GLI HIGHLIGHTS dell’edizione
– Si rinnova la collaborazione con AXA Investment Managers, main partner dell’edizione 2024, per comprendere come Milano sia oggetto di pratiche virtuose di riqualificazione che gettano le basi per una città sempre più inclusiva e aperta alla cittadinanza. Dopo avere restituito alla città Monte Rosa 91 nel 2023, dopo un’importante opera di rigenerazione, l’iconico edificio realizzato da Renzo Piano nel 2003 è oggi il primo campus urbano di Milano, un centro multifunzionale integrato nel contesto urbano in cui sorge. Quest’anno il focus è sul Parco della Luce, inaugurato a maggio 2024, una vasta area verde di 10.000 mq che sorge al suo interno. Aperto alla cittadinanza, il parco è un esempio di come il verde sia in grado di generare luoghi e rinsaldare il senso di comunità. Il progetto di riqualificazione del giardino, condotto da AG&P greenscape, ha visto il recupero di oltre 90 alberi già esistenti, 42 nuove alberature, 60 grandi arbusti di progetto e altro 13.800 piccolo arbusto e piante perenni di progetto. L’area è oggi il fulcro di un palinsesto culturale multidisciplinare e, grazie al programma Prima Luce, è oggetto di interventi di public art, con opere site specific collocate al suo interno a firma di di Mario Airò (Ottava d’oro, ottava di piombo, 2023), Stefano Arienti (Filari di pioppi, 2023) e Loris Cecchini (The orbital promenade, chorus of solstices, 2023). Il Parco della Luce sarà visitabile in anteprima il 18 maggio con un tour dedicato.
– Assieme a FS Sistemi Urbani prosegue la narrazione di uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana su scala europea, Scali Milano,che sta traghettando a nuova vita, e verso nuove funzioni, sette ex scali ferroviari dismessi: Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo e Porta Genova. Il modello Scali Milano, fondato sui driver della sostenibilità, dell’ascolto della cittadinanza e della sinergia tra pubblico e privato, rappresenta una best practice nell’ambito della rigenerazione urbana, scalabile ed applicabile anche ad altri contesti urbani per restituire valore condiviso.Quest’anno esploreremo con contenuti video realizzati ad hoc l’avanzamento dei lavori delle aree interessate per comprendere come ognuna di esse avrà una funzione strategica nella futura configurazione urbana di Milano.
– La rigenerazione dei luoghi pubblici può assumere diverse forme, talvolta innescata da programmi istituzionali, in altri casi generata da interventi che partono dal basso, dalle associazioni di quartiere e dagli stessi cittadini che quelle aree le vivono in prima persona. Un fil rouge è comune: l’arte e la creatività come motore di cambiamento e valore identitario per luoghi spesso in condizioni di degrado. 1) ABITARE, il magazine di riferimento del mondo del design, dell’arte e dell’architettura, ha curato per OHM un itinerario di scoperta di alcune tra le realizzazioni più riuscite di Piazze Aperte, tra Porta Venezia e il quartiere Nolo. 2) In via Reni, invece, sarà possibile conoscere da vicino l’iniziativa Colora la strada, un progetto di comunità, voluto e promosso dal Municipio 3, con lo scopo di restituire qualità urbana e incoraggiare nuovi usi nel tratto pedonale di via Reni di fronte alla Scuola materna situata nella via. 3) Tunnel Boulevard è un processo di co-progettazione per la rigenerazione dello spazio pubblico di Via Pontano con azioni di design sociale e arte pubblica che promuovano relazioni di rete e coesione sociale. Il progetto nasce dall’idea di creare uno spazio pubblico inclusivo nell’area che unisce Via Pontano ai cinque tunnel ferroviari che ora sono in stato di abbandono. 4) Il reportage fotografico Local Girls, realizzato dalla fotografa Nicole Carrion e a cura di Perimetro, arricchisce questa sezione tematica. La scenografia urbana è quella della Stazione Centrale, una delle piazze più importanti della scena skate, dove persone di diverse generazioni e provenienti da più culture si incontrano per condividere questo spazio. Il repertorio fotografico, che allarga anche ad altre zone cittadine, enfatizza come i fenomeni spontanei di aggregazione, spesso dettati dalla condivisione di un hobby o di uno sport, come in questo caso, possano generare nuove percezioni dei luoghi e nuove prospettive di utilizzo.
– Si accende un riflettore anche sugli spazi produttivi, dalle ex aree manifatturiere ai fablab contemporanei, dall’artigianato all’innovazione. Sarà possibile visitare la Fornace Curti e i suoi atelier creativi, un luogo suggestivo nel quartiere della Barona, un’antica fornace, fondata dalla famiglia Curti nel 400 e trasferitasi nella location attuale ad inizio 900.
Un piccolo e fascinoso borgo del cotto, ancora in piena attività, frequentato nel tempo da nomi che vanno da Bianca Maria Visconti, consorte del duca Francesco Forza a Giò Ponti, fino a Keith Haring ma è rimasto nel tempo un indirizzo segreto, da intenditori.
Si ritorna al futuro con OpenDot e Dotdotdot, due realtà nate in un contesto post-industriale riconvertito a spazio creativo. OpenDot è un hub di ricerca e innovazione fondato da Dotdotdot, uno studio di progettazione multidisciplinare nato a Milano nel 2004, che celebra il suo ventennale con l’apertura del suo nuovo studio, spazio innovativo dedicato all’industrial design. Parte di OpenDot è un FabLab dedicato alla prototipazione rapida e alla manifattura digitale, che offre un ambiente per la produzione accessibile a tutti.
– Quest’anno, grazie alla collaborazione con Maria Chiara Virgili, architetto e autrice del podcast Dannati Architetti – format audio che ha rivoluzionato la divulgazione dell’architettura come fatto culturale ripercorrendo le vicende meno note, gli aneddoti e le curiosità che riguardano progettisti e progetti – sarà possibile scoprire, attraverso brevi video narrazioni, le storie sottese dietro a una selezione di siti in programma: Monte Rosa 91, Garage Italia, Sant’Ildefonso, Casa Rustici e Monte Amiata.
Il programma si sviluppa con diversi percorsi tematici che permettono letture trasversali del palinsesto di aperture, con una mappatura che coinvolge i sei sestieri in cui la città era anticamente divisa.
openhousemilano.org
a cura della redazione
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