In linea con il proprio impegno volto a rendere i propri parchi logistici esteticamente più attraenti per quanti vi lavorano attraverso la valorizzazione dell’arte urbana, Prologis, leader mondiale dell’immobiliare per la logistica, ha commissionato 11 nuove opere che verranno realizzate al Prologis Park Interporto Bologna.

Cresce così il Museo di Urban Art a cielo aperto promosso da Prologis nel 2023 grazie anche alla collaborazione di Interporto Bologna Spa, che da giugno ospiterà complessivamente 15 opere di arte urbana in un percorso pensato per essere coinvolgente sia sotto il punto di vista concettuale che visivo.

L’ingresso al museo è gratuito, tutti i giorni dell’anno, giorno e notte.

Ogni opera presente nel parco logistico è accompagnata da un QR code che permette ai visitatori di accedere direttamente dai loro smartphone ad un’audio guida che illustra l’opera e presenta
l’artista.

A differenza delle quattro opere già presenti sulle grandi facciate degli edifici adibiti alla logistica, gli artisti impegnati in questa nuova fase realizzeranno le loro opere utilizzando dei container messi a disposizione da Interporto Bologna Spa posizionati in diversi punti del parco logistico creando un dialogo tra l’esistente e il nuovo.

Obiettivo di questa seconda fase elaborata dal curatore Enrico Sironi “Hemo” è quello di ampliare gli stili e le cifre stilistiche presenti nel Museo di Arte Urbana dando rappresentazione della maturità raggiunta da questa forma di arte.

L’arte urbana, infatti, si è ormai affermata come uno degli strumenti di trasformazione di città e luoghi, frutto di commissioni pubbliche e private, e il suo linguaggio contribuisce a migliorare la percezione degli spazi, spesso invitando i cittadini a riflettere su temi di attualità.

Sandro Innocenti, senior vice president e country manager Prologis

“Nell’ambito della nostra filosofia PARKlife e sotto la direzione artistica di Enrico Sironi in arte HEMO abbiamo voluto proseguire nella costruzione di un percorso museale di arte urbana presso il nostro parco logistico di Bologna che fosse in grado di raccogliere in un unico luogo una ricchezza di stili ed interpretazioni in una logica inclusiva. Questo ci permette non solo di continuare a rendere il parco esteticamente più attraente per chi ogni giorno lo frequenta per lavoro, creando punti di incontro e socializzazione, ma anche di costruire valore sociale grazie anche alla collaborazione di Interporto Bologna Spa che ha sposato la nostra filosofia. L’Interporto di Bologna è infatti aperto al pubblico 365 giorni all’anno 24 ore al giorno e pensiamo possa diventare un nuovo polo per le arti e la cultura per Bologna e i comuni del territorio, uno straordinario punto di incontro tra mondo del lavoro e cittadinanza”.

Giuseppe Dall’Asta, Direttore, Interporto Bologna Spa

“L’idea di questo incontro tra arte, cultura e logistica, si inserisce perfettamente nella nuova fase
della Società Interporto Bologna di sviluppare l’infrastruttura e la Comunità interportuale in maniera armonica, con servizi e progetti non solo per le aziende, ma anche per le persone, in un’ottica di benessere a 360 gradi per i lavoratori che popolano l’interporto e per le persone che abitano il territorio circostante.

Questa iniziativa proposta da Prologis, a cui Interporto ha aderito subito, va ad incrociare l’interesse per l’arte che la Società ha sempre avuto sia dalla sua fondazione e dà ulteriore valore
all’infrastruttura interportuale che potrà sempre più qualificarsi come un polo d’arte e cultura, oltre che di lavoro, e aprire sempre più le proprie porte al territorio metropolitano ed alla città di Bologna.

Dopo l’apertura del centro medico, della school dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e del centro sportivo, sviluppato sempre in partnership con Prologis, questa iniziativa rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di miglioramento della qualità e dell’attrattività della piattaforma logistica”.

Enrico Sironi, HEMO, art director

“Dopo il successo del primo intervento che ha visto i primi quattro artisti realizzare opere
monumentali di urban art, il secondo atto ci porta in un universo nuovo, sia per le dimensioni delle opere sia per il metodo adottato. Gli 11 artisti ora coinvolti si distinguono per la loro abilità di mescolare forme e astrazioni, sfruttando elementi tridimensionali come i container per il trasporto delle merci. Il filo conduttore tra questi artisti, pur nella loro diversità, è un tema unificante: il sogno e la visione oltre il reale. Attraverso la loro arte, essi visualizzano un mondo migliore, un luogo dove l’immaginazione e la creatività travalicano i limiti del concreto per forgiare un avvenire più splendente. Sono fiducioso che questo progetto possa contribuire significativamente alla vitalità culturale dell’Interporto di Bologna, trasformandolo in un ambiente non solo di lavoro, ma anche di espressione artistica e di contemplazione sul futuro.”

11 nuovi artisti per un’arte urbana inclusiva

Gli 11 artisti impegnati in questa nuova fase del progetto sono Giorgio Bartocci, artista
poliedrico, attivo da oltre venti anni come writer, muralista e designer; SteReal, che dal business e la finanza è passata all’arte sviluppando una passione per il writing; Luca Font, riconosciuto a
livello internazionale per essere stato tra i primi a trasformare il suo approccio tradizionale ai graffiti in uno stile che abbraccia fortemente la grafica e la tipografia; Mr.Thoms, attualmente uno degli street artist italiani più conosciuti; Caktus & Maria, duo composto da Vincenzo Mastroiorio e Maria che da oltre vent’anni approfondisce il suo percorso creativo attraverso l’Aerosol Art; Gio Pistone, artista romana conosciuta per la rappresentazione di figure di fantasia tendenti al mostruoso, caratterizzate da colori molto netti e forti; Cheris, street artist, tatuatrice e pittrice che fonde le sue diverse esperienze nell’arte urbana; Ale Senso, noto artista nell’ambito dell’arte pavimentale;  Nulo, artista uruguaiana e prima artista straniera coinvolta nei progetti promossi da Prologis,  che si caratterizza per un’estetica astratta,  bidimensionale che tende alla semplificazione acuta;  Kiki Skipi, artista che ambienta le sue opere nel mondo del fantastico con protagoniste donne senza volto;  Hemo, curatore del percorso e artista riconosciuto per il suo stile unico che combina scritte e forme organiche.

Le opere già presenti a Bologna

Le 11 nuove opere dialogano con le quattro opere realizzate nel 2023: “Panorama vibrante” di Joys che con i suoi 2.000 metri quadrati è la più grande opera d’arte urbana mai realizzata in Italia; “Bologna 01” di Moneyless; “Carosello” di Etnik e “Bella bugia o brutta verità” di Zed1.

I concetti ispiratori

I concetti che Prologis ha fornito agli artisti quali fonte di ispirazione e fil rouge del Museo di Arte Urbana sono: centralità del cliente, cambiamento attraverso l’innovazione, cultura e talento, integrità, mentorship, passione, coraggio, lavoro di squadra, cambiamento futuro, impegno, natura, sostenibilità.

 

A PROPOSITO DI PROLOGIS

Prologis Inc. è il leader mondiale nel settore dell’immobiliare per la logistica, con un focus sui mercati con elevata barriera d’ingresso e a elevata crescita.

Al 31 marzo 2023, Prologis deteneva investimenti consolidati o in joint-venture e progetti di sviluppo per una superficie stimata di circa 115 milioni di metri quadrati in 19 paesi.

La società offre in locazione moderne piattaforme logistiche a oltre 6.700 clienti principalmente
operanti nei settori b2b e commercio al dettaglio/distribuzione online.

a cura della redazione

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Written by giovanni47