e del Castello di Rivoli, e da Antonio Grulli curatore di Luci d’Artista.
I membri del Comitato scientifico hanno deciso di affiancare una stella dell’arte globale come Andreas Angelidakis e la sua opera VR Man collocata in piazza Vittorio a un grande Maestro indiscusso come Luigi Ontani con l’opera Scia’Mano posizionata nei Giardini Sambuy.
I PROGETTI SPECIALI DEL 2024
Parallelamente alle consuete attività svolte sul territorio, i tre musei di Fondazione hanno sviluppato anche alcuni importanti progetti con istituzioni culturali italiane e internazionali.
Grande soddisfazione per la GAM che nel 2024, per il quarto anno consecutivo è stata tra i vincitori del PAC 2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e che prevede l’acquisizione di sei opere rappresentative della totalità del lavoro di Maria Morganti: Frammento #1, scaglia del colore che compone il dipinto in costante crescita di stratificazioni pittoriche Quadro infinito, e 5 Quadri per la Querini, un nucleo unitario di tele con le quali Morganti si è posta in risonanza con i valori pittorici della tradizione coloristica veneziana.
Presso il CEAAC di Strasburgo e l’Atelier Meisenthal, la GAM ha presentato la mostra Luca Bertolo. L’hésitation curata da Elena Volpato. Un’esposizione antologica dell’opera di uno tra i più influenti pittori italiani della sua generazione in due diverse sedi in Francia, realizzata grazie ai fondi dell’Italian Council 2023.
Grazie al progressivo rafforzamento delle relazioni internazionali, anche quest’anno il MAO ha esportato uno dei suoi progetti espositivi più articolati, Buddha10, che sarà esposto all’esea contemporary di Manchester a partire 18 gennaio 2025.
Le mostre nate dalle commissioni di Palazzo Madama ai grandi illustratori italiani hanno proseguito a dare esiti del tutto eccezionali. In cammino è stata esposta a Bruxelles mentre Europa, dopo essere stata nel 2023 in 45 paesi del mondo di cinque continenti, ha proseguito il suo viaggio nelle sedi dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e dell’Accademia di Belle Arti della Lettonia a Rēzekne.
Come ogni anno i tre musei civici hanno aderito a tutte le iniziative cittadine e nazionali, proponendo aperture straordinarie o ingressi a tariffe speciali in occasione di eventi particolari, quali la Notte Europea dei Musei, Ferragosto, le Giornate Europee del Patrimonio, la Notte delle Arti Contemporanee.
a cura della redazione
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