È stata inaugurata la scorsa settimana allo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, alla presenza di oltre 300 persone, la mostra dell’artista nata a Varese ma residente a Pavia dal 1977 Sandra Tenconi dal titolo “Montagne 1964-2024”, che rimarrà aperta fino al 26 gennaio 2025.
Prima dell’apertura ufficiale della mostra, nella sala conferenze l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Barbieri, la curatrice e storica dell’arte Francesca Porreca e l’artista Sandra Tenconi hanno presentato e raccontato come è nata l’iniziativa.
Maria Cristina Barbieri: “Siamo felici oggi di ospitare negli spazi espositivi del Broletto questa antologica dedicata alle montagne. Un’idea nata con l’Amministrazione precedente e che noi abbiamo voluto portare a compimento. Le opere di Sandra dedicate alle sue montagne sono emozionanti e trovo che tutte abbiano un filo conduttore nello stupore e nella bellezza che sanno trasmettere nell’anima di chi le osserva”.
Francesca Porreca: “Questa è sicuramente una delle più belle mostre di Sandra Tenconi, dedicata a uno dei temi a lei più caro, le montagne, che l’accompagnano sin da quando frequentava l’Accademia di Brera.
Le montagne sono profondamente sentite dall’artista ancor prima che dipinte. Sandra Tenconi procede per grandi cicli tematici e le montagne sono uno di questi, e tutti sono contraddistinti da un rapporto intimo e personale con la natura.
Il paesaggio non viene semplicemente raccontato, perché la sua non è una pittura descrittiva, ma di emozione e il paesaggio diventa un paesaggio dell’anima.
La mostra è un’antologica dedicata alle montagne, perché raccoglie quelle opere che meglio contraddistinguono la sua produzione, alcune delle quali mai esposte e pubblicate, che fanno parte dell’inizio della sua carriera artistica.
Un altro aspetto che abbiamo voluto mostrare sono i disegni, gli schizzi, le fotografie da cui Sandra parte per realizzare i suoi quadri.
Questo per far veder quale è il processo creativo di un artista e di quanto lavoro ci sia dietro la realizzazione un quadro, che parte da una suggestione, poi fa un passaggio in studio per dare maggiore rotondità alle emozioni, per poi scegliere i colori e creare l’opera d’arte.
In ultimo, il colore, che per Sandra è fondamentale: i viola, i verdi, i bruni, le accensioni dei blu, i bianchi, sono nella sua arte il vero modo di raggiungere il suo pubblico. Il colore definisce la luce, definisce le ombre, e tutto questo è fatto per arrivare all’anima del visitatore”.
Sandra Tenconi, che ha voluto ricordare anche la sorella To scomparsa a maggio scorso, ha infine precisato: “Piero Chiara mi ripeteva spesso una frase che sentiva sempre dal suo papà, ‘Mi fo coraggio da me’, che rispecchia molto il mio carattere e la mia natura. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di esporre qui al Broletto, a partire da Fabrizio Fracassi sino ad arrivare all’Assessore alla Cultura Cristina Barbieri, che sin da subito ha appoggiato la mostra, entrando poco alla volta in connessione con la mia arte e rimanendo colpita di fronte ai miei disegni degli anni Settanta. Esposti nella prima sala, rappresentano il mio inizio e, riguardandoli adesso, ho ritrovato il senso della mia arte, ricordandomi anche quando, con mio marito Alberto e i ragazzi, andavamo per l’Oltrepò, nei boschi o in cima alle montagne apuane. In mostra ci sono alcuni piccoli disegni, che facevo dal finestrino del treno o della macchina. Pochi tratti, che poi sono diventati un pastello, un quadro o una litografia. Ho sempre girato in mezzo alla natura e alle montagne seguendo un’emozione, una curva, un segno che mi facesse sussultare, cercando poi di tradurre tutto in colori e linee. Infine, vorrei ringraziare Francesca che mi ha accompagnato con grande professionalità in questa mia nuova avventura, e mia figlia Teresa che si è occupata di tutta la grafica”.
LA MOSTRA
Organizzata dal Comune di Pavia, la mostra di Sandra Tenconi “Montagne 1964-2024”, a cura di Francesca Porreca e in programma fino al 26 gennaio 2025 presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto a Pavia, presenta oltre ottanta opere fra disegni, tele e pastelli.
I soggetti principali delle opere in mostra non sono semplici diorami di luoghi, ma diventano espressioni di stati d’animo e sentimenti interiori. lo Skyline delle vette montuose, in particolare, occupa un posto speciale nella sua opera: dalle Alpi italiane alle cime svizzere, fino alle vette della Shenandoah Valley negli Stati Uniti, ogni paesaggio montano viene trasformato in una sorta di “ritratto” spirituale, dove la materia cromatica si fa portatrice di emozioni complesse.
Nella poetica dell’artista la natura si presenta spesso in una condizione “sospesa” tra realtà e immaginazione. Le sue montagne non sono solo fisicamente riconoscibili ma anche sublimemente astratte, tanto che sembrano galleggiare in un’atmosfera rarefatta, tra luci, ombre e slanci cromatici improvvisi. Questo dialogo tra presenza fisica e trascendenza spirituale diventa uno dei tratti distintivi della sua visione naturalista, che si nutre tanto di contemplazione quanto di emozione.
Le opere di Tenconi non si limitano a rappresentare la natura in maniera realistica, ma ne colgono l’essenza più profonda, vogliono essere anche una profonda riflessione dell’artista sulla fragilità e la caducità della natura, che dimostra il suo essere in simbiosi con essa.
Orari di apertura: Da giovedì a domenica 15-19 con ingresso libero. Chiuso giovedì 26 dicembre
Informazioni: [email protected]
a cura della redazione
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