Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, con il coinvolgimento della Struttura Complessa di Psichiatria e del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale e della Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, nonché dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare e dell’Università degli Studi di Milano, si concentra sull’impatto che l’ansia e la depressione materne possono avere sullo sviluppo del cervello del feto e del neonato e sul conseguente neurosviluppo.
Sviluppare programmi efficaci di prevenzione, screening, diagnosi precoce e trattamento dei disturbi mentali in epoca perinatale, istituire un servizio dedicato che preveda, nei casi più gravi, spazi protetti per il ricovero congiunto di madre e bambino, ma anche ridurre la sofferenza familiare e promuovere la consapevolezza rispetto ai bisogni socio-sanitari legati alla salute mentale in un periodo delicato della vita: questi gli obiettivi del progetto MADE IN FAMILY (acronimo di “The impact of Maternal Anxiety-DEpression and ImmuNo-inflammation on Foetus brAin growth and infant neurodevelopment. An iMaging-epIgenetic Longitudinal studY”).
Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, con il coinvolgimento della Struttura Complessa di Psichiatria e del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale e della Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, nonché dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare e dell’Università degli Studi di Milano, si concentra sull’impatto che l’ansia e la depressione materne possono avere sullo sviluppo del cervello del feto e del neonato e sul conseguente neurosviluppo.
MADE IN FAMILY è il primo studio che si prefigge di identificare la relazione tra la salute mentale della madre durante la gravidanza e lo sviluppo cerebrale del bambino, utilizzando esami di risonanza magnetica cerebrale e analisi epigenetiche al fine di identificare nuovi marcatori biologici che possano aiutare a prevenire o trattare precocemente problemi del neurosviluppo nei bambini, monitorando l’influenza della depressione e dell’ansia materna sulla loro evoluzione.
Il periodo perinatale è un momento di particolare vulnerabilità per la donna, in cui il rischio di sviluppare disturbi mentali è maggiore rispetto ad altri periodi della vita, a causa dei cambiamenti biologici, fisici, psicologici e sociali tipici di questo periodo, con una ricaduta significativa sulla diade mamma-bambino..
Dai risultati preliminari, emergono alcune differenze rilevanti dal punto di vista clinico tra i gruppi in studio, identificati sulla base del profilo psicopatologico materno (controllo sano, patologia pregressa e patologia attuale), seppur in parte ancora non statisticamente significative ma che meritano attenzione e approfondimento nei successivi stadi dello studio.
Sono stati rilevati, infatti, tassi di allattamento esclusivo significativamente inferiori nelle mamme con patologia psichiatrica pregressa o attuale, suggerendo possibili difficoltà legate a fattori psicologici e relazionali nel periodo post-partum. In secondo luogo, a 18 mesi di età del bambino è stata osservata una differenza significativa tra i gruppi. Tale differenza riguarda in particolare i problemi internalizzanti.
I punteggi, seppur sempre nell’ambito della normalità, riflettono la presenza di maggiori difficoltà comportamentali nel gruppo dei bambini figli di mamme con patologia attuale. Questi risultati suggeriscono un possibile effetto dell’esposizione a condizioni psichiche materne sul profilo emotivo-comportamentale del bambino.
“Culturalmente la gravidanza viene considerata un periodo felice, ma spesso la realtà è molto più complessa di così. Si tratta di un periodo estremamente delicato per la donna, che può sperimentare anche sentimenti negativi e contrastanti. Come Fondazione Onda ETS siamo estremamente lieti di supportare il progetto MADE in FAMILY in quanto è fondamentale informare le neo-mamme che i sentimenti ambivalenti non fanno di loro cattive madri. L’attenzione alle salute di genere a 360 gradi, sia questa mentale o fisica, è il core della nostra attività come Fondazione. Riteniamo, quindi, essenziale sciogliere questo stigma e in secondo luogo, mettere in luce le possibili correlazioni tra la salute mentale delle madri e lo sviluppo dei loro figli”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.
a cura della redazione
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