Design Elisa Ossino
La collezione Ciclopi, svelata in occasione del Salone del Mobile 23, nasce da una raffinata e meticolosa ricerca sulle materie prime e nel mondo del colore.
Realizzata con materiali sostenibili e di altissima qualità, la collezione incarna un modo nuovo di vivere i tappeti, non più esclusivamente come oggetti d’arredo, ma come elementi che offrono la possibilità d’immaginare, all’interno dello spazio domestico, un’isola, ricercata e confortevole, da vivere con estrema libertà e fantasia.
Ispirandosi al mito dell’arcipelago nei pressi di Aci Trezza e di Polifemo, si compone di tappeti più grandi (dalla forma irregolare) e da elementi più piccoli dalla forma circolare che, sovrapposti ai primi, suggeriscono il richiamo formale all’occhio del ciclope.
Con l’introduzione della lana organica, prodotta secondo standard ben definiti e certificati dal GOTS (Global Organic Textile Standard), Amini vuole garantire il benessere degli animali e un uso attento delle risorse naturali. Offrendo ai consumatori un tappeto organico, privo di sostanze chimiche, promuove un approccio consapevole e responsabile che non incide negativamente sull’ambiente e sulle persone.
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I colori della lana organica sono stati definiti ad hoc attingendo a ingredienti naturali come la scorza di melograno (da cui hanno origine il giallo e il marrone), gli steli e le radici della Rubia (una pianta indiana), il fango di lac (uno scarto proveniente dalla lavorazione dell’insetto Kerria Lacca), le foglie di Bio Indigo per l’indaco naturale. Tutte materie prime di origine botanica da cui vengono estratte le tinture biologiche.
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La collezione si compone di una serie di tappeti più grandi, dalle forme arrotondate e morbide, e una linea di tappeti più piccoli, concepiti per diventare un supporto, grazie allo spessore di sei centimetri. Questi eleganti complementi sono ideali per la zona living ma collocabili anche altrove, pronti a funzionare come seduta, poggiatesta, ripiano per sistemare libri, giornali, strumenti di lavoro o il necessario per un drink.
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a cura della redazione