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- Dal 17 al 20 febbraio parte il progetto Chi si prende cura del caregiver? che ha l’obiettivo di valorizzare l’impegno quotidiano di tutti i caregiver.
- Sono 7 milioni i caregiver familiari nel nostro Paese; di questi il 71% sono donne tra i 45 e i 64 anni, con un impegno fisico ed emotivo che comporta spesso stress e isolamento.
- Una tavola rotonda (Palazzo Isimbardi – 20 febbraio 2025) per affrontare i bisogni quotidiani dei caregiver e promuovere una rete di supporto istituzionale e sociale, chiuderà la settimana dedicata al progetto.
Al via il progetto ‘Chi si prende cura del caregiver?’ realizzato dall’Associazione Spericolata Quinta di Gianna Coletti, Attrice e autrice e Claudia Galli, organizzatrice e promosso da SPI-CGIL Milano e CGIL Milano.
L’iniziativa, che si terrà a Milano dal 17 al 20 febbraio 2025 e che avrà il patrocinio di Città metropolitana di Milano, del Comune di Milano e dell’Ordine Psicologi Lombardia OPL, prevede una serie di eventi gratuiti aperti ai cittadini per valorizzare l’impegno quotidiano di tutti i caregiver familiari.
“Ho avuto la fortuna di accompagnare mia madre sino alla fine. È stato un viaggio che rifarei mille volte anche se pieno di ostacoli; vivere questa situazione in solitudine lo ha reso ancora più faticoso” – dichiara Gianna Coletti, Attrice e Autrice di ‘MAMMA A CARICO’. “Ho scelto di condividere la mia storia e dedicare queste giornate ai caregiver perché spesso ci si ritrova a prendersi cura di un familiare per amore ma senza alcuna preparazione. Essere caregiver significa affrontare sfide complesse ed è fondamentale ricevere supporto, non solo per il benessere dei nostri cari, ma anche per noi stessi”.
Il programma del Caregiver Day comprenderà diverse attività di carattere divulgativo, scientifico e culturale.
Nello specifico, sarà possibile assistere allo spettacolo ‘MAMMA A CARICO – Mia figlia ha novant’anni’ di e con Gianna Coletti che andrà in scena lunedì 17 febbraio alle ore 16.00 al teatro Franco Parenti e martedì 18 febbraio alle ore 16.20 presso l’Auditorium U12 – G. Martinotti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca: la rappresentazione, tratta dall’omonimo romanzo di Gianna Coletti che, attraverso il racconto della sua storia, personalissima ma universale, ci fa vivere le gioie e i dolori che comporta il prendersi cura di una persona cara.
È una condivisione importante nella quale ognuno di noi può ritrovare una parte di sé.
Diversi, inoltre, i workshop e i talk che mirano a sensibilizzare sull’importanza di questa figura nella società, approfondendone le sfide e le necessità, con un’attenzione speciale al ruolo delle donne, per offrire loro supporto e per affrontare questo percorso con maggiore consapevolezza, aiutando a comprendere le diverse forme di demenza e a riconoscere l’importanza del proprio ruolo.
“La progressione delle malattie neurodegenerative impone ai caregiver di confrontarsi con trasformazioni continue, spesso imprevedibili, che incidono sulla quotidianità e sul legame affettivo. È necessario dunque far luce su queste patologie che alterano profondamente il comportamento, il linguaggio e la memoria della persona cara, modificando la relazione con chi se ne prende cura” – commenta Erika Borella, Professore ordinario di Psicologia dell’Invecchiamento Università degli Studi di Padova. “I caregiver si trovano ad affrontare paura, stanchezza, ambivalenza, giudizi e fraintendimenti: prendersi cura di un familiare sembra un’intromissione nei rapporti, cambiandoli e sfidandoli, quasi confondendo malattia e persona. È fondamentale dunque approfondire il concetto di ‘legame di cura’ e comprendere le dinamiche che lo caratterizzano, per gestirlo in modo più consapevole ed equilibrato.” – continua Cinzia Marigo, psicologa e psicoterapeuta.
Uno degli obiettivi che si pone questo progetto è creare un ambiente dove i caregiver possano esprimere liberamente tutte le proprie emozioni, sia negative che positive, trovando ascolto e riconoscimento.
“Dare la possibilità ai caregiver di esplorare le emozioni, i pensieri, i vissuti e le dinamiche relazionali è fondamentale per trovare soluzioni che rendano la ‘presa in carico’ del familiare più sostenibile” – sottolinea Antonella Consonni, Psicologa e Psicoterapeuta. “La consapevolezza e la legittimazione delle proprie emozioni da parte di coloro che assistono sono fondamentali per gestire al meglio il carico emotivo e relazionale legato alla cura. Riconoscere ciò che si prova senza giudicarsi, permette di evitare accumuli di stress, mantenendo inalterato il legame affettivo.”
Le iniziative legate al Caregiver Day si concluderanno giovedì 20 febbraio con la tavola rotonda ‘Patto per la Dignità – Costruiamo una rete di alleanze’ in programma alle 14:30 presso Palazzo Isimbardi. Un momento di dialogo tra Istituzioni, Associazioni, Fondazioni e Caregiver volto a mettere in luce i bisogni quotidiani di chi assiste un familiare e a sottolineare l’importanza di una rete di supporto solida, in cui il riconoscimento istituzionale si affianchi alla testimonianza personale: in Italia i caregiver familiari sono 7 milioni, di cui il 71% sono donne tra i 45 e i 64 anni[1].
“Il Caregiver Day nasce per dare voce a chi si prende cura delle persone fragili e non autosufficienti. Come Sindacato Pensionati CGIL di Milano, insieme ad associazioni, università e istituzioni, vogliamo costruire un percorso comune di alleanze ed essere uno strumento utile a rivendicare diritti, servizi e un’assistenza adeguata” – sottolinea Massimo Bonini, Segretario Generale SPI-CGIL Milano. “Un impegno collettivo che non si esaurisce oggi, ma che vogliamo rendere un appuntamento stabile per trasformare proposte in azioni concrete”.
a cura della redazione
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