Da sabato 26 ottobre, per due mesi, con Corriere della Sera torna in edicola I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia, firmata da Luciano Ferraro, vicedirettore del quotidiano di via Solferino, e da James Suckling, critico enologico tra i più noti e autorevoli al mondo e fondatore del sito JamesSuckling.com.
Giunta all’11ª edizione, la guida I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia quest’anno è dedicata a come i vignaioli stanno affrontando gli effetti del cambiamento climatico.
“Abbiamo davanti uno scenario agricolo diverso da quello del passato. È necessario usare pratiche antiche e nuove tecnologie per limitare i danni degli effetti del cambiamento climatico. – afferma Luciano Ferraro – Un tema
fondamentale, di cui si parla ancora troppo poco. Per questo abbiamo voluto dedicare la guida 2025 a tutti quei vignaioli che hanno trovato nuove strade per contrastare il global warming salvando ancora una volta la qualità e
la varietà del vino italiano.”
E nella guida I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2025 il loro racconto sugli interventi nelle vigne, dal metodo di allevamento per garantire maggiore ombreggiatura alla scelta di terreni a quote sempre più elevate, è diventata
un’importante e inedita inchiesta di come il Vigneto Italia sta affrontando l’innalzamento delle temperature.
Nella tradizionale scansione della guida, in due sezioni, dunque: il racconto dell’esperienza di cento vignaioli e la classifica dei cento migliori, stilata per il secondo anno consecutivo e con l’introduzione di nuovi criteri per il punteggio da James Suckling, che spiega: “Abbiamo selezionato i 100 migliori dopo aver degustato negli ultimi 12 mesi oltre 9.000 vini italiani e più di 50.000 vini a livello globale.
Questa classifica presenta molti vini distintivi e affascinanti. Provenienti da diverse regioni italiane. Per tutti i gusti e per tutte le tasche”.
Un’appendice dedicata ai dieci migliori vigneti italiani, per storia, resilienza e bellezza, firmata dal guru delle potature, Marco Simonit.
L’intervento dell’editorialista di Corriere della Sera Federico Rampini, “Uno sguardo dall’America”, che racconta come il vino sia diventato “un’arma possente nell’arsenale del “soft power” italiano negli Stati Uniti”, dimostrata anche dall’importante crescita del turismo “wine-tasting” degli americani in Italia.
La guida 2025 verrà presentata giovedì 25 ottobre, alle ore 18, a Milano, in Sala Buzzati, via Balzan 3. L’evento potrà essere seguito anche in diretta streaming su corriere.it .
Nel corso dell’incontro, introdotto dalla vicedirettrice vicaria di Corriere della Sera Barbara Stefanelli: Luciano Ferraro e James Suckling in dialogo con i vignaioli premiati dell’edizione 2025 nelle quattro categorie (enologi;
consorzi; tecnici; cantine). A seguire gli interventi dei cantautori Michele Bravi e Maurizio Carucci, intervistati dal giornalista e critico musicale di Corriere della Sera Andrea Laffranchi.
La guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2025” è in edicola dal 26 ottobre, per due mesi, con Corriere della Sera a 12,90 euro, oltre al prezzo del quotidiano.
GLI AUTORI
Luciano Ferraro, classe 1959, vicedirettore di Corriere della Sera e curatore del blog DiVini, da Veronelli, negli anni Ottanta, ha imparato che dietro a ogni vignaiolo c’è una storia da raccontare.
È autore di alcune guide alle enoteche d’Italia, ai tempi in cui non esistevano i wine bar. Tra i premi ricevuti: Miglior giornalista italiano dal Comitato Grandi Cru d’Italia, Premio Casato Prime Donne a Montalcino, Targa d’oro Assoenologi, Premio Miglior comunicatore di Carpenè Malvolti, Premio 5 Stelle al giornalismo, Premio Miglior comunicatore del vino Food &Travel Italia, Premio Marchiaro, Premio Batasiolo per il racconto dei territori, Premio Enozioni dell’Ais.
James Suckling, critico enologico tra i più noti e autorevoli al mondo e fondatore del sito JamesSuckling.com, guida un team che degusta circa 50.000 vini l’anno, di cui oltre 9.000 italiani. È una figura centrale nell’industria
globale del vino.
Prima di lanciare JamesSuckling.com nel 2010, ha trascorso quasi tre decenni come Senior editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator.
Nel 1985 ha aperto la sede europea della testata a Parigi e ha vissuto in Italia dal 1998 al 2010. Nato nel 1958 a Los Angeles, ha studiato Scienze Politiche e Giornalismo all’Università del Wisconsin. Ha iniziato come giornalista di cronaca nera per un quotidiano locale.
Rispondendo a un annuncio dell’allora poco conosciuta Wine Spectator, ha iniziato un percorso che lo ha portato a diventare uno dei critici enologici più influenti al mondo.
a cura della redazione
seguiteci anche con un lik su Instagram, nome utente: gio.vanni.acerbi