Prosegue il confronto tra allevatori di piccola scala e istituzioni favorito da Slow Food Italia in merito alla gestione della Peste suina africana (Psa). A Cagli (Pesaro Urbino), dove oggi e domani si svolge Distinti Salumi, l’evento che celebra la migliore norcineria artigianale, in occasione della conferenza inaugurale di ieri è intervenuto il commissario straordinario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini.
Le proposte di Slow Food Italia e dei suoi tecnici
Da mesi è in corso un’interlocuzione tra i tecnici di Slow Food Italia e la struttura ministeriale incaricata di gestire l’emergenza Psa. Lo scorso novembre era stato lanciato l’Appello di Cagli, il documento in cui Slow Food – insieme a FederBio, Legambiente, Veterinari Senza Frontiere, Aiab, Associazione Rurale Italiana, Unione Coltivatori Italiani e Rare (l’associazione che si occupa delle Razze autoctone a rischio di estinzione) – ha richiamato l’attenzione sul rischio di perdita delle razze suine autoctone italiane e di molti allevamenti estensivi.
Nei giorni scorsi l’associazione della Chiocciola ha inviato a Filippini un documento in cui sono racchiuse alcune proposte di revisione della check list di valutazione della biosicurezza per i piccoli allevamenti estensivi, cioè con meno di trecento capi.
In particolare, la proposta, elaborata grazie al lavoro di un gruppo di tecnici e veterinari che accompagna da anni l’associazione, chiede di adottare approcci volti a evitare abbattimenti a tappeto nelle aziende che, pur rispettando i requisiti di biosicurezza rafforzata, si trovano in zone di restrizione: situazioni che, in questi mesi, si sono già verificate e che rischiano di compromettere in maniera irreversibile forme di biodiversità importanti sotto il profilo genetico e produttivo, insieme alle piccole economie locali.
«Nel settore suinicolo, l’impatto della gestione della Peste suina africana è stato drammatico» ha spiegato Stefano Chellini, allevatore e tecnico di Slow Food tra gli autori del documento consegnato a Filippini, intervenendo nella conferenza inaugurale. «Le scelte sono state fatte esclusivamente sulla base di un ragionamento economico e politico, senza valutare l’effettivo rischio sanitario, e si sono sacrificati gli allevamenti familiari e semibradi per salvaguardare quelli industriali e l’export. Se non si cambia rotta velocemente, l’allevamento estensivo di piccola scala è destinato ad una velocissima estinzione e non lo dico io, ma i numeri: negli ultimi tre anni hanno chiuso oltre 2500 allevamenti semibradi, con una perdita di oltre 25 mila suini. La percentuale di calo di suini negli allevamenti estensivi è stata del 42%».
«Qualcosa in più per gli allevatori semibradi è necessario metterlo in campo – ha replicato il commissario straordinario alla Peste suina africana Filippini –. Un conto è allevare migliaia di suini, un altro allevare una ventina di capi di razze autoctone. Dobbiamo difenderli, consapevoli che un conto è parlare di biodiversità quando gli animali sono allo stato brado un altro quando sono stabulati». Filippini ha poi ricordato quanto fatto finora: «Siamo riusciti a evitare l’allargamento a est, nell’area a più alta densità di maiali allevati, cioè le province di Mantova, Cremona, Brescia, e stiamo chiudendo alcuni varchi ancora aperti. L’industria suinicola vale due miliardi di export e ha 40 mila addetti: le Regioni stanno facendo uno sforzo per sostenere gli allevatori negli adeguamenti strutturali in fatto di biosicurezza, ma occorre un cambio culturale e una comprensione dei rischi che comporta non adeguare le strutture».
Oggi e domani a Cagli il meglio della norcineria italiana
Oggi e domani prosegue Distinti Salumi, la manifestazione organizzata dalla Città di Cagli in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Marche che celebra la migliore norcineria artigianale del nostro Paese. Le vie del centro ospitano un mercato di oltre quaranta espositori, realtà artigianali provenienti da tutta Italia selezionate in base a come allevano gli animali e a come trasformano le loro carni: sono state privilegiate quelle che applicano sistemi di allevamento allo stato brado o semibrado e che, nella produzione dei salumi, rinunciano a utilizzare siero di latte, caseinati e derivati del latte, starter e additivi, come gli esaltatori di sapidità o i coloranti, o conservanti come nitriti e nitrati. Insieme a loro, una rappresentanza di Presìdi marchigiani.
Info e orari
Mercato, assaggi presso i Cortili del Sale, Laboratori del Gusto
26 aprile, dalle 11:00 alle 19:00
27 aprile, dalle 10:00 alle 18:00
Osteria dell’Alleanza
26 aprile, aperta dalle 12:30 alle 15:00 e dalle 18:00 alle 22:00
27 aprile, aperta dalle 12:30 alle 15:00 e dalle 18:00 alle 21:00
a cura della redazione
seguiteci anche con un like su Instagram, nome utente: gio.vanni.acerbi
a cura della redazione seguiteci anche con un like su Instagram, nome utente: gio.vanni.acerbi