A pochi giorni dall’arrivo dell’autunno, il ristorante Savô, fiore all’occhiello della proposta di Hotel Windsor, adagiato sulla spiaggia del pittoresco borgo ligure di Laigueglia, ospita una cena a sei mani dai sapori tipicamente ponentini.
Protagonisti, insieme al resident chef Gianluigi Erme, saranno Simone Perata, chef del ristorante A Spurcacciun – a di Savona, ed Enrico Marmo, chef del ristorante Balzi Rossi di Ventimiglia, pronti a stupire il pubblico con una cena all’insegna del gusto e della creatività.
Teatro dell’evento, a partire dalle ore 20:00 di giovedì 12 ottobre, sarà il Ristorante Savō, aperto al pubblico su prenotazione con i suoi 40 coperti, e 20 nel dehors con affaccio sulla magnifica spiaggia e il Golfo di Capo Mele.
I tre chef si alterneranno in cucina per dare forma a un menu di sei portate, studiato
ad hoc, che vedrà protagonisti prodotti di stagione in un perfetto connubio di sapori liguri, cucina tradizionale italiana e creazioni d’avanguardia.
Il legame tra cibo e “genius loci” è infatti al centro della proposta gastronomica dell’hotel con l’obiettivo di valorizzare la materia prima, in particolare il pesce locale, ma anche le carni provenienti dall’entroterra, le verdure e gli ortaggi a chilometro zero.
L’aperitivo è a sei mani, mentre l’antipasto di due portate è affidato a Chef Erme, che delizierà gli ospiti con “Zucca, aglio di Vessalico e castagne”, e a Chef Simone Perata, con “Spumoso di Rocoto, olive taggiasche e alghe”.
Il primo piatto, “Bottoni ripieni di melanzana alla parmigiana, scampi all’origano e
colatura di pomodoro in insalata”, è una ricetta di Chef Marmo. Il bis di secondi proporrà agli ospiti “Cima di rana pescatrice alla Wellington e salsa di ostriche”, opera di Chef Perata, seguito da “Gallina e Porcini”, realizzato da Chef Erme.
Un fresco pre-dessert a base di “Gin-tonic con gelato alla rosa”, preparato dallo Chef Perata, introduce il dolce “Unexpected chocolate”, creazione di Chef Marmo.
Chi desidera uno sfizio finale potrà trovare soddisfazione nell’irresistibile piccola pasticceria proposta da Gianluigi Erme.
Ogni portata avrà in abbinamento un vino del territorio ligure appositamente selezionato dal maître Gianmichele Fois, per esaltare sapori e aromi dei piatti; tra questi le bollicine di Spumante Extra Brut metodo Classico – Cervoclassico – della cantina Lupi, il vino bianco Aimone – Vermentino Doc Riviera Ligiure di Ponente – della cantina BioVio e il vino rosso Shalok di Poggio dei Gorleri.
Gianluigi Erme
Classe 1988, origini laziali, dopo diverse esperienze all’estero in ristoranti blasonati come Lasarte a Barcellona e Vila Joya in Portogallo, rientra in Italia come sous chef al ristorante A Spurcacciun – a di Savona. Segue una tappa a La Trattoria di Enrico Bartolini a Castiglione della Pescaia (GR), prima del ritorno sul Ponente Ligure, dove inizia la sua avventura nelle cucine di Hotel Windsor, nel 2022, alternando le tecniche acquisite a un’ottima conoscenza degli ingredienti locali, basata anche su rapporti diretti con i piccoli produttori della zona.
Simone Perata
Classe 1988, originario di Celle Ligure (SV), dopo essersi diplomato come geometra, si arruola
volontario nella Marina Militare: assegnato alle cucine della Guardia Costiera di Savona, scopre una vera e propria passione per la gastronomia e la consapevolezza di voler diventare chef.
Al termine di un periodo al Cambio di Torino, l’incontro con Claudio Tiranini, chef patron del Ristorante A Spurcacciun-a, da cui apprende le basi della cucina tradizionale ligure e l’importanza della materia prima.
Dopo due anni, spinto dall’ambizione, prosegue la sua formazione a Milano con Gualtiero Marchesi che lo indirizza verso la Francia, al Taillevent di Alain Solivéres a Parigi. Il suo percorso professionale prosegue a Barcellona, al Lasarte di Martin Berasategui con Paolo Casagrande, dove rimane quasi quattro anni nella brigata che conquista nel 2016 la terza stella Michelin.
Rientrato in Italia nel 2018, chef Perata fa ritorno all’A Spurcacciun-a per esprimere la propria idea gastronomica attraverso piatti che si ispirano alla tradizione e la interpretano con abbinamenti sorprendenti e contaminazioni culturali, frutto delle sue esperienze internazionali.
Enrico Marmo
Classe 1987, nasce a Canelli (AT) e, dopo aver frequentato l’ALMA, inizia un girovagare di esperienze di alta cucina che giocano un ruolo fondamentale nella sua formazione lavorativa. Prima al Gellius di Oderzo (TV), poi da Cracco a Milano, come capo partita agli antipasti e, infine, come sous chef di Davide Palluda presso All’Enoteca di Canale (CN). Da qui parte alla volta del primo incarico da executive chef, al ristorante Balzi Rossi di Ventimiglia (IM), dove farà ritorno a marzo 2022, dopo un’esperienza in Toscana come executive chef nel ristorante gastronomico del resort 5 stelle Castel Monastero, a Castelnuovo Berardenga (SI), e poi all’Osteria Arborina a La Morra (CN), dopo la dipartita di Andrea Ribaldone, in qualità di executive chef del ristorante gastronomico 1 Stella Michelin e del bistrot.
A novembre 2022, al ristorante Balzi Rossi, conquista la Stella Michelin, a 40 anni esatti
dall’apertura della storica insegna regionale.
Hotel Windsor nasce nel 2022 dalla visione del CEO Alessandro Sironi – già presente sul Lago di Como con Filario Hotel & Residences, prima creatura di AS Hospitality – unita alla direzione creativa e artistica della moglie Alice Muzzioli, art director. Situato sulla spiaggia di Laigueglia, uno dei borghi più belli d’Italia, dista solo un’ora da Sanremo e dal confine francese.
Affiliato a Design Hotels, Windsor si contraddistingue per l’architettura elegante e per gli interni di design, con arredi su misura, pezzi iconici dei maestri italiani e opere d’arte create ad hoc.
L’hotel dispone di 25 camere divise in 7 categorie, con affaccio sul mare o sul cuore del pittoresco borgo di Laigueglia.
Il ristorante e l’area bar fronte mare – aperti anche agli ospiti esterni – propongono, a pranzo e a cena, un mix di sapori liguri, cucina tradizionale italiana e creazioni d’avanguardia.
La spiaggia privata rievoca il fascino degli anni Sessanta, con 40 ombrelloni e sdraio di design dai toni del beige e verde salvia.
a cura della redazione