A fine marzo l’evento dedicato alla nuova opportunità terapeutica. Saranno presentati i dati di efficacia e tollerabilità di Pegzilarginasi, la terapia enzimatica innovativa sviluppata per ridurre i livelli di arginina nel sangue.
I lavori scientifici saranno presieduti da: Andrea Pession, Presidente della SIMMESN – (Società Italiana per lo Studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale) Nardo Nardocci, (coordinatore della Sezione Scientifica Neurologia dell’Età Evolutiva della SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza)
“Conoscere per riconoscere e trattare: pegzilarginasi, terapia innovativa per il trattamento dell’ARG1-D”, questo il titolo dell’evento scientifico organizzato da Immedica Pharma che si terrà a Palazzo Caracciolo a Napoli il 20 marzo 2025, dedicato alla cura di una rara malattia del ciclo dell’urea, il deficit di Arginasi 1 (ARG1-D). (programma allegato)
Il congresso, presieduto da Andrea Pession, Presidente della SIMMESN – Società Italiana per lo Studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale e da Nardo Nardocci, coordinatore della Sezione Scientifica Neurologia dell’Età Evolutiva della SINPIA, presenterà tutti gli aspetti correlati alla diagnosi, alla presa in carico del paziente ed alla terapia di questa malattia debilitante e progressiva che porta nel tempo a gravi spasticità, ritardi intellettivi e crisi epilettiche.
Con l’obiettivo di facilitare la diagnosi tempestiva poiché, a tutt’oggi, il deficit di Arginaasi1 è ancora difficile da riconoscere, a causa del sovrapporsi dei suoi sintomi con altre malattie neurologiche progressivamente ingravescenti e quindi potenzialmente mal diagnosticate.
Il deficit di Arginasi 1
Si tratta di un disordine del ciclo dell’urea caratterizzato da iperargininemia persistente.
Studi clinici e sperimentali dimostrano che l’aumento cronico dell’arginina plasmatica e dei suoi metaboliti neurotossici, è il principale responsabile della progressione della malattia che si presenta con sintomi neurologici che interessano prevalentemente gli arti inferiori, già nei primi anni di età. La diagnosi è spesso tardiva poiché confusa con la paralisi cerebrale o la paraplegia spastica ereditaria.
Pazienti in Italia
Nonostante siano disponibili diversi strumenti diagnostici, la scarsa conoscenza della malattia e la sua complessità fanno sì che i test genetici, fondamentali per l’identificazione precoce, non vengano eseguiti di routine.
In Italia ad oggi, non è semplice conoscere il numero di pazienti, dato che le stime sono discordanti a causa della variabilità dei livelli di arginina nei primi giorni di vita.
Per ipotizzare una casistica è stato preso in considerazione lo studio di Catsburg et al. che attraverso database genetici di popolazione alla nascita stima la prevalenza genetica globale dell’ARG1-D. Lo studio stabilisce 2,8 casi per milione di nati vivi in media nel mondo (le stime specifiche per paese variano da 0,92 a 17,5) e una prevalenza di 1,4 casi per milione (circa 1/726.000). In Italia dove la stessa è pari a 0,61 casi per milione di abitanti, i pazienti affetti da ARG1-D sarebbero 36.
Limitazioni delle terapie attuali
Le attuali linee guida raccomandano un trattamento basato su dieta a bassissimo contenuto proteico e/o l’utilizzo di farmaci mirati a rimuovere l’ammoniaca in eccesso dal corpo tramite vie alternative.
Sebbene l’aderenza alla dieta sia generalmente buona, il 45% dei pazienti riferisce di avere però difficoltà a seguirla. Inoltre, queste misure, pur contribuendo a ridurre i livelli di ammoniaca non sono in grado di controllare i livelli di arginina ed evitare la progressione della malattia nel lungo termine.
Negli stadi avanzati, la patologia diventa sempre più debilitante ed è associata a un aumento del rischio di morte.
Efficacia e tollerabilità del nuovo farmaco
Lo studio PEACE di Immedica Pharma, iniziato nel 2017 su pazienti dai 2 anni in su, è uno studio multicentrico di fase 3, randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo, che ha dimostrato la sicurezza ed efficacia di pegzilarginasi nei pazienti con ARG1-D. La concentrazione plasmatica di arginina era ridotta significativamente raggiungendo i normali livelli nel 90,5% dei pazienti migliorandone significativamente la funzione motoria anche nel lungo termine
Impatto sulla qualità della vita
Il sondaggio pubblicato su “Journal of Medical Economics”, promosso da Immedica Pharma e condotto in quattro paesi europei, ha rivelato che molti pazienti soffrono di gravi limitazioni motorie e cognitive.
Il 71% dei pazienti intervistati ha riportato difficoltà nei movimenti o nel funzionamento cognitivo, mentre il 61% ha sviluppato spasticità agli arti inferiori.
Il peso della malattia sulle famiglie.
La malattia influisce pesantemente anche sulle famiglie. Il 44% dei caregiver ha ridotto o lasciato il lavoro per assistere i pazienti.
Un peso economico elevato
La ARG1-D comporta un costo sociale medio annuo di oltre 77,000 Euro per paziente, con una spesa che cresce all’aumentare della gravità della malattia.
Oltre il 60% di questi costi deriva da fattori extra-sanitari, come la perdita di produttività lavorativa e l’assistenza continua necessaria per i pazienti.
a cura della redazione
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