l’arte contemporanea incontra il design in Giorgetti Spiga – The Place

Dal 19 al 24 Maggio, Giorgetti rafforza il proprio legame con la creatività ospitando “Dialoghi Creativi”, una mostra curata da Oblong Contemporary Gallery all’interno degli spazi di Giorgetti Spiga – The Place, dal 19 al 24 Maggio.

Più che una semplice mostra, “Dialoghi Creativi” è un’esperienza immersiva in cui design e arte contemporanea si incontrano e si fondono, dando vita a un racconto visivo e materico che coinvolge ogni ambiente domestico.

Sculture, installazioni e opere d’autore dialogano con gli arredi, trasformando la casa milanese in un palcoscenico dinamico di suggestioni estetiche e culturali.

Protagonisti dell’esposizione sono gli artisti Umberto Ciceri, Sauro Cavallini, Gustavo Vélez, Stefano Bombardieri, Gianfranco Meggiato, Cveto Marsič, Omar Ludo e Giuseppe Majorana.

Le loro opere animano i quattro piani dello spazio in un percorso fluido che attraversa il marmo, il bronzo, l’acciaio e il colore, in un continuo scambio tra forma e significato.

Oblong Contemporary Gallery, galleria con sede a Forte dei Marmi e Dubai, si distingue come crocevia internazionale tra maestri affermati e nuove promesse dell’arte.

Il nome “Oblong” oblungo,  richiama una forma che idealmente abbraccia e unisce la cultura italiana e l’identità emiratina, che si incontrano e trovano armonia attraverso l’arte.

Obiettivo della galleria è infatti quello di diventare un fulcro di crescita culturale e di promuovere uno scambio creativo. aperta e accogliente come simbolo della mission della galleria: abbracciare e unire la cultura italiana e l’identità emiratina, promuovendo uno scambio creativo che arricchisce entrambi i mondi  che  si propone come fulcro di crescita culturale e punto di riferimento per una nuova idea di galleria, inclusiva, dinamica e globale” come  ci spiega Paola Marucci Ceo e Cofounder di Oblong

Con questa esposizione, Giorgetti conferma la propria vocazione a costruire scenari in cui il design si apre al confronto con le arti, trasformando lo spazio in una piattaforma culturale capace di ispirare e raccontare nuove storie.

Dal 19 al 24 maggio, dalle h. 10.00 – 19.00, presso Giorgetti Spiga – The Place, in Via della Spiga 31, Milano.

 

Giorgetti Spiga –The Place non è un semplice showroom, ma anche un ambiente concepito come luogo da vivere, un palcoscenico fluido dove arredi e opere si incontrano in un costante gioco di rimandi visivi e culturali.

Qui, l’estetica diventa esperienza, e il design si apre a nuove narrazioni attraverso il confronto con la scultura, la materia e il gesto artistico.

Protagonisti di questa mostra sono gli artisti Umberto Ciceri, Sauro Cavallini, Gustavo Vélez, Stefano Bombardieri, Gianfranco Meggiato, Cveto Marsič, Omar Ludoe Giuseppe Majorana.

Le loro opere, diverse per linguaggio e cifra espressiva, arricchiscono l’identità di Giorgetti Spiga -The Place, trasformando lo spazio in un paesaggio dove il segno artistico amplifica la voce del design.

Il dialogo creativosi apre al centro del cavedio, con la scultura Onda di Gustavo Vélez, in prezioso marmo di Carrara; entrando al piano terra si viene accolti dalla tecnica distintiva di Ciceri nelle tre opere Hypertrait.

Segue la scultura in bronzo di Cavallini con l’Atleta, Bozzetto del Monumento Inno alla Vitae Passo di Danza.

Il bronzo cede poi il passo all’acciaio con due Expansiòn Geometrica II di Gustavo Vélez. Il primo piano di Giorgetti Spiga ospita la scultura figurativa di Bombardieri: La forma e il contenuto nero e le quattro versioni di Balancing on the past.

Queste sono accompagnate dalla narrazione scultorea di Omar Ludo e Gianfranco Meggiato, rispettivamente con Estroflessione nero e Il volo.

Torna lo statuario carrarino di Vélez con Natura Ve Umberto Ciceri con  HypertraitPrototipo G, che si estende nel piano successivo con N.1 Rhitmix persona -Hypertrait n.694, n.192.e Hypertrait Goldberg Variations.

Il secondo piano di Giorgetti Spiga abbraccia anche la scultura La forma e il contenutodi Bombardieri e Sfera Atman e Il concetto di sincronicità di Meggiato.

L’incontro di arte e design prende forma anche nel colore di Cveto Marsič con Ritmo en tierra salina.

Omar Ludo e Giuseppe Maiorana sono invece le voci artistiche protagoniste del terzo piano.

Il primo comunica giochi di luce e ombre con Estroflessione blu e il secondo esprime una connessione con il mondo animale attraverso le sculture Pesce Palla e Gruppo Theorein.

Con Dialoghi Creativi, Giorgetti rinnova la propria vocazione a costruire scenari abitativi in cui la cultura del progetto si nutre di suggestioni artistiche, dando vita a un universo pensato per ispirare. GIORGETTI SPIGA –THE PLACE, ALLESTIMENTO

Giorgetti svela anche la collaborazione con Maserati, icona di prestigio e performance.

Dall’unione di due simboli del Made in Italy nasce una collezione di interior e un’auto one-off, connubio perfetto di eleganza senza tempo e innovazione tecnologica.

Una partnership tutta italiana che si fonda su valori condivisi: un’attenzione meticolosa ai dettagli, la ricerca della perfezione e il desiderio di offrire esperienze uniche. Entrambi i brand incarnano il concetto italiano di “bello e ben fatto”, rivolgendosi a un pubblico raffinato e sofisticato, che esige una qualitàsenza compromessi. Un vero e proprio dialogo creativo in cui ogni brand ispira l’altro, aprendo nuove prospettive e dando forma a sfide inedite. Alla Milano Design Week 2025 vengono presentati i frutti di questa collaborazione, prima tappa di un percorso che proseguirànel tempo con altre aree abitative e altri prodotti. Progettata congiuntamente dai team Giorgetti e Maserati, sotto la guida del Direttore Creativo Giorgetti Giancarlo Bosio e dell’Head of Design Maserati Klaus Busse, la collezione di interior design Giorgetti Maserati Edition e la Maserati Grecale Giorgetti Edition si distinguono per un design unico, che trae ispirazione dal dinamismo e dal movimento.

“La collezione Giorgetti Maserati Edition non vive come un progetto a sé stante, non è un semplice progetto di co-branding e neppure la classica licenza per creare una nuova collezione a marchio; si intreccia invece in modo naturale con le collezioni di Giorgetti. È l’incontro di due identitàche si fondano su valori profondi e comuni e che si fondono per creare qualcosa che parla a entrambi i mondi, senza appartenere esclusivamente a uno o all’altro”, spiega Giovanni del Vecchio, Giorgetti CEO.

Accanto a questa collaborazione, ne nasce un’altra, guidata dal desiderio di creare oggetti senza tempo, in cui design e artigianalitàsi fondono in perfetta sintonia.

L’incontro tra Giorgetti e Pierre-Yves Rochon ha avuto origine con la realizzazione di arredi su misura per un prestigioso progetto di hospitality a Parigi, dando vita a un dialogo che ha portato alla collezione Floria, destinata a diventare un nuovo classico del design contemporaneo. Ispirata alla leggerezza e alla forza dei petali di un fiore, Floria si distingue per i suoi volumi scultorei e dettagli raffinati, unendo materiali pregiati come marmo e pelle in un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Pensato per ambienti residenziali di prestigio, il tavolo Floria si integra con naturalezza anche in contesti contract e hospitality. Piùdi un semplice arredo, èun’esperienza estetica e sensoriale, un tributo all’eccellenza del savoir-faire italiano e alla visione senza tempo del grande design.

Ma  vediamo in dettaglio i vari piani della mostra ospitata nello howroom:

o spazio outdoor diventa una celebrazione del comfort, prestazioni tecniche e bellezza senza tempo, interpretando il concetto di vita all’aria aperta secondo l’inconfondibile cifra stilistica di Giorgetti.Giorgetti crea ambienti in cui ogni dettaglio è un’armonia perfetta tra estetica e funzionalità, pensata per avvolgere, accogliere e sorprendere. Giorgetti non si limita a progettare spazi, ma li compone come vere e proprie opere d’arte, in cui ogni elemento si inserisce in un racconto di stile, artigianalità e innovazione. Un lifestyle autentico, in cui la casa diventa un’esperienza sensoriale e ogni dettaglio è pensato per creare un’atmosfera unica e senza tempo.

Piano terra.

Gli schermi del corridoio di ingresso con la nuova campagna di comunicazione accompagnano il visitatore verso il cavedio, con un grande murales concepito da Giancarlo Bosio: un’opera astratta ispirata ai segni distintivi di Maserati, pervasa da dinamicità attraverso pennellate in un sofisticato blu, per un’idea di movimento e velocità.

L’artwork richiama la grafica dell’invito ed è il primo sussurro di una narrazione che unisce il design all’arte, un preludio alla visione che si svela nei piani successivi.

Lo spazio al piano terra, rialzato rispetto alla strada, è una scenografia vivente. Il pavimento, un mosaico di ceppo di Grè in forme e dimensioni irregolari, dialoga con la parete ondulata in legno di frassino, fondale perfetto per la collezione Giorgetti Maserati Edition.

Qui, il divano modulare NEREIDE è presentato in due configurazioni: da un lato, un’elegante composizione gioca con contrasti materici con il nuovo tessuto Chamonix, anche usato all’interno della Grecale one-off e con tavolini in frassino; dall’altro,una versione ton-sur-ton con il tessuto Barren e la pelle satin.

I tavolini PLOTO diventano punti d’appoggio essenziali, mentre le poltrone LORELEI, con scocca laccata e inserto in pelle, prolungano l’atmosfera accogliente, accompagnate dai pouf/contenitori TETI e dai tretavolini LIGEA.

Il  living si immerge tra le onde del nuovo tappeto NEOMERIS e da elementi della collezione Atmosphere come le lampade LIBRA e SPAZIOTEMPO.

Sul livello rialzato, il divano-scultura SEIDON in pelle satin, sul tappeto PANOPEA, invita alla contemplazione, affiancato dal coffee table SIBILIA, capace di diffondere la musica nello spazio, e daltavolinoS PARK.

Il primo piano di Giorgetti Spiga ospita la scultura figurativa di Bombardieri: La forma e il contenuto nero e le quattro versioni di Balancing on the past. Queste sono accompagnate dalla narrazione scultorea di Omar Ludo e Gianfranco Meggiato, rispettivamente con Estroflessione nero e Il volo.

Al primo piano, il pavimento è una celebrazione della maestria ebanistica. Un intarsio geometrico si sviluppa con inserti in legno controvena, riprendendo il motivo della finitura Anthology.

L’ampia area kitchenmixa i modelliGK.01 eGK.03: colonne attrezzate celate da ante in eucalipto frisé e una lunga parete con boiserie inacciaio inox effetto peltro e mensole in frassino incorniciano due grandi isole in marmo Grigio Orobico collegate da uno snack, con gli sgabelli SKIRT.

La multi-matericità tipica di Giorgetti si esprime al meglio nello spazio tecnico della cucina. Il trolley ALFRED si trasforma in un elemento versatile tra cucina e living e dialoga con elementi di Atmosphere, tra cui il LEGGIO di Massimo Scolari al suo trentesimo compleanno! Si apre poi la zona living, incorniciata dalla G-CODE CONSOLE: altre duecomposizioni del divano modulare NEREIDE esprimono la versatilità del prodotto, con i tessuti Valenzano e Abba, accostate alle poltrone CLORI e ai pouf  TETI in nuove combinazioni cromatiche, piccole isole di comfort che arricchiscono l’atmosfera

Torna lo statuario carrarino di Vélez con Natura V e Umberto Ciceri con Hypertrait Prototipo G, che si estende nel piano successivo con N.1 Rhitmix persona – Hypertrait n.694, n.192. e Hypertrait Goldberg Variations.

Il secondo piano di Giorgetti Spiga abbraccia anche la scultura La forma e il contenuto di Bombardieri e Sfera Atman e Il concetto di sincronicità di Meggiato. L’incontro di arte e design prende forma anche nel colore di Cveto Marsič con Ritmo en tierra salina. Omar Ludo e Giuseppe Maiorana sono invece le voci artistiche protagoniste del terzo piano. Il primo comunica giochi di luce e ombre con Estroflessione blu e il secondo esprime una connessione con il mondo animale attraverso le sculture Pesce Palla e Gruppo Theorein.

Omar Ludo e Giuseppe Maiorana sono invece, come predetto,  le voci artistiche protagoniste del terzo piano.

La scala interna che collega tutti i piani è un capolavoro di lavorazione artigianale: differenti varianti di marmo, accostate manualmente in lamelle disposte verticalmente e sfalsate, danno l’illusione di un blocco unico, portando nel mondo della pietra l’eccellenza ebanistica della lavorazione del legno.

Con Dialoghi Creativi, Giorgetti rinnova la propria vocazione a costruire scenari abitativi in cui la cultura del progetto si nutre di suggestioni artistiche, dando vita a un universo pensato per ispirare un’armonia perfetta tra estetica e funzionalità.

a cura della redazione

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Written by giovanni47

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