Il giovane artista Giuseppe Lo Schiavo si aggiudica la 23ª edizione del Premio Cairo con l’opera inedita Self Neural Portrait nella serata di inaugurazione appena conclusasi al Museo della Permanente di Milano.

L’opera vincitrice è stata scelta dalla prestigiosa giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione di Torino, coadiuvata da esperti di grande autorevolezza del mondo dell’arte; Luca Massimo Barbero, direttore Istituto di Storia dell’Arte-Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Ilaria Bonacossa, direttrice del Palazzo Ducale di Genova; Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello; Lorenzo Giusti, direttore Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Gamec) di Bergamo; Gianfranco Maraniello, direttore Polo Museale del Moderno e Contemporaneo del Comune di Milano; Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; e infine il maestro Emilio Isgrò, inventore della “cancellatura”, uno dei protagonisti italiani più autorevoli a livello internazionale nel mondo dell’arte
contemporanea.

nella foto, da sinistra: Giuseppe Lo Schiavo, artista vincitore della 23° edizione; Urbano Cairo, Presidente di Cairo Editore; Emanuele Fiano, Presidente del Museo della Permanente; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo,
Presidente della Giuria; Michele Bonuomo, Direttore di Arte.

Giuseppe Lo Schiavo, nato a Vibo Valentia nel 1986, conosciuto anche come GLOS, nelle sue opere concepisce mondi e scenari alternativi, in cui il sapere tecnico si fonde a una furiosa immaginazione, come mostra l’opera realizzata per il Premio Cairo, Self Neural Portrait in cui l’artista offre una dimostrazione di “fotografia sintetica”, ovvero una tecnica che non utilizza il tradizionale apparecchio fotografico, bensì metodi basati sul computer.

Nell’opera un mare impetuoso incombe fuori da una finestra spalancata, minacciando la domestica placidità di un
davanzale su cui sono esposti un vaso di fiori bianchi, un’enigmatica sfera riflettente e, soprattutto, un sapone antibatterico “soulwash”, che promette ironicamente di detergere da ogni batterio.

L’opera ha meritato la vittoria, secondo la motivazione della giuria “per il complesso e rigoroso lavoro che si pone come punto d’incontro tra pratica artistica e sapere scientifico realizzando un’immagine sintetica e innovativa in cui alle onde del mare (il mondo esteriore) fanno da contrappunto quelle cerebrali (il mondo interiore), onde entrambe ingovernabili”.

La serata di inaugurazione con la premiazione del giovane artista, che si aggiudica un premio di 25mila euro e la cui opera entra a far parte della Collezione Premio Cairo, è disponibile da martedì 15 ottobre su corriere.it, in streaming dalla prestigiosa sede espositiva del Museo della Permanente di Milano.

Inoltre, a Giuseppe Lo Schiavo saranno dedicati la copertina e una intervista esclusiva sul numero di Arte di novembre.

Dal 15 al 20 ottobre l’esposizione delle 20 opere, insieme all’intera Collezione Premio Cairo di tutti i lavori premiati nelle precedenti edizioni, sarà aperta gratuitamente al pubblico nella splendida cornice del Museo della Permanente di Milano, oltre alle 20 opere inedite degli artisti selezionati dal mensile Arte per il 23° Premio Cairo: Thomas Berra, Chiara Calore, Tomaso De Luca, Pietro Fachini, Emilio Gola, Giuseppe Lo Schiavo, Giulia Maiorano, Giulia Mangoni, Pietro Moretti, Matteo Pizzolante, Aronne Pleuteri, Vera Portatadino, Carlo Alberto Rastelli, Marta Ravasi, Adelisa
Selimbašić, Davide Serpetti, Arjan Shehaj, Luca Staccioli, Maddalena Tesser, Flaminia Veronesi.

Sulla pagina Instagram @premiocairo si potrà seguire l’intero percorso del Premio Cairo 2024, con tutte le novità, gli artisti, le opere e gli aggiornamenti in tempo reale fino alla proclamazione dell’artista vincitrice/vincitore e gli highlights della serata inaugurale.

Il Premio sarà raccontato anche da una squadra di art influencer tra i più seguiti e apprezzati su Instagram e TikTok.

Ulteriori informazioni sul premio e sulla sua storia sul sito premiocairo.com.

Nato nel 2000 dalla volontà del presidente Urbano Cairo di sostenere i giovani artisti italiani e di far conoscere al pubblico nuovi protagonisti, nuove tendenze e nuovi linguaggi presenti nella ricerca d’arte contemporanea, il Premio Cairo, giunto alla 23 a edizione, si è confermato nel tempo come la più autorevole e prestigiosa opportunità per i giovani artisti in Italia.

Un importante trampolino di lancio che offre agli artisti la duplice opportunità di consolidarsi nel panorama artistico nazionale ed internazionale e di vivere una grande esperienza: selezionati anno dopo anno dalla redazione di Arte e chiamati a realizzare per l’occasione opere inedite, valutate da una Giuria di altissimo profilo composta da autorevoli direttori di musei, critici e storici dell’arte e da maestri dell’arte contemporanea italiana.

Il Premio Cairo è sostenuto da una importante campagna di comunicazione: promozione stampa pianificata sul Corriere della Sera, sul mensile Arte e sugli altri periodici di Cairo Editore, radio su Monte Carlo e LifeGate Radio, TV su La7, digital e social con LifeGate e affissioni nel centro di Milano.

I Partner

Per l’edizione 2024 il Premio Cairo vede al suo fianco brand e aziende che hanno scelto l’evento proponendosi come parte attiva nella promozione artistica di giovani talenti nel mondo dell’arte contemporanea.

Banco BPM sostiene da sempre le iniziative di valorizzazione del patrimonio artistico italiano e delle proprie collezioni d’arte: l’identità della Banca si riflette nell’impegno a preservare nel tempo tali opere e a creare occasioni di condivisione con la collettività, per questo motivo Banco BPM affianca come Main Partner il Premio Cairo. Grand Tour Italia, fondato da Oscar Farinetti, è stato inaugurato il 5 settembre 2024 a Bologna e rappresenta un viaggio nella biodiversità delle singole regioni italiane, ciascuna con le proprie tradizioni enogastronomiche ed eventi folcloristici.

Un parco di 50 mila metri quadrati suddivisi in: 20 osterie tipiche regionali con chef e menu che cambiano periodicamente; 20 aree di vendita di prodotti tipici regionali: cibi e bevande; 20 aree didattiche dedicate all’enogastronomia, alla storia, alla cultura e alle tradizioni delle regioni italiane; 20 aree paesaggistiche e di promozione turistica dedicate al nostro Paese.

E poiché l’Italia tutta è una grandissima opera d’arte è nata la partnership con il Premio Cairo che sostiene e promuove i giovani talenti italiani dell’arte contemporanea.

Baratti&Milano, fondata a Torino nel 1858, Baratti&Milano fa parte della storia dolciaria italiana e dopo oltre 160 anni è tra le firme più prestigiose nel mondo del cioccolato e della confetteria.

Da sempre attenta a promuovere l’arte e la cultura, ha scelto di essere a fianco del Premio Cairo in qualità di partner
condividendo i valori di questa straordinaria opportunità per i giovani talenti creativi del nostro paese.

Sostengono il Premio Cairo come media partner Lifegate , in qualità di partner ambientale per la compensazione dell’impronta di carbonio generata dall’evento, Urban Vision Group, Creative-Tech Media Company leader nell’Out of Home, volta ad innovare la comunicazione urbana attraverso lo sviluppo di progetti innovativi in modo da trasformare le città in luoghi sempre  piu’ stimolanti e inclusivi e rendere la vita urbana piuù vibrante e e dinamica e Corriere della Sera , il primo quotidiano italiano, per l’ottavo anno consecutivo a fianco del Premio Cairo.

a cura della redazione

seguiteci anche con un like su Instagram, nome utente: gio.vanni.acerbi

Written by giovanni47

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *