Il Teatro Carcano all’interno del panorama milanese ed anche nazionale si pone come catalizzatore del punto di vista femminile.

La direzione artistica di Lella Costa e Serena Sinigaglia e la progettualità di Mariangela Pitturru lo stanno indirizzando con decisione, attraverso produzioni, rassegne, eventi, incontri, confronti e naturalmente spettacoli a valorizzare la creatività delle donne.

Torna in quest’ottica a marzo, mese interamente dedicato all’estro muliebre, lo spettacolo manifesto del Carcano, quello che ha sugellato l’incontro tra Costa e Sinigaglia, Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione: 100 donne ritratte con brevi accenti, più di una al minuto, a significare quant’è vasta l’incidenza del pensiero femminile nella storia.

Lungo questo itinerario si stanno aggregando artiste che scelgono il Carcano per presentare i loro lavori: Silvia Gallerano, Arianna Scommegna, Veronica Pivetti, Paola Minaccioni, Arianna Porcelli Safonov, Benedetta Tobagi, Carlotta Vagnoli, Silvia Gribaudi, Mariangela D’Abbraccio. E progetti che ne definiscono la mission come

Svelarsi di Silvia Gallerano, happening performativo riservato alle donne per aiutarle a spogliarsi di tabù e sensi di colpa. La settimana del 25 novembre sarà dedicata al dibattito sulla violenza di genere coinvolgendo anche gli uomini, per sensibilizzare, riflettere e cercare insieme tutte le forme di contrasto culturale al femminicidio e per far sì che altri uomini, soprattutto i giovani, possano riconoscere e combattere per tempo i sintomi che portano alla brutalità.

Oltre al punto di vista femminile e alla parità di genere, al centro della progettualità del Carcano c’è l’attenzione al sociale: l’inclusione, la solidarietà, il disagio giovanile, la questione climatica, i gap generazionali. Ogni anno produciamo uno spettacolo volto a portare in scena queste tematiche, rendendo partecipi sul palco gli stessi cittadini, com’è per El Nost Milan che dopo aver riflettuto sulla povertà e la ricchezza di una
metropoli, cerca la sintesi nella rilettura del testo originale del Bertolazzi.

Il Teatro Carcano è un fulcro al centro di una metropoli che disperde i suoi abitanti nelle loro solitudini: qui trovano un posto dove ritrovarsi e condividere le urgenze del vivere quotidiano con gli artisti sul palco. I quali non si presentano mai omologati ma offrono punti di vista sfaccettati per riflettere la complessità. La rassegna Follow the Monday dedicata a portare in scena gli argomenti più disparati (filosofici, scientifici, poetici, politici, giornalistici, culturali) crea forti connessioni tra i temi degli spettacoli e quelli del vivere contemporaneo, attivando un sistema virtuoso di vasi comunicanti tra pubblici diversi che si mescolano.

Da ciò la necessità che sentiamo di una buona educazione alla prossimità come caratteristica unica ed essenziale dell’arte teatrale; alla centralità dello spettatore che è il protagonista perché il suo ingaggio diretto è necessario per arrivare a costruire una comunità consapevole, che insieme scriva la storia del nostro teatro; alla trasversalità e alla contaminazione dei generi; al dialogo; alla formazione del pubblico attraverso il cartellone di teatro per scuole che è il fiore all’occhiello del Carcano e agli show per le famiglie, i Fantaweekend organizzati da Fantateatro.

Il programma della nuova stagione del Teatro Carcano comprende 27 titoli di cui 5 produzioni.

Sarà arricchita da incursioni musicali, adattamenti teatrali di capolavori letterari, reinterpretazioni di grandi classici e due opere liriche con orchestra dal vivo grazie alla rinnovata collaborazione col Conservatorio di Milano. Tornerà protagonista sul palcoscenico anche la danza con un’importante novità: il passaggio di testimone tra il Centro Studi Coreografici Teatro Carcano, fondato e diretto dal Maestro Aldo Masella e da Renata Bestetti che ha avuto qui la sua dimora dal 1991 e l’Accademia Ucraina di Balletto, altra importante realtà formativa coreutica.

Le nostre produzioni

Il Teatro Carcano è un centro di produzione riconosciuto dal Ministero. In collaborazione con altre realtà nazionali quest’anno produce 5 titoli che vedremo in sede e in tour per la penisola. Oltre a dare supporto produttivo ai protagonisti dei Follow the Monday.

El Nost Milan, il maestoso progetto triennale di arte partecipata coprodotto insieme ad ATIR, ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi, classico del teatro milanese che proprio al Carcano debuttò nel 1893, giunge al terzo ed ultimo capitolo.

cittadini in scena, lo spettacolo diviene un’opera colossale, coraggiosa e coinvolgente, un vero e proprio viaggio nel cuore di Milano.

Dopo i primi due capitoli dedicati ai luoghi topici di povertà e ricchezza della metropoli odierna, un ritorno alle origini: ad essere mostrata sarà la città così come si mostrava agli occhi del Bertolazzi sul finire dell’Ottocento.

Improvvisamente l’estate scorsa (coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura): vede il regista Stefano Cordella misurarsi con uno dei testi più sorprendenti di Tennessee Williams, un dramma carico di simboli e visioni, un thriller psicologico in un vortice claustrofobico di tensione. Protagonista Laura Marinoni, affiancata da un cast in via di definizione.

L’Empireo, a firma di Serena Sinigaglia (coproduzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli), tratto da The Welkin di Lucy Kirkwood (traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi) con 13 attrici, tra le quali Arianna Scommegna, e un attore, racconta la storia di una giuria di 12 donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta.

Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca.

Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.

E sono donne, più di 100, le protagoniste di Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione, ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini.

Con Serena Sinigaglia alla regia, Lella Costa torna a rievocare con l’abituale virtuosismo (più di una al minuto), le grandi donne che hanno cambiato la storia.

Ancora dentro l’universo femminile si muovono Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque in Stai zitta! (coproduzione SCARTI e LaQ-Prod), che torna a grande richiesta dopo il successo dello scorso anno: le “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nell’omonimo libro di Michela Murgia offrono terreno per la riflessione sulle tematiche femministe, un invito a combattere gli stereotipi di genere con le attrici ed attiviste.

Regia di Marta Dalla Via.

 

Marzo, riflettori accesi sulle donne

Un mese che vedrà sul palco le donne. Lella Costa con Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione e Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque in Stai zitta!.

Mariangela d’Abbraccio con Gabriele Anagni, diretti da Pier Luigi Pizzi, ne Lo zoo di vetro (produzione Best Live, TSV – Teatro Nazionale), capolavoro della drammaturgia americana di Tennessee Williams in cui si avvicendano i fragili personaggi intrappolati in un simbolico zoo di vetro.

Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, ne L’inferiorità mentale della donna (produzione a.ArtistiAssociati con Pigra srl), che prende ispirazione dal trattato del secolo scorso di Paul Julius Moebius, un evergreen del pensiero reazionario in cui racconta l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna – la donna – accompagnata dal musicista Anselmo Luisi.

Fra documento storico ed ironia si muove Paola Minaccioni in Elena, la matta (produzione Altra Scena & Goldenart Production), vestendo i panni di Elena, la “matta” del ghetto ebraico di Roma, che ci conduce in un emozionante viaggio nell’Italia della seconda guerra mondiale.

A corollario degli spettacoli in stagione, tra i Follow the Monday e non: Dacia Maraini è l’autrice di Dialogo di una prostituta con un suo cliente in cui gli anni ‘70, il femminismo, la politica fanno da cornice ad una figura femminile messa in scena da Simona Cavallari, per cui ogni piccola conquista è ottenuta a caro prezzo.

Chiaroscuro – Voce e corpo per Artemisia Gentileschi di Gaetano Colella con la regia di Andrea Chiodi vede in scena le cinque protagoniste della Compagnia Piccolo Canto dare corpo e voce ad Artemisia, ai suoi dipinti e ai personaggi che l’hanno circondata, ammirata, umiliata, amata, offesa.

Stefania Sandrelli torna in teatro con Relazioni Pericolose per narrare l’epica della Cavalleria Rusticana letta da Santuzza: accompagnata al piano da Rocco Roca Rey, ne fa un ritratto di donna indomita che lotta per la sua emancipazione.

Carlotta Vagnoli, femminista 2.0 seguita da moltitudini di giovani, racconta le sue notti milanesi alla fine degli anni zero traendo spunto dal suo ultimo libro Animali notturni.

La fisica Gabriella Greison racconta La donna della bomba atomica Leona Woods, la fisica di Oppenheimer. E Silvia Gallerano ripropone il suo successo sempre acclamato La merda.

25 aprile

Speranza, solidarietà, il coraggio del dissenso: questi i sentimenti che animarono moltissime altre donne che si resero protagoniste con le loro azioni della gloriosa pagina della Resistenza antifascista e antinazista. Le loro storie rivivono nel racconto- testimonianza La Resistenza delle donne (coproduzione Intesa Sanpaolo e The

Italian Literary Agency), ispirato all’omonimo libro di Benedetta Tobagi, interpretato da lei stessa e da Arianna Scommegna. Al culmine di una giornata che come da tradizione vedrà Atir portare al Carcano la performance finale della parata per le vie del centro del quartiere di Porta Romana.

La danza contemporanea

Il Teatro Carcano torna alla danza scegliendo un ambito preciso: il contemporaneo.

Da luglio 2024 prenderà sede ai piani superiori del teatro la scuola di Danza Teatro Carcano grazie all’avvio della collaborazione con l’Accademia Ucraina di Balletto, che si avvale di docenti altamente qualificati provenienti dai più importanti teatri europei e dell’ex Unione Sovietica.

Da questa coabitazione nasceranno progetti e collaborazioni legati appunto alla danza contemporanea, primi tra i quali quest’anno Serate d’autore, una vetrina di coreografie che portano la firma dei migliori artisti del panorama internazionale, danzate ed interpretate dai ballerini dell’AUB Contemporary Academy, e alla danza classica con il Dance Family Show Biancaneve e i sette nani, un balletto pensato per grandi e piccini, con coreografie originali di Genrich Maiorov, primi ballerini provenienti dai più importanti teatri del mondo e gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto.

Ospiteremo poi Gisellə (coproduzione Cornelia, Scenario Pubblico – CZD, ATERBALLETTO, Fondazione Nazionale della Danza Asti Teatro) rilettura contemporanea di Nyko Piscopo con i danzatori della compagnia Cornelia, da lui
fondata attorno a un’idea sociale e teatrale della danza, la performance art. L’amore oltre il genere, il pregiudizio e l’inganno sono i temi su cui focalizza lo sguardo
all’interno dell’opera romantica.

E infine The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi (Associazione Culturale Zebra, coproduzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Corte Ospitale), pensata e portata in scena da una delle coreografe e danzatrici più innovative del panorama attuale, Silvia Gribaudi. Sempre alla ricerca dell’impatto sociale del corpo, mette al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Con lei, in questo spettacolo che ha appena debuttato, l’eclettica Marta Dalla Via, attrice, autrice, regista. Insieme per celebrare la meraviglia del to be doozy: essere così particolari da lasciare a bocca aperta. Esattamente come Eleonora Duse e Isadora Duncan, madri di una vera e propria rivoluzione artistica e umana.

L’Opera: l’Orchesta del Conservatorio in scena

Anche quest’anno l’anteprima di stagione è musicale: un omaggio alle origini del Teatro Carcano il cui palcoscenico, sin dall’Ottocento, ha ospitato le grandi opere liriche, da Donizetti a Bellini. La collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano si rinnova e si rafforza nel nome di Giacomo Puccini, il più celebre studente del Conservatorio di Milano, nel centesimo anniversario della morte. Il compositore lucchese fu anche tra gli azionisti che nei primi del ‘900 sostennero la ristrutturazione e la riapertura del nostro teatro. Una doppia produzione operistica riporta al centro due istituzioni, che condividono l’impegno nei confronti delle giovani generazioni: le
rappresentazioni di Gianni Schicchi e Suor Angelica segnano per gli studenti del Conservatorio il passaggio nel mondo della professione, sotto la guida di un direttore, Andrea Solinas, già studente dello stesso Conservatorio, oggi affermato in una carriera internazionale, e di un regista, Mario de Carlo, di riconosciuta fama.

Un salto dal mondo degli studi al palcoscenico, che assimila gli studenti di oggi a Giacomo Puccini, le cui prime prove pubbliche risalgono proprio agli anni trascorsi in Conservatorio. Contaminazioni musicali

A seguire aprirà la stagione del Teatro Carcano Andrea Pennacchi nel suo Una piccola Odissea (produzione Teatro Boxer), il racconto di racconti e di raccontatori in una polifonia di voci che attraversa storie e miti.

Con lui i musicisti Giorgio Gobbo, Gianluca Segato, Annamaria Moro.

Dopo sarà la volta di Miles! (produzione Teatro Stabile di Bolzano), diretto dal Premio Abbiati per la regia Andrea Bernard, è uno spettacolo sull’uomo, artista e mito Miles Davis, con Paolo Fresu alla tromba accompagnato da Bebo Ferra (chitarra elettrica), Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes Electric Piano), Marco Bardoscia (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Filippo Vignato (trombone, multi-effetti elettronici, keyboard) Federico Malaman (basso elettrico) e Christian Meyer (batteria).

L’uso istrionico degli strumenti musicali della Banda Osiris invece accompagna Telmo Pievani in Allegro bestiale – Viaggio ai confini della biodiversità (Teatro Cristallo), uno strampalato viaggio alla scoperta del futuro dell’uomo sulla terra, condotto, con forte umorismo, da robot virtuali, narrazioni scientifiche e poetiche. Un invito alla riflessione su tematiche quanto mai attuali: quelle ambientali.

 

Capolavori della letteratura

Corruzione, potere, servilismo, insieme alle spinose nozioni di privacy e verità costituiscono il cuore pulsante di 1984 (Goldenart Production) con regia di Giancarlo Nicoletti, dall’adattamento di Robert Icke e Duncan Macmillan. Con Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri, un tour de force teatrale tra thriller, storia romantica, noir e spettacolarità che mostra tutta l’impressionante attualità del romanzo orwelliano.

Non solo Orwell tra i capolavori della letteratura novecentesca.

Paolo Valerio porta in scena La coscienza di Zeno (produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production), in cui Alessandro Haber, mattatore straordinario, ci conduce nella spietata analisi della nostra ingannevole percezione.

Coscienza, inconscio e tormentato tentativo di stabilire tra di essi un dialogo costituiscono l’essenza di un altro titolo: Il caso Jekyll (produzione Fondazione Teatro Di Napoli, Teatro Bellini, Marche Teatro, Teatro Stabile di Bolzano) con Sergio Rubini (anche regista) e Daniele Russo. Adattamento di Carla Cavalluzzi dell’opera di Stevenson, lo spettacolo attualizza la celebre apologia sulla condizione umana, la necessità di dialogare col proprio inconscio, “per evitare che la nostra ombra scavi in solitudine un tunnel di sofferenze e violenza”.

Il Führer aveva l’ossessione di essere avvelenato. L’Assaggiatrice di Hitler (produzione Teatro popolare d’Arte), tratto dall’omonimo romanzo di Rosella Postorino, è la storia di Rosa, l’assaggiatrice. Due attrici, Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani, e un vitale connubio di linguaggi scenici – drammaturgia della parola, ambientazioni sonore, suggestioni visive – evocano tutti i personaggi, lasciando al pubblico la libertà di immaginarli.

Tratto dal capolavoro di Pasolini, Il sogno di una cosa (produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Teatro e Argot Produzioni, coproduzione Fondazione Teatro della Toscana) di e con Elio Germano e Teho Teardo ci parla di emigrazione, lotte politiche, del sogno di una nuova vita, in un Paese fuori dall’Italia.

Grandi autori, drammaturgia classica e contemporanea

Dopo lo strepitoso successo dei Maneggi per maritare una figlia, ospitato al Teatro Carcano la scorsa stagione, Tullio Solenghi torna ad indossare la maschera di Gilberto Govi in un altro cavallo di battaglia del grande attore genovese: Pignasecca e Pignaverde (produzione Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova) di Emerico Valentinetti.

Con l’attore comico genovese Mauro Pirovano e due attrici che hanno mostrato tutto il loro talento nei Maneggi, Stefania Pepe e Laura Repetto, uno spettacolo dalla drammaturgia incentrata su un tema classico del teatro comico:
l’avarizia.

Un grande classico che ha ancora molto da dire al pubblico odierno, tant’è che è per la terza volta in stagione al Carcano in un’ennesima declinazione, è l’Otello (coproduzione Teatro Stabile Torino, Teatro Nazionale e Progetto U.R.T.) di Shakespeare, questa volta per la regia di Jurij Ferrini che, anche attore, ne fa un tormentato personaggio contemporaneo i cui sentimenti si intrecciano ai temi della discriminazione, della cospirazione e dell’intolleranza.

L’autore in ascesa Davide Sacco, anche regista, si cimenta con le dinamiche di potere.

Il medico dei maiali (produzione Ente Teatro Cronaca, LVF – Teatro Manini di Narni) con Luca Bizzarri e Francesco Montanari, conduce in un’Inghilterra in cui la morte improvvisa del re innesca insidiose tresche che rivelano come l’umano possa diventare “bestiale”.

 

Gli spettacoli delle feste

A salutare l’anno passato ed accogliere quello nuovo ci pensa Lella Costa per la prima volta in un Late Show, stand up comedy d’autrice in cui il suo vastissimo repertorio diventa uno scrigno magico da cui usciranno fuochi d’artificio! Personalità eclettica, colta, capace di ‘rispondere a soggetto’ in ogni circostanza, voce inconfondibile, attivista per la parità di genere e i diritti sociali, Lella Costa rappresenta un caso unico
nel panorama dello spettacolo in Italia.

Durante le feste il Carcano ospiterà in esclusiva la prima nazionale del musical Dirty Dancing – The Classic Story On Stage (prodotto da Karl Sydow, Lionsgate & Magic Hour Productions). Scritto da Eleanor Bergstein con la regia di Federico Bellone e co-regia di Chiara Vecchi, uno spettacolo iconico, trasposizione teatrale dell’omonimo successo cinematografico con Patrick Swayze e Jennifer Grey che nel tempo è diventato un fenomeno globale con produzioni in scena in USA, Sud Africa, Asia e in tutta Europa.

#25 NOVEMBRE – LA RASSEGNA

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ed è un’occasione di sensibilizzazione, anche attraverso il teatro, al tema. Al Carcano una rassegna di sei
appuntamenti, dal 25 novembre al 1 dicembre, tra reading, monologhi, performance musicali, memorie, talk interattivi, per riflettere e cercare tutte le forme di contrasto culturale al femminicidio.

La rassegna si apre con Chiamarlo amore non si può, un monologo composto dai migliori scrittori del nostro tempo che si pone l’audace obiettivo di immergersi nella mente di chi commette il femminicidio o altri tipi di violenza sulle donne e comprenderne le pulsioni, per far sì che altri uomini, soprattutto i giovani, possano riconoscerle e combatterle per tempo.

Attrici e donne della società civile daranno voce alle vittime del femminicidio con Ferite a morte, reading di Serena Dandini e Maura Misiti che, scritto nel 2012, continua ad essere un punto di riferimento della lotta al fenomeno.

Ma cosa significa essere maschi oggi? Per rispondere a questa domanda, con Il maschio inutile i quattro uomini della Banda Osiris hanno costituito un gruppo di auto-aiuto con un narratore di storie, Federico Taddia, e uno scienziato dell’evoluzione, Telmo Pievani, per attraversare i gironi infernali della mascolinità e scoprire, alla fine del viaggio, il segreto scientifico della loro esistenza.

Monica Guerritore, con Quel che so di lei: donne prigioniere di amori straordinari racconta in scena i momenti finali della tragica vita di Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, trovata morta, massacrata da 27 coltellate, nella camera del giovane ufficiale che aveva lasciato.

In Svelarsi a parlare è invece il corpo, denudato. Accolto dal Carcano quasi in modo carbonaro due anni fa, l’happening rivolto solo alle donne o a chi si sente tale, creato diretto e interpretato da Silvia Gallerano con 8 attrici, è un momento di condivisione e di riflessione su temi come il femminismo, l’umiliazione, la rivalsa, il senso di colpa, l’autodeterminazione.

A chiudere la rassegna un incontro interattivo col pubblico, Ma cosa ho fatto?, un perCORSO in cui i filosofi Andrea Colamedici (TLON) e Lorenzo Gasparrini si impegnano a smontare gli stereotipi che causano il gender gap tra uomo e donna.

Follow the Monday

Accolti con grande favore dal pubblico tornano da settembre i Follow the Monday: oltre 25 appuntamenti il lunedì per pensare e dialogare, una versione targata Carcano dell’antico simposio.

Mai come in questo periodo storico si sente il bisogno di riferimenti, di sguardi illuminati capaci di indirizzarci, ai quali aderire o, magari, da cui dissentire.

Ed ecco quindi che scrittori, giornalisti, storici, divulgatori e filosofi si avvicenderanno di lunedì in lunedì, in lezioni sceniche inusuali, proponendo riflessioni e idee che possano orientare in questi tempi difficili.

Saranno con noi quest’anno: Aldo Cazzullo, Paolo Colombo, Francesco Costa, Alessandro D’Avenia, Silvia Gallerano, Maura Gancitano, Vera Gheno, Gabriella Greison, Roberto Mercadini, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Sigfrido Ranucci, Arianna Porcelli Safonov, Stefania Sandrelli, Carlotta Vagnoli, Antonella Viola.

L’elenco completo e i temi saranno comunicati a settembre 2024.

 

FANTATEATRO

Testi e regia Sandra Bertuzzi

Scene Federico Zuntini

Costumi Atelier Fantateatro

Di casa al Teatro Carcano dal 2015, dove ha raccolto crescenti successi, anche in questa stagione torna Fantateatro con gli ormai abituali appuntamenti del fine settimana per le famiglie, concludendo la rassegna in una data doppiamente significativa – l’8 marzo – in cui si celebreranno sia la figura femminile, grazie all’intrepida Raperonzola, sia il Sabato Grasso, invitando bambine e bambini ad assistere allo spettacolo indossando il proprio costume di Carnevale.

La Compagnia Fantateatro, nata a Bologna nel 2008 dall’incontro di registi, pedagogisti, attori ed educatori, si è guadagnata una posizione di primaria importanza a livello nazionale nell’ambito del teatro ragazzi grazie ai suoi spettacoli coloratissimi, vivaci e pieni di passione che attingono a piene mani ai più disparati linguaggi artistici (arti figurative, musica, teatro di figura, cinema di animazione, lirica).

Di rilievo anche la sua attività in campo discografico (Fantafavole, realizzato in collaborazione con Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi; Un mondo fantastico; Insegui i tuoi sogni) ed editoriale (si segnalano gli audiolibri L’Orco Puzza, La regina Carciofona, Tato Lupo e i fumetti tratti dagli spettacoli Peter Pan, La spada nella roccia e Il Canto di Natale).

I FANTAWEEKEND 2024-25

Sabato 26 ottobre 2024 ore 15.00

IL FANTASMA DI CANTERVILLE (dai 5 anni)

Una storia che mette in contrapposizione Inghilterra e America sottolineandone i pregi e difetti, rappresentata in questo adattamento con una scenografia piena di effetti speciali creando un’atmosfera da ghost story ma mantenendo la leggerezza del racconto originale di Oscar Wilde.

Domenica 10 novembre 2024 ore 11.00

CAPPUCCETTO ROSSO (dai 3 anni)

La nonna di Cappuccetto è malata e dunque la bambina deve attraversare il bosco per raggiungerla e portarle le provviste, ma sul suo cammino incontrerà un lupo imbranato, smemorato e… vegetariano! Nell’adattamento proposto da Fantateatro, il più classico dei classici viene reinterpretato con ironia, in uno spettacolo ricco di humour e paradossi.

Sabato 30 novembre 2024 ore 15.00

LA BELLA E LA BESTIA (dai 4 anni)

Lo spettacolo affronta il tema della bellezza interiore con ironia e divertimento, senza trascurare la poesia del messaggio che racchiude la fiaba: “La bellezza delle persone risiede nel cuore”. La scenografia possiede pupazzi e meccanismi che le permettono di muoversi dando vita al castello incantato della Bestia.

Sabato 25 gennaio 2025 ore 15.00

IL LIBRO DELLA GIUNGLA (dai 4 anni)

Tratto dai racconti del Libro della Giungla di Kipling, lo spettacolo narra questa famosa storia di amicizia che celebra valori come la tolleranza e l’accettazione, adottando il linguaggio del teatrodanza e del teatro di narrazione grazie a piccole riproduzioni dei protagonisti e ad abili ballerini che danno vita agli animali su musiche principalmente etniche eseguite dal vivo dal percussionista di fama internazionale Marco Zanotti.

Domenica 23 febbraio 2025 ore 11.00

I MUSICANTI DI BREMA (dai 3 anni)

Un adattamento della nota favola pensato per avvicinare i più piccoli alla conoscenza delle canzoni più iconiche dei Beatles. L’asino Paul Mc Asiny, il cane Ringhio Starr, il gatto George Miaorrison e il gallo John Ghellon partono per Brema in cerca di fama.

Lungo il viaggio scopriranno che l’amicizia e i sogni sono ben più importanti del diventare famosi. Uno spettacolo che vuole insegnare al pubblico a non smettere mai  di sognare, con un misto di poesia e comicità.

Sabato 8 marzo 2025 ore 15.00
Speciale Sabato Grasso: festeggia il Carnevale al Carcano!

RAPERONZOLA (dai 3 anni)

La famosa fiaba di Raperonzolo viene qui riadattata e messa in scena in modo innovativo e frizzante, con una storia che va contro tutti i paletti sociali, valorizzando la figura femminile di Raperonzola come eroina coraggiosa in grado di compiere da sola il suo destino e allontanando così il pregiudizio che vuole le principesse rinchiuse nelle torri in attesa di essere liberate da un principe valoroso.

Uno spettacolo moderno ed estremamente divertente, capace di lanciare con allegria e leggerezza un messaggio importante.

Media Partner della rassegna è GG – Giovani Genitori, la rivista dedicata alle famiglie eco e slow.

FANTATEATRO PER LE SCUOLE

La programmazione didattica di Fantateatro spazia da titoli adatti ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria a proposte più “impegnative” rivolte agli allievi della scuola media inferiore.

Date e titoli saranno resi noti prossimamente su www.teatrocarcano.com insieme al resto del cartellone di Carcano Scuole 2024/25.

a cura della redazione

 

Written by giovanni47