“Con Papa Francesco se ne va una delle voci più potenti e autentiche del nostro tempo nel difendere la salute come diritto universale, come bene comune e come atto concreto di fraternità – dichiara Federico Serra, Presidente di YMCA Health, partecipando insieme ad Alessandro Indovina, Segretario Generale della Federazione italiana delle YMCA, oggi alla Messa Esequiale per il Sommo Pontefice Francesco – Il Santo Padre ha sempre affermato con forza: la salute non può essere un privilegio. La sua visione rifiuta in modo netto e profetico la logica del profitto e del mercato applicata al corpo umano. Per Francesco, l’assistenza sanitaria deve essere pubblica, equa, accessibile a tutti, e ogni esclusione è una ferita alla fraternità universale. È un tema che ha attraversato tutte le sue encicliche, i suoi messaggi per la Giornata Mondiale del Malato e le numerose udienze con operatori sanitari. Un pensiero profondo, coerente, attuale, che oggi ci consegna con urgenza una responsabilità: portare avanti la sua eredità”.

“Nel nostro lavoro con YMCA Health, sentiamo il legame ideale con il magistero sociale di Papa Francesco – prosegue Federico Serra – Quando nel 2019 ricevette una delegazione internazionale di YMCA Health in Vaticano, Francesco parlò con affetto e stima del nostro impegno educativo e spirituale, soprattutto a favore dei giovani più fragili. Quelle parole sono state un incoraggiamento potente per tutte le realtà del movimento, in Italia e nel mondo, che ogni giorno si impegnano per la salute integrale delle persone e delle comunità. Papa Francesco e YMCA hanno condiviso una stessa visione della salute: non solo come cura della malattia, ma come piena fioritura della persona in tutte le sue dimensioni — fisica, psicologica, relazionale, ambientale e spirituale”.

“Francesco chiedeva e credeva in una sanità della prossimità, che non si limiti a gestire strutture e risorse, ma che accolga i più fragili, senza discriminazioni, senza esclusioni. I poveri, i migranti, i malati cronici, le persone con disabilità: tutti devono essere messi al centro. E dove c’è distanza o esclusione, lì la società si ammala. Per Francesco la crisi ambientale è crisi sanitaria, e viceversa, ogni danno alla Terra è un danno al corpo delle persone che la abitano. E la medicina non è mai solo tecnica: è missione umana, spirituale, sociale, è vocazione a stare accanto, ad ascoltare, a vedere nel malato un volto e non un caso clinico. Contro la burocrazia, contro l’efficienza senz’anima, il Papa ha sempre invocato uno sguardo umano sul paziente, fatto di tempo, empatia, tenerezza. Per lui, la sanità è bene comune: non può essere lasciata al mercato, deve essere garantita dallo Stato, accessibile a tutti, capace di prendersi cura delle periferie esistenziali. È un dovere morale, un segno di civiltà, una concreta espressione di giustizia sociale. Per lui la cura è il linguaggio universale dell’amore. Come YMCA Health, – conclude Federico Serra – raccogliamo con gratitudine e responsabilità l’eredità di Papa Francesco. Il suo insegnamento ci spinge a promuovere una sanità accessibile e gratuita, territoriale e comunitaria, umana e spirituale, attenta ai più fragili e ai più poveri, capace di coniugare giustizia e compassione. In un mondo segnato da pandemie, guerre, disuguaglianze e cambiamento climatico, le sue parole restano una profezia da realizzare”.

“Papa Francesco è stato sempre vicino alla comunità YMCA Internazionale e italiana, trasmettendoci i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri ed emarginati. – dichiara Alessandro Indovina, Segretario Generale della Federazione italiana delle YMCA – La Federazione Italiana YMCA, vive nel suo insegnamento, nel richiamo al messaggio evangelico e nella promozione dei giovani come futuro dell’umanità”.

a cura della redazione

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Written by giovanni47

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