la guerra ai termini maschili: «assolutamente inutile, sono altre le cose importati»; circa Diletta Leotta: «Insieme in studio? Due generazioni a confronto, perché no…», sul gesto di Rula Jebreal: «io sono sempre da sola, però faccio sentire la mia voce più degli uomini» e a riguardo della rottura dell’amicizia con Daniela Santanché: «uno dei miei difetti è che ho un po’ la memoria dell’elefante»

 

Paola Ferrari: giornalista di lungo corso, icona del Calcio TV e storico volto dell’emittente nazionale, è oggi al centro di attenzione, nonché polemiche, poiché ogni sera introduce, nelle case degli italiani, i Campionati Europei di Calcio trasmessi da Rai1. Dopo il clamore degli ultimi giorni, a causa di un video diventato virale sui social network, Paola Ferrari ha rilasciato un’ampia intervista al magazine MOW (mowmag.com) in cui spiega, con la consueta e meneghina schiettezza, che il femminismo non la rappresenta: «come fascismo e comunismo, sono concetti del passato», così come la lotta contro termini e vocaboli della lingua italiana, scatenata di recente dalla scrittrice Michela Murgia: «assolutamente inutile, sono altre le cose importati», «se fossi io direttore di Rai Sport e mi chiamassero direttore o direttrice non cambierebbe assolutamente nulla». E sulle pagine digitali di mowmag, Paola Ferrari commenta anche il gesto mediatico della collega Rula Jebreal, che non ha partecipato a una puntata del programma televisivo ‘Propaganda Live’, perché unica donna invitata alla trasmissione: «io sono sempre da sola, però faccio sentire la mia voce più degli uomini». L’intervista concessa al magazine lifestyle di AM Network, illustra anche il lato personale della giornalista: dalla rottura della profonda amicizia con Daniela Santanché: «uno dei miei difetti è che ho un po’ la memoria dell’elefante», al rapporto col proprio corpo: «spero di non essere giudicata solo per quello, visto che sono una professionista» fino agli auspici per la parità di genere: «mi piacerebbe vedere una donna diventare direttore della Gazzetta dello sport» e ovviamente un commento, emotivo e a caldo, sulla Nazionale di Roberto Mancini: «ha già vinto per l’amore che ha saputo ricreare». E dopo tante polemiche a riguardo della presentatrice televisiva Diletta Leotta, la giornalista Paola Ferrari, tende la mano e dichiara a mowmag: «Insieme in studio? Magari fra due generazioni a confronto ci potrebbe essere uno scambio culturale. Perché no…»
https://mowmag.com/lifestyle/paola-ferrari-il-femminismo-e-il-passato-e-bacchetta-michela-murgia-e-rula-jebreal-io-e-diletta-leotta-in-studio-due-generazioni-a-confronto-perche-no

 

a cura della redazione

Written by giovanni47