La mostra Carrà 140. Opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine, allestita nella Quadreria del Broletto di Palatium Vetus di Alessandria, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e realizzata dalla società partecipata Palazzo del Governatore srl, in occasione del 140° anniversario della nascita di Carlo Carrà (Quargnento 1881 – Milano 1966), indiscusso protagonista delle avanguardie del Novecento.

 

Attraverso 44 opere, tra oli, disegni e acqueforti, provenienti direttamente dalla collezione d’arte della Fondazione e in parte dai collezionisti alessandrini, il percorso artistico di Carlo Carrà è testimoniato in ogni sua fase dall’approccio al divisionismo, all’esperienza futurista, dalla parentesi metafisica alla tradizione figurativa, ai paesaggi dipinti in molti luoghi della penisola.

 

L’esposizione si snoda attraverso un allestimento circolare che valorizza in modo fluido il susseguirsi delle fasi del percorso espressivo dell’artista, con particolare attenzione ai paesaggi che sono caratteristici di tutta la sua storia di pittore e in particolare dell’ultimo periodo.

L’opera icona della mostra è il collage Lacerba e bottiglia del 1914 dipinta al ritorno da Parigi dopo aver conosciuto e filtrato il cubismo di Picasso e Braque.

Tra gli altri, in mostra il Grande fregio con putti danzanti, risalente al primo decennio del ‘900, Punta della dogana del 1948, il primo dipinto acquistato dalla Fondazione nel 2004; una serie di incisioni, mai esposte, in cui tornano i temi più cari all’artista e, provenienti in parte da collezionisti privati alessandrini, numerosi paesaggi, dipinti in Versilia, a Venezia, a Firenze e in Umbria, tra cui Campagna di Versilia risalente al 1965, un anno prima della sua morte.

 

Questa mostra rappresenta un importante inizio per la Fondazione e Palatium Vetus che si vuole attestare come spazio espositivo di riferimento per la città e non solo. Il piano terreno infatti sarà destinato in futuro a ospitare altre mostre a tema che, dialogando con la collezione permanente della Fondazione, daranno vita ad una ricca programmazione culturale e artistica. Visitare una mostra a Palatium Vetus inoltre è anche l’occasione per ammirare un edificio coevo alla nascita di Alessandria, i cui lavori di ristrutturazione – uno degli ultimi progetti curati da Gae Aulenti – hanno permesso di riportare alla luce l’antico Broletto e numerosi affreschi di epoca medievale.

 

“A distanza di otto anni dal recupero di Palatium Vetus, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente Luciano Mariano – torna a organizzare nella Quadreria del Broletto una mostra d’arte, dedicata al grande artista alessandrino, Carlo Carrà con l’obiettivo di dare valore e conoscenza ai protagonisti dello scenario culturale del territorio in cui la Fondazione opera, in linea con gli obiettivi da sempre perseguiti anche nel costruire la collezione d’arte che è parte fondamentale della sua stessa identità. La rassegna rappresenta il primo capitolo di un ampio progetto che vede la Fondazione rendere via via sempre più fruibili al pubblico le opere della sua collezione, composta in prevalenza dai lavori di artisti in vario modo legati al territorio, come lo stesso Carrà, e lungo una strada che si dipana dal XV al XXI secolo”.

 

La mostra e il catalogo sono curati dai critici d’arte Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Firenze, Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella, che hanno lavorato anche al catalogo generale delle opere della Fondazione.

 

LA COLLEZIONE PERMANENTE

A fare da corollario alla mostra Carrà 140. Opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine, è prevista un’altra esposizione, destinata a sviluppare interessanti confronti con il lavoro di Carrà.

Si tratta di un compendio dei molti capolavori della collezione d’arte della Fondazione, che vanno dall’Ottocento alla fine del secolo scorso.

Appartengono ad artisti quali Giovanni Migliara, Luigi Crosio, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Francesco Cino Bozzetti, Cesare Saccaggi, Luigi Onetti, Angelo Barabino, Pietro Morando, Cristoforo De Amicis, Giulio Benzi e Giuseppe Pietro Bagetti. Sculture di Augusto Rivalta, Giovanni Battista Comolli e Leonardo Bistolfi si alterneranno ai quadri. Sarà possibile ammirare anche alcuni dipinti della Fondazione ascrivibili all’astrattismo, di artisti italiani (Antonio Corpora, Afro Basaldella) e stranieri (Le Corbusier) esposti al pubblico per la prima volta.

a cura della redazione

Written by giovanni47