A Slow Fish si impara, si conosce, si scopre, si assaggia, grazie all’incontro con pescatori di tutta Italia, ma anche con produttori di olio extravergine e di vino, con cuochi ed esperti, che permettono di saperne di più sulle specie ittiche, sull’agricoltura e la cucina delle coste, e di fare esperienze gastronomiche uniche. Immancabili le attività ludiche pensate per i più piccoli e le famiglie, in collaborazione con l’Acquario di Genova e l’Acquario di Livorno, per esplorare il misterioso mondo delle specie acquatiche e l’affascinante relazione che lega il mare alle comunità costiere.
I temi di Slow Fish 2025
Tra i temi di questa edizione, il futuro del mestiere del pescatore e il ruolo dei giovani, gli unici in grado di reinventare questa professione e di renderla più sostenibile e competitiva, portando idee nuove, innovazioni tecnologiche e una maggiore attenzione all’ambiente. Un focus importante sarà sulla mitilicoltura, una forma di acquacoltura amica dell’ambiente, ma messa a dura prova dalla crisi climatica e dal riscaldamento delle acque. Centrale anche la testimonianza di chi, tra le comunità di pescatori, trasformatori e cuochi, sta cercando di reinventare una filiera intorno alle specie aliene che hanno cambiato la costellazione dei pesci autoctoni.
Torna sulle tavole di Slow Fish il tonno rosso – ma solo quello proveniente dalla penisola del Sulcis, in Sardegna, dove si pratica una pesca selettiva e controllata. Dall’isola sarda arriva anche il nuovo Presidio della bottarga di Cabras, che nasce ufficialmente proprio a Slow Fish. E ancora, uno sguardo alle tradizioni di pesca e gastronomiche che hanno per protagoniste specie di acqua dolce e salmastra, dal lago Maggiore al Delta del Po fino al Lago di Nemi, in Lazio, e tanti altri…
Slow Fish sarà anche occasione di riflessione sulla rigenerazione delle città costiere attraverso politiche del cibo innovative, e su forme di turismo slow, attente al territorio e sostenibili.
Quattro giorni all’insegna del gusto
In calendario un ricco programma di showcooking, incontri, Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola, che coinvolgono pescatori della rete e produttori di olio, insieme ai cuochi dell’Alleanza Slow Food. Torna l’area dedicata a Food Truck e birre artigianali, per assaggiare le tante proposte dello street food all’italiana. Come da tradizione, a Genova, la banchina del Porto Antico è animata dagli stand istituzionali e dei partner, dove incontrare, degustare e approfondire: dallo spazio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste a Casa Slow Food, fino agli stand delle Regioni, a partire dalla Liguria, per concludere con i main partner che aprono le loro porte al pubblico.
Il Mercato
Pesci, conserve, sali, spezie e oli extravergini e poi ancora erbe officinali e aromatiche, riso, frutta e ortaggi, vini e oli costieri: il Mercato di Slow Fish, quest’anno ospitato in Piazza delle Feste, con le sue bancarelle e gli stand di moltissime Regioni, espone il meglio dei prodotti della pesca e dell’agricoltura costiera. Un’occasione unica per incontrare produttori straordinari provenienti da tutta Italia, assaggiare e acquistare i loro prodotti e imparare a conoscerne caratteristiche e storia. Protagonisti i Presìdi Slow Food che tutelano la ricchezza di biodiversità dell’ecosistema costiero, dai prodotti ittici e le tecniche di pesca al patrimonio viticolo e olivicolo.
Il piatto di Slow Fish
A partire dalla fine di aprile sono decine i locali dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e i ristoranti segnalati nella guida alle Osterie d’Italia di Slow Food Editore in tutta la Liguria che propongono Il piatto di Slow Fish per promuovere la conoscenza della cultura gastronomica marinara e il consumo consapevole delle risorse ittiche.
Slow Fish è resa possibile anche grazie ai Main Partner: Banca d’Alba, BBBell, Pastificio Di Martino, QBA, Ricrea, Reale Mutua. In Kind Partner: Bormioli, Porto Antico, S. Bernardo.
Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.
a cura della redazione
seguiteci anche con un like su Instagram, nome utente: gio.vanni.acerbi