SPAZIO ROSETO

Corso Garibaldi 95, Milano

8 aprile – 11 maggio 2025

Ingresso libero

 

Orari di apertura al pubblico

Dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00

 

Si è inaugurata alla presenza di oltre 400 persone allo Spazio Roseto di Corso Garibaldi 95 la nuova mostra dell’artista di Santa Giusta classe 1953 Salvatore Garau “CORPO non CORPO”, curata da Milo Goj con testo critico in catalogo di Lóránd Hegyi.

Organizzata da Art Relation e promossa da Roseto e Jarvés in occasione della Milano Design Week 2025, a sottolineare una volta di più il legame fra impresa, arte e tessuto cittadino,  l’esposizione presenta quindici tele di grande formato e due video, uno dei quali inedito, che raccontano nell’unione fra il corpo della pittura e il non corpo dell’immateriale l’interesse che l’artista ha sempre avuto per la materia e, allo stesso tempo, per lo spirito.

 

“Questo itinerario artistico” – precisa Rocco Roggia Amministratore Delegato di Roseto Srl – “si configura come una nuova opportunità di stimolare la creatività e arricchire l’anima collettiva. Passione e dedizione sono i principi alla base della nostra attività quotidiana e allo stesso tempo punti cardinali che orientano il nostro impegno nel mondo dell’arte”.

Una narrazione sulla presenza e l’assenza, sul visibile e sull’indefinito, tema già anticipato da Garau nella sua prima personale da Cannaviello nel 1984, con grandi tele nere allestite su pareti nere.

“Da una parte, dunque, una pura forma astratta, atemporale, trasparente” – come sottolinea nel suo testo in catalogo Lóránd Hegyi – “dall’altra una materialità sensuale, tangibile, imperscrutabile, soggetta a un permanente e intenso processo di trasformazione.”

 

Oggi, a oltre quarant’anni di distanza, quella stessa riflessione torna in una nuova forma poetica e plastica, dove la separazione fra ciò che è fisico e ciò che è mentale si dissolve, il concetto di realtà si espande e l’immateriale acquisisce una rilevanza pari a quella della materia stessa, spingendo tutti noi a riflettere su come percepiamo il mondo e sulle infinite possibilità che si celano dietro l’apparire.

 

Un esempio significativo di questo contrasto è il video Autoritratto del 2022, presentato per la prima volta in questa mostra. Un ossimoro per eccellenza, un’opera immateriale che si rivela iperrealista, dove non è più l’artista a imitare il modello, ma è il modello a imitare l’artista. Un pensiero che, con estrema semplicità, coglie il senso profondo dell’esistenza.

Le quindici opere su tela e su teloni PVC riciclati provenienti dalle pubblicità dismesse, dominate soprattutto dal verde e dal viola sacrale, rappresentano invece la parte tangibile della mostra. Titoli come Università Immateriale di estrema Sapienza invitano a riprendere possesso della nostra immaginazione, senza la quale, sempre più, l’uomo si allinea al pensiero comune perdendo la propria indipendenza e umanità.

 

Salvatore Garau / Nota biografica

Nato a Santa Giusta (Oristano) nel 1953, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1974.

Dal 1976 al 1983 entra a far parte del gruppo di rock d’avanguardia degli Stormy Six.

La prima personale è del 1984 nello Studio Cannaviello di Milano, seguiranno personali a Lugano, Losanna, Barcellona, San Francisco, Washington, Strasburgo, Londra. Due le presenze di Garau alla Biennale d’Arte di Venezia, nel 2003 e 2011. Negli ultimi anni ha esposto nei musei di Saint-Étienne, Cordoba, Brasilia, San Paolo, Montevideo.

Nel 2017 ha scritto e diretto “La tela” docufilm girato in un carcere di Massima Sicurezza in Sardegna con la fotografia di Fabio Olmi. Nel 2019 ha girato un docu-thriller prendendo spunto dalle ultime opere “Futuri affreschi italiani” (Pale d’Altare per altri pianeti).

I due film sono invitati e premiati in decine di festival in tutto il mondo. Nel 2021 la vendita all’asta delle opere immateriali “io sono” e cinque mesi dopo “Davanti a te” hanno creato accesi dibattiti in tutto il mondo.

 

 

Per saperne di più…

Roseto è una società con sede a Milano che affonda le sue radici nel settore immobiliare.

Specializzata nella locazione di immobili di proprietà dal 2009, con il passare degli anni ha progressivamente declinato ed ampliato le sue attività rimanendo sempre fedele alla sua mission: l’attenzione ai dettagli e un servizio di eccellenza, personalizzato per i suoi clienti.

Oggi il gruppo conta oltre 300 unità immobiliari di proprietà in Italia e opera nei comparti lusso con Roseto Prestige, residenziale con Roseto Home e turistico di prestigio con Roseto Experience.

Jarvés, società con sede a Milano specializzata nell’intermediazione di proprietà di particolare standing, è impegnata nell’offrire ai propri clienti esperienze abitative di eccellenza in grado di emozionare.

Jarvés opera nel segmento Luxury Real Estate con l’obiettivo di connotarsi per la piena soddisfazione del cliente distinguendosi per metodo, serietà, competenza e stile.

Art Relation di Milo Goj, costituita nel 2009, si occupa di ideare e organizzare progetti collegati al mondo dell’arte moderna e contemporanea per imprese pubbliche e private. Il plus valore di Art Relation è la competenza in entrambi i versanti del progetto: le strategie e la comunicazione d’impresa da un lato e il mondo dell’arte dall’altro.

 a cura della redazione

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Written by giovanni47

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