DA SABATO 8 FEBBRAIO I NUOVI PROGETTI DEL PROGRAMMA BIENNALE


A Serina e alla GAMeC, Fossi io teco; e perderci nel verde della curatrice Greta Martina, vincitrice della dodicesima edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte. Dal 23 febbraio, nell’ambito di una tournée che toccherà diversi comuni delle valli bergamasche – Branzi, Gorno, Vedeseta, Averara, Gromo – saranno presentati i film Paraflu di Michela de Mattei e Invernomuto, Migratori di Agnese Galiotto, e MUT di Giulio Squillacciotti.


Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize
FOSSI IO TECO; E PERDERCI NEL VERDE a cura di Greta Martina

8-9 febbraio: Serina / Chiostro della SS. Trinità 12 febbraio – 18 maggio: GAMeC / Spazio Zero

In occasione dell’apertura del terzo ciclo di Pensare come una montagna, la GAMeC presenta un’edizione speciale del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, il primo concorso internazionale dedicato a curatori under 30 istituito dalla GAMeC e dal Gruppo Bonaldi nel 2003. Traendo ispirazione dagli scritti di Aldo Leopold e di Giovanni Pascoli (il titolo si rifà al verso di una sua poesia), Fossi io teco; e perderci nel verde celebra il desiderio di ritrovarsi in profonda connessione con l’ambiente naturale, e invita i visitatori a ritrovare il senso di meraviglia infantile nei confronti del mondo, filtrato attraverso la prospettiva di una consapevolezza e di una responsabilità più profonde, tipiche dell’età adulta.

Numerosi gli artisti coinvolti: Attila Faravelli, Enrico Malatesta, Felicity Mangan, O Thiasos-TeatroNatura (Sista Bramini, Camilla Dell’Agnola, Nora Tigges), Umberto Pellini, Nicola Ratti, Lorenzo Silvestri, Valentina Viviani. Il progetto sarà eccezionalmente presentato nel paese di Serina – comune di nascita di Lorenzo Bonaldi – sabato 8 febbraio, in occasione dell’inaugurazione, e domenica 9 febbraio, per essere in seguito allestito nello Spazio Zero della GAMeC, dove resterà in visione dal 12 febbraio al 18 maggio.


MICHELA DE MATTEI E INVERNOMUTO PARAFLU Gromo, Gorno, Vedeseta

La ricomparsa dei lupi in diverse zone d’Italia ha portato Michela de Mattei e Invernomuto ad analizzare la figura di questo predatore quale simbolo di indipendenza e conoscenza, conflitto e trasformazione. Paraflu si addentra e travalica i paesaggi delle Alpi Lombarde, alternando riprese in 16mm a effetti generati dall’intelligenza artificiale che amplificano il senso di spaesamento e ambiguità evocati dal lupo, alludendo altresì ai racconti del filosofo e naturalista Baptiste Morizot che descrivono l’animale come possessore dell’arte prestidigitatoria del depistaggio. Il risultato è un’opera stratificata, dove immagini, illusioni ottiche e un montaggio narrativo frammentato danno vita a un universo disorientante, in cui lo spettatore è invitato a confrontarsi con il proprio immaginario.

AGNESE GALIOTTO MIGRATORI
Averara, Gorno, Vedeseta

Il lavoro di Agnese Galiotto esplora la complessa interazione tra essere umano e animale a partire dall’incontro fra un gruppo di ornitologi e alcuni esemplari di diverse specie di avifauna migratrice. Coinvolgendo due delle stazioni di inanellamento che si snodano lungo la rotta migratoria che attraversa l’Italia, per giungere in nord Africa, l’artista riesce a restituire una doppia dimensione: quella scientifica e quella profondamente umana. Il film riesce nell’intento di rendere poroso il confine che separa l’approccio scientifico dell’osservazione neutra e la sfera soggettiva dello studioso, fatta anche di emotività, meraviglia, passione. La telecamera segue i protagonisti con discrezione, catturando momenti di ammirazione e genuino entusiasmo, a testimonianza del sottile equilibrio tra conoscenza e rispetto per il mondo naturale.

GIULIO SQUILLACCIOTTI MUT
Branzi, Gorno, Vedeseta

Il film racconta, attraverso l’esperienza di due giovani allevatori e dei loro genitori, la ciclicità della vita in alpeggio.  Sin dal titolo — “monte”, in dialetto bergamasco — si evince il ruolo della montagna che, onnipresente, modella i ritmi e le esperienze di chi la abita. Nel film, tuttavia, questa resta sullo sfondo delle azioni dei giovani protagonisti: il formato quadrato del cortometraggio lascia spazio a inquadrature che ne racchiudono porzioni, guidando l’attenzione verso i dettagli e le interazioni fra i membri della famiglia, e quelle fra loro e gli animali. Una scelta stilistica che anziché limitare il respiro visivo immerge lo spettatore in una prospettiva intima, che rinuncia ai campi aperti, descrittivi, per raccontare il legame profondo tra la montagna e chi la vive.

Dopo i primi due cicli di eventi realizzati nel 2024, il programma biennale della GAMeC Pensare come una montagna – sotto la direzione artistica di Lorenzo Giusti – coinvolgerà in modo attivo le comunità del territorio bergamasco anche durante tutto il 2025, con la partecipazione di artiste e artisti internazionali.


Calendario proiezioni 23 febbraio / Branzi, Val Brembana MUT  15 marzo / Gorno, Val del Riso Proiezione dei tre film                                      5 aprile / Vedeseta, Val Taleggio Proiezione dei tre film 11 maggio / Averara, Val Brembana Migratori 18 maggio / Gromo, Val Seriana Paraflu

Nel corso del terzo ciclo di Pensare come una montagna, gli spazi della GAMeC accoglieranno inoltre una serie di conversazioni con gli artisti. Questi incontri, pensati come un dialogo aperto tra discipline, vedranno la partecipazione di relatori provenienti da diversi ambiti: dal design all’illusionismo, all’ornitologia. L’intento è di approfondire come linguaggi apparentemente distanti possano confluire in una riflessione comune sul rapporto tra l’essere umano e le altre specie viventi.

a cura della redazione

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Written by giovanni47

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