L’Università IULM e il suo Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi(CRiSiCo) presentano il Progetto ScentDia – A novel robotic prEs[s]ence, che unisce robotica sociale, filosofia e arte. ScentDia è un robot unico nel suo genere: è non solo un’opera d’arte – una “scultura” – robotica, ma anche un robot sociale che, per la prima volta al mondo, integra una dimensione olfattiva, rendendo l’interazione umano-robot più intuitiva e coinvolgente.
Grazie all’innovazione tecnologica rivoluzionaria di ScentDia, la nuova concezione del “robot sociale”come “connettore sociale”, proposta dalla filosofa della scienza e professoressa dell’Università IULM Luisa Damiano, apre nuove prospettive nei contesti in cui tale tecnologia trova applicazione, come assistenza sanitaria, educazione, supporto ad personam, marketing, intrattenimento.
ScentDia è il risultato di un progetto di ricerca transdisciplinare:
– Mari Velonaki, della University of New South Wales di Sydney, artista e robotica, ideatrice del robot sociale ScentDia;
– Manos Gerakinis, artista profumiere, creatore della dimensione olfattiva di ScentDia;
– Luisa Damiano, professoressa dell’Università IULM, specialista in filosofia della mente, epistemologia dei sistemi complessi e robotica sociale, curatrice degli aspetti scientifici del progetto
La Rettrice dell’Università IULM, professoressa Valentina Garavaglia: “L’Università IULM è da sempre un punto di riferimento per lo studio della comunicazione e del marketing, delle lingue, delle arti, del turismo e dei media, ma essere all’avanguardia significa saper leggere le trasformazioni in atto e anticipare quelle future. Per questo, pur non essendo un Ateneo STEM, accanto alle discipline che storicamente definiscono la nostra identità, abbiamo scelto di investire in ambiti di ricerca come la filosofia del digitale, l’intelligenza artificiale, la teoria dei sistemi complessi. Questi nuovi saperi – prosegue la Rettrice – dialogano con le materie umanistiche e le arricchiscono, generando nuove prospettive e opportunità. Oggi presentiamo in anteprima mondiale un progetto transdisciplinare che rappresenta questa nostra visione: un robot sociale che combina tecnologia e scienze umane, innovazione e sensibilità comunicativa. Non è solo un passo avanti dal punto di vista scientifico, tecnologico e filosofico, ma anche la dimostrazione concreta di come la IULM rappresenti un polo di eccellenza per la formazione di professionisti capaci di comprendere la complessità contemporanea, coniugando sapere umanistico e innovazione scientifico-tecnologica: stare al passo con i tempi significa non solo adattarsi al futuro, bensì contribuire a plasmarlo, con visione, consapevolezza e sviluppando un solido pensiero critico”.
Come e dove vedere ScentDia
ScentDia è visitabile al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci (via San Vittore, 21) all’interno del padiglione Aeronavale fino al 2 marzo 2025 negli orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì 9.30-17, sabato, domenica e festivi 9.30-18.30. La visita è compresa nel biglietto d’ingresso del Museo: per biglietti e prenotazione a questo link.
In occasione dell’arrivo di ScentDia, il Museo organizza un weekend speciale dedicato alla robotica e all’intelligenza artificiale in programma sabato 1° e domenica 2 marzo. Due giorni di attività pensate per sperimentare in prima persona e sviluppare interesse verso la scienza, il pensiero creativo e l’innovazione.
“ScentDia è la testimonianza di come arte, tecnologia e scienza possano intrecciarsi per creare nuove forme di interazione e conoscenza. Il nostro Museo, da sempre ponte tra ricerca e società, è il luogo ideale per accogliere un’opera che nasce dal dialogo tra università, ricerca e creatività. Questa sinergia è essenziale per esplorare il futuro della robotica sociale e il suo impatto sulla nostra vita”, commenta Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale del Museo.
Un po’ di storia
La prima opera (2011-2015) della Diamandini Robotic Series è il robot umanoide interattivo Diamandini, creato da Mari Velonaki grazie a un finanziamento dell’Australian Research Council.
Il primo robot della serie Diamandini risponde al movimento e al tocco di chi interagisce con “lei”. Ha un’estetica scultorea, con una finitura simile alla porcellana ed è molto differente dal classico robot umanoide stereotipato. Per ottenere il movimento etereo e fluido, è stata sviluppata un’innovativa base motoria omnidirezionale, dotata di un meccanismo brevettato che garantisce il rotolamento delle ruote quando cambia orientamento o velocità.
Nel 2024 Mari Velonaki, in occasione dell’apertura del nuovo National Communications Museum di Melbourne, ha dotato Diamandini di una nuova dimensione: la presenza sonora, utilizzata per comunicare con George, l’Orologio Parlante, mentre “lei” esplorava l’ambiente museale in cui erano immersi.
ScentDia (2025) è l’ultima opera della serie Diamandini, realizzata da Mari Velonaki in collaborazione con il creatore di profumi Manos Gerakinis e la filosofa della scienza e docente della IULM Luisa Damiano nel quadro del progetto Una nuova prEs[s]enza robotica (A novel robotic prEs[s]ence). Il robot umanoide interagisce con le persone e con l’ambiente circostante tramite movimenti, suoni e, in particolare, stimoli olfattivi, incorporati in questa versione per arricchirne la presenza sociale e l’agency. Nella dimensione olfattiva di ScentDia si esprime il primo profumo sviluppato per un robot sociale: non ricorda alcun profumo biologico o di essere umano, per promuovere la scelta, filosofica ed etica, di introdurre i robot sociali, nei contesti della nostra quotidianità, come nuovi partner per noi umani, e non come nostri sostituti. Così ScentDia si muove nello spazio rilasciando una scia unica, che “le” permette di far percepire anche olfattivamente, a chi “la” incontra, la propria forma di presenza.
“Per plasmare un futuro sostenibile, dobbiamo cambiare approccio”, spiega la professoressa Luisa Damiano. “Le scienze umane non possono limitarsi ad annunciare i rischi che i robot sociali portano con sé. La filosofia della scienza, la filosofia della mente, l’etica devono partecipare al processo di costruzione e diffusione dei robot sociali: lavorare attivamente affinché essi siano creati e inseriti nei contesti della nostra quotidianità come nostri ‘partner’ e non come ‘sostituti’. L’idea che propongo è disegnarli e costruirli come ‘connettori sociali’: agenti artificiali che ci incoraggino e aiutino a vivere meglio le nostre relazioni, in particolare quando si tratta di relazioni di assistenza e di supporto. Rimanere umani nell’era dell’IA significa assumerci la responsabilità del suo sviluppo. Vuol dire organizzare l’avanzamento delle tecnologie cognitive intorno a due domande: ‘chi siamo?’ e ‘chi vogliamo diventare?’. Orientare l’innovazione verso la direzione del nostro positivo auto-sviluppo – conclude la docente della IULM – richiede un dialogo tra le scienze che sappia superare l’alternativa sterile tra tecno-entusiasmo e tecno-fobia. Percorrendo la via di mezzo di una collaborazione critica e riflessiva”.
Crediti di ScentDia
– Mari Velonaki: ideazione artistica, design dell’interfaccia e dell’interazione
in collaborazione con
– Manos Gerakinis: ideazione e creazione del profumo
– Luisa Damiano: ricerca relativa ad aspetti filosofici, epistemologici ed etici
– David Rye: progettazione e integrazione dei sistemi meccatronici
– Ethan Jones: sviluppo software e integrazione di suono e movimento
– Marc Katzef: adattamento e integrazione dei meccanismi di profumazione
– Jorge Forseck Rauh Hain: sistema di visione e test
– Frederic Robinson: progettazione e composizione del suono dei robot
– Rebecca Mannocci: ricerca in collaborazione con Luisa Damiano
– John Gillies: ScentDia film originale e composizione del suono del robot
Progetto realizzato presso il Creative Robotics Lab e la National Facility for Human-Robot Interaction Research, UNSW, Sydney.
Che cos’è la robotica sociale
La robotica sociale (Social Robotics) è un settore emergente della robotica contemporanea, focalizzato sulla creazione di robot capaci di interagire “socialmente” con gli esseri umani. Un approccio che punta a trasformare l’interazione umano-macchina in una vera e propria partnership, potenziando le capacità dei robot nei servizi per la persona. ScentDia si pone come esempio concreto di questa transizione, portando l’interazione umano-robot verso nuove frontiere.
I robot sociali sono in grado di comunicare con gli umani “alla pari”, ovvero attraverso segnali sociali compatibili con quelli umani: gesti, sguardi, espressioni emozionali, comunicazione verbale.
Si tratta dell’intento di produrre robot che potenziano le loro capacità di svolgere servizi per noi attraverso la proprietà della “presenza sociale”, costruita in base a una combinazione di tratti dell’aspetto e del comportamento che inducono gli umani a riconoscere questi artefatti come interlocutori, ovvero “partner sociali artificiali” e a interagire con loro socialmente.
Il campo della robotica sociale combina approcci di Intelligenza Artificiale e di Human-Robot Interaction nell’ampliare la gamma dei potenziali usi dei robot, includendo lavori di ufficio, supporto in attività mediche e infermieristiche, assistenza per individui con bisogni speciali, training, coaching, mediazione sociale e terapeutica, attività di ristorazione, intrattenimento.
Per quanto sia comune parlare di robotica sociale in termini futuristici, dato il carattere tuttora emergente del campo, è significativo che negli ultimi anni siano stati venduti milioni di robot sociali in tutto il mondo. Si tratta soprattutto di robot per i servizi alla persona, robot di assistenza e robot che possono essere utilizzati, con il supporto o sotto la supervisione di personale altamente specializzato, nel settore sanitario e dei trasporti, nonché per fornire la prima assistenza ai clienti in aeroporti, hotel, banche, musei, centri commerciali e supermercati.
a cura della redazione
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