La scienza non è fatta solo di numeri, ma di persone. Dietro ogni pubblicazione, ogni sperimentazione clinica, ogni scoperta, ci sono volti, storie, intuizioni e passione.
Con questo spirito si è svolta oggi la Giornata della Ricerca e dei Ricercatori presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: un’occasione per celebrare il lavoro quotidiano di chi, attraverso la conoscenza, contribuisce a migliorare le possibilità di cura per i pazienti oncologici.
L’evento ha rappresentato un momento di riconoscimento e valorizzazione della ricerca scientifica condotta all’interno dell’Istituto, tra i centri oncologici di riferimento a livello globale, con oltre 700 ricercatori, 27 laboratori e 809 studi clinici in corso.
GIOVANI TALENTI, PREMI AL MERITO
Tra i momenti centrali dell’evento, la cerimonia di conferimento del Premio Giovani Ricercatori 2024, destinato agli under 35 distintisi per originalità, rigore e impatto scientifico. Quattro le aree premiate, a testimonianza della multidisciplinarietà che caratterizza l’INT:
- ricerca di base: Roberta Sulsenti per lo studio sui mastociti nel cancro prostatico neuroendocrino, pubblicato su Cancer Immunology Research
- ricerca clinica: Margherita Ambrosini per il lavoro sugli inibitori dei checkpoint immunitari nei tumori colorettali, pubblicato su Annals of Oncology
- ricerca computazionale: Luca Possenti per un modello predittivo dell’efficacia della radioterapia in ambienti ipossici, pubblicato su Computers in Biology and Medicine
- ricerca epidemiologica: Andreina Oliverio, per un nuovo approccio allo studio dei fattori di rischio nella popolazione
A ciascun vincitore è stato assegnato un premio da 6.000 euro, un investimento concreto nella loro crescita e nella ricerca di domani.
“I giovani sono la nostra energia più autentica”, ha dichiarato Giovanni Apolone, Direttore Scientifico Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori. “Attraverso di loro, la ricerca italiana si proietta oltre i confini dell’oggi”.
PROGETTI CHE GUARDANO OLTRE
Nel corso della giornata, panel tematici e tavole rotonde hanno dato spazio ai progetti di punta che stanno ridefinendo l’oncologia del futuro:
- Microbiota e tumori Giancarla Bernardo (SC Epigenomica e biomarcatori dei tumori solidi) presenta uno studio sul microbiota tumorale in vari tipi di cancro (polmone, ovaio, mammella, prostata, pseudomixoma peritonei), che mostra come specifici batteri possano influenzare aggressività tumorale e risposta immunitaria. Nuove prospettive si aprono per strategie terapeutiche mirate su base microbica
- Dieta e genetica: BRCA e FAP Patrizia Pasanisi (SSD Ricerca nutrizionale e metabolomica) coordina due progetti di respiro nazionale:
- una coorte prospettica di donne BRCA1/2 per valutare l’effetto di dieta, esercizio e stile di vita sul rischio oncologico nelle pazienti con predisposizione genetica al cancro
- uno studio clinico randomizzato nei pazienti con FAP, per testare l’impatto della dieta mediterranea su infiammazione e adenomi rettali in una popolazione predisposta a svilupparli su base genetica
Entrambi i progetti, sostenuti da fondi 5×1000 e AIRC, utilizzano piattaforme digitali per l’interazione tra clinici, pazienti e ricercatori
- Prevenzione immuno-mediata e stili di vita Licia Rivoltini (SSD Immunologia Traslazionale) esplora come interventi comportamentali possano rafforzare il sistema immunitario anche in fase precoce o pre-neoplastica. Il team INT ha dimostrato che l’infiammazione sistemica può spegnere la risposta antitumorale. Intervenire con stili di vita sani può quindi riattivare le naturali difese dell’organismo.
- PUSH: sarcomi ultra rari, un progetto globale Silvia Stacchiotti (SC Oncologia medica 2) è alla guida di PUSH, un progetto internazionale per i sarcomi ultra-rari, che rappresentano il 20% dei sarcomi, ma sono orfani di terapie. INT coordina la raccolta di dati clinici e preclinici in oltre 20 centri mondiali, promuovendo metodologie innovative e un dialogo con le autorità regolatorie. Il progetto punta a colmare il vuoto terapeutico e garantire pari opportunità di cura
DALLA RICERCA ALL’IMPATTO CONCRETO
La Giornata della Ricerca e dei Ricercatori è stata occasione anche per approfondire il Precision Prevention Programme (PPP), un’iniziativa che mira a rendere la prevenzione oncologica più efficace e personalizzata grazie all’integrazione di dati genetici, clinici e socio-demografici. I programmi di screening attuali si basano su criteri generici come età e genere, utilizzando tecnologie diagnostiche sviluppate oltre 30 anni fa, utilizzando tecnologie diagnostiche sviluppate oltre 30 anni fa. Il PPP propone un approccio innovativo, in linea con i principi della medicina di precisione, capace di individuare meglio le persone a rischio e intervenire precocemente, superando i limiti della prevenzione “generalista”. Il programma si articola su due direttrici:
- un workshop interdisciplinare per definire priorità e tecnologie più efficaci
- un bando di ricerca competitivo da circa 3 milioni di euro, aperto a enti pubblici e privati lombardi, con l’INT come capofila e una durata minima di cinque anni
Il PPP ha già ottenuto il supporto di partner strategici come LILT Milano e Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB).
UN IMPEGNO CONDIVISO
“Il claim di LILT è sempre stato ‘Prevenire è vivere’ – dichiara Marco Alloisio, Presidente di LILT Milano –. Nel contesto attuale di grande evoluzione medico-scientifica, siamo fermamente convinti che la pratica della medicina di precisione debba essere applicata anche nel campo della prevenzione, e allo stesso modo siamo convinti che i controlli di diagnosi precoce siano contesti privilegiati per implementare la prevenzione di precisione. LILT Milano aderisce al Precision Prevention Program promosso dall’Istituto Nazionale Tumori mettendo a disposizione i propri esperti e le proprie conoscenze maturate in oltre 75 anni di prevenzione oncologica”.
“Ricercare significa guardare al futuro – afferma Andrea Donnini, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica –. In quanto professionisti del settore, il nostro obiettivo è fare in modo che la ricerca non sia un costo, ma diventi un investimento quotidiano. La ricerca in quanto tale è una sana abitudine da costruire giorno dopo giorno al fine di trovare soluzioni utili per contrastare problematiche sanitarie sempre più evolute e presenti in tutte le generazioni. Sotto questo punto di vista, in quanto Fondazione scendiamo in campo quotidianamente con i nostri professionisti e attraverso collaborazioni strategiche che portano alla realizzazione di bandi e iniziative utili proprio a promuovere sia la ricerca, sia i ricercatori e il loro lavoro. Per concludere, la collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nella lotta contro il cancro attraverso un approccio innovativo e moderno costituisce un valido esempio che rappresenta nel migliore dei modi la nostra mission, ovvero promuovere la ricerca a 360°, in particolar modo, nell’ambito delle Scienze della Vita”.
“Con il PPP vogliamo costruire un modello di prevenzione più intelligente e sostenibile – conclude Giovanni Apolone, Direttore Scientifico INT –. È una sfida ambiziosa, ma necessaria per anticipare la malattia e migliorare la salute pubblica”.
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Fondata nel 1928, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è il primo centro oncologico pubblico italiano e uno dei più avanzati in Europa. L’oncologia italiana è nata qui e qui si lavora ogni giorno per garantirne il futuro, integrando ricerca, assistenza e innovazione per offrire cure personalizzate e contribuire al progresso della medicina oncologica.
a cura della redazione
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