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Si è svolta ieri lunedì 24 febbraio, al Centro Brera di Via Formentin 10 a Milano, la presentazione del libro “Al Ristorante come a Teatro” (Maretti Editore) di Fausto Arrighi davanti a una platea di giornalisti e operatori del settore enogastronomico intervenuti per condividere una riflessione sul presente e il futuro del mondo della ristorazione e dell’hôtellerie.
Organizzato dalla storica cantina di Ziano Piacentino Mossi 1558, l’appuntamento è stata l’occasione per ripercorrere le origini e i passaggi più importanti della cucina italiana, analizzare le moderne tendenze e tracciare possibili percorsi in grado di mettere sempre più al centro gli ospiti, veri protagonisti di un’esperienza speciale chiamata a coniugare qualità delle materie prime, capacità interpretativa e arte dell’accoglienza.
Per ben trentasei anni nella grande famiglia della Guida Michelin, di cui ha ricoperto l’incarico di Direttore dal 2005 al 2012, durante la sua carriera Fausto Arrighi ha testato personalmente oltre 9.000 ristoranti in giro per l’Italia.
Da questa lunga esperienza è nato un originale manuale di comportamento per cuochi, maître di sala, sommelier, ristoratori e un po’ “anche per clienti”, scritto con il contributo di due illustri nomi dell’alta ristorazione italiana, Massimo Bottura e Niko Romito.
Nel libro la tavola e il ristorante sono immaginati come un teatro con tanto di palcoscenico e spettatori, in cui Arrighi descrive i diversi ruoli e le modalità di servizio con minuzia e simpatia.
“Quando un ospite varca la porta di un ristorante inizia un vero e proprio spettacolo, un rito di ospitalità in cui i diversi attori in scena sono chiamati a collaborare tra loro, svolgendo ciascuno un ruolo prezioso e insostituibile a beneficio dell’ospite e delle sue emozioni. Il rispetto di alcune regole fondamentali, la collaborazione tra gli attori, la capacità di esecuzione di ogni singolo atto e l’attenzione ai particolari sono ingredienti cruciali per riuscire a dare vita a un’esperienza memorabile”. Ha affermato Fausto Arrighi.
“Da assiduo frequentatore e profondo conoscitore della ristorazione italiana e internazionale Arrighi ha dato vita a un manuale che pone al centro i valori fondamentali del settore, l’accoglienza e il servizio, ed è utile per numerose analogie anche al mondo vitivinicolo, sempre più attivo sul fronte dell’ospitalità con lo sviluppo di proposte enoturistiche capaci di trasmettere la ricchezza naturale, storica e culturale dei territori in cui nascono vini di qualità. Sui Colli Piacentini stiamo sperimentando in prima persona questa progressiva evoluzione da ‘semplici’ aziende di prodotto a luoghi di produzione in cui è possibile vivere esperienze uniche di conoscenza in un contesto di autenticità e bellezza”. Ha tenuto a sottolineare Marco Profumo, titolare della Cantina Mossi 1558.
Al termine della presentazione-intervista con l’autore è andata in scena una degustazione di vini della cantina Mossi 1558 con lo spumante metodo classico “Ca’ del Morino”, la Malvasia di Candia Aromatica “Baciamano” e il Gutturnio Superiore “Impetuoso” abbinati a prodotti DOP dei Colli Piacentini, a dimostrazione di come la tavola possa diventare racconto ed esperienza delle eccellenze di un territorio, puntando con decisione su un’alleanza sempre più consapevole tra operatori della ristorazione e prodotti italiani di qualità certificata.
a cura della redazione
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