• Si rafforza la collaborazione avviata nel 2009: già erogati al sistema produttivo italiano 450 miliardi di euro in 15 anni
• Nuovo impulso alla crescita delle imprese in Italia e all’estero attraverso modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita
• Sostegno ai lavoratori attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile
• Messina: “Accompagnare il tessuto imprenditoriale del Paese nel realizzare obiettivi di crescita e competitività”
Orsini: “Puntare al rilancio degli investimenti attraverso un metodo di lavoro partecipato e inclusivo, che coinvolga tutti gli attori economici”

Il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina hanno firmato oggi il nuovo Accordo quadriennale per la crescita delle imprese italiane.

Il programma congiunto presentato durante una conferenza stampa dal Titolo : “Investimenti innovazione credito i fattori chiave per la crescita sostenibile delle imprese italiane” e moderata dal noto giornalista  finanziario e conduttore da oltre trent’anni di  temi di economia, mercati, banche e asset management, Andrea Cabrini,  mette a disposizione 200 miliardi di euro da qui al 2028 per dare nuovo slancio al sistema produttivo nazionale, cogliere le opportunità di strumenti come Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

Il nuovo accordo consolida e rinnova la collavorazione avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliari di euro in quindici anni, ha contribuito ad evolvere tra banca e impresa accompagnando i bisogni  delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse.

Tale supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche grazie alle garanzie governative nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo cerdito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.

L’accordo odierno rafforza, dunque, le azioni già attivate a sostegno dell’economia reale, a partire dagli investimenti in ricerca e sviluppo e dalla valorizzazione del sistema delle filiere. Le novità riguardano:
➢ i processi di trasformazione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0
➢ gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione
ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
➢ l’accelerazione della transizione sostenibile, dell’economia circolare e di processi innovativi ad alto contenuto tecnologico
➢ piano per l’Abitare Sostenibile, per favorire la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana

“Oggi rinnoviamo la lunga collaborazione di carattere strategico con Confindustria. In un arco di 15 anni, ha sostenuto il sistema produttivo italiano erogando 450 miliardi di euro e creando una relazione di fiducia basata sulla capacità delle imprese di adattarsi e guardare a nuove prospettive. In questo percorso il nostro Gruppo è stato un soggetto chiave per individuare, in ogni congiuntura, le soluzioni ideali per la crescita delle imprese italiane, le quali si sono rafforzate tanto da affermarsi come leader a livello globale”. Ha tenuto a precisare Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

Quello che presentiamo oggi è il PNRR di Intesa Sanpaolo per le imprese: mettiamo a disposizione ulteriori 200 miliardi di euro al 2028 per accompagnare il tessuto imprenditoriale del Paese nel realizzare obiettivi di crescita e competitività, investendo sul futuro e sulle sfide che ci attendono, con un modello di relazione virtuoso e costruttivo”.

“Questo accordo rappresenta uno strumento essenziale a supporto della nostra visione di politica industriale di medio-lungo periodo. Con Intesa Sanpaolo abbiamo accompagnato l’evoluzione delle nostre aziende nel mutevole scenario degli anni passati attraverso soluzioni innovative. Oggi guardiamo a un orizzonte in cui le imprese saranno impegnate in molteplici transizioni per le quali dovranno mettere in campo sforzi enormi. La crisi della produttività in atto impone di puntare al rilancio degli investimenti. Per questo è cruciale la semplificazione di transizione 5.0 e l’attuazione puntuale del PNRR. Attraverso questo accordo vogliamo promuovere un metodo di lavoro partecipato e inclusivo, che coinvolga tutti gli attori economici. Il 2025 sarà un anno cruciale per la nostra economia e dobbiamo lavorare insieme su alcuni capitoli chiave: il rafforzamento delle filiere strategiche; la riduzione del prezzo dell’energia e la diversificazione delle fonti energetiche; la revisione del green deal con a cuore il principio della neutralità tecnologica per evitare che si traduca nella desertificazione dell’industria europea; l’attenzione al benessere e all’equità sociale, da perseguire anche attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile proposto da Confindustria”. Ha dichiarato, a sua volta,  il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.

Nel corso della presentazione il Direttore del Centro Studi Confindustria Alessandro Fontana e il Chief Economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice si sono confrontati sullo scenario macroeconomico.

Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha illustrato dal canto suo, gli asset strategici della collaborazione.

La presentazione si è conclusa ,prima della cerimonia della sottoscrizione, con un dialogo tra il CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina e il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini sui principali temi economici.

I contenuti e gli strumenti strategici dell’accordo saranno declinati e presentati agli associati di Confindustria ed ai clienti Intesa Sanpaolo sul territorio nazionale, con una serie di incontri e iniziative locali e settoriali che coinvolgeranno le rispettive strutture territoriali.

a cura della redazione

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Written by giovanni47

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