“Ognuno di noi dovrebbe sentire sulle spalle la responsabilità di salvaguardare l’ambiente e il pianeta.
E ognuno, a seconda del ruolo che occupa nella comunità, dovrebbe tradurre questa responsabilità in fatti concreti e tangibili.” dichiara Domenico Guzzini, presidente dell’omonima azienda marchigiana che opera nel settore dell’arredo e design dal 1912.
E Guzzini l’ha fatto con il suo programma Circle, trasformando la plastica in una continua risorsa per il pianeta, dandole nuova vita creando oggetti belli, benfatti e dalle alte prestazioni attingendo a materiali plastici riciclati post- consumo e mettendo in atto così il circolo virtuoso del riuso.
E per raccontare tutto questo ha scelto un partner d’eccezione come Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in Plastica e un palcoscenico prestigioso come il Fuori Salone “Creative Connection” 2021.
“La partecipazione a Creative Connections insieme a Guzzini rappresenta per noi una nuova opportunità di trasferire il concetto che gli imballaggi in plastica possono trasformarsi da rifiuto a
risorsa” – dichiara Giorgio Quagliuolo, presidente del Consorzio- “
Occorre guardare oltre la prima impressione e visualizzare il risultato tangibile, in questo caso i prodotti Guzzini, della trasformazione resa possibile dall’impegno dei cittadini che hanno fatto la raccolta differenziata, da Corepla che ha gestito la filiera e dalle aziende che hanno messo a disposizione le loro risorse, tecnologie e know-how per utilizzare plastiche di seconda vita”.
Tutto questo è stato magistralmente tradotto in un’installazione ideata e realizzata da Stroop Design, in collaborazione con Jeffrey Beers International.
L’opera – lunga 6,5, larga 3,5 e alta 4 metri – invita i partecipanti a confrontarsi con un tema di stretta attualità in modo personale e consapevole; il suo aspetto è quello di un parallelepipedo interamente in policarbonato 100% riciclabile, al cui interno è presente una crepa frastagliata riempita da bottiglie di plastica compattate, a simboleggiare come anche un materiale complesso come la plastica, possa trasformarsi da rifiuto a risorsa.
Un messaggio di speranza che invita ad adottare un modo di vivere che ci dia la possibilità di riconnetterci con la Terra.
Puntando su una condizione di necessità e contando sull’innovazione umana, Stroop pensa che sia ancora possibile invertire la rotta e sanare i danni che l’uomo ha inferto all’ambiente e al nostro mare.
A rendere immersiva l’esperienza dei visitatori , provvedono anche i filmati dedicati a immagini marine che scorrono sulle pareti interne, mentre il senso della presenza di colonne realizzate nella stessa plastica riciclata degli oggetti che sostengono elementi del programma Circle di Guzzini, qui utilizzati come vasi per contenere piante di Tillandsia.
Il programma Circle di Guzzini, che rappresenta ormai il 45% dell’intera produzione e a cui appartengono importanti linee del catalogo, come Tierra disegnata da Pio e Tito Toso, Regeneration
di Spalvieri & Del Ciotto e Twist ideata da Setsu&Shinobu Ito, è un sistema interno che integra il recupero di plastiche riciclate post-consumo con la produzione di oggetti per la tavola, la cucina e la casa.
“La plastica ha proprietà così convincenti da essere diventata il materiale più usato nel mondo”, commenta Domenico Guzzini “Ma deve essere usata e smaltita responsabilmente. Se inserita in un
processo intelligente non “a perdere” ma a “riutilizzare”, la plastica rappresenta l’alternativa alla plastica.”
In quest’occasione, verrà presentato anche Eco Packly, un contenitore flessibile multiuso e salva spazio, disegnato da Roberto Giacomucci e realizzato in materiale plastico post-consumo.
Il valore di un prodotto bello e funzionale come Eco Packly, brevettato e completamente made in Italy, risiede, oltre che nell’utilizzo di plastiche di seconda vita, anche nel suo essere flessibile
permettendo un maggiore stoccaggio in fase di trasporto.
“In un TIR da 16 ton, trasportiamo ben 1848 Eco Packly chiusi in più rispetto ai prodotti totalmente aperti riducendo così l’emissione di CO2 nell’atmosfera del 50%” spiega Domenico Guzzini “ Inoltre Eco Packly, per le sue caratteristiche funzionali e il suo design, si adatta a differenti utilizzi: da pattumiera in cucina o sul balcone a cesta per la biancheria in bagno a contenitore per i giochi nella camera dei più piccoli”.
Per parlare di riciclo, di responsabilità sociale, di riutilizzo dei materiali plastici di seconda vita, venerdì 10 settembre, all’interno dell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, si terrà un talk
show condotto da Nicola Porro, volto televisivo del giornalismo, e animato da personaggi di spicco del mondo dell’industria, del design e delle istituzioni, tra cui:
o Domenico Guzzini, Presidente Fratelli Guzzini
o Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla
o Gilda Bojardi, Direttore Interni
o Luciano Galimberti, Presidente ADI
o Enea Roveda – CEO Lifegate
o Setsu&Shinobu Ito, designers
o Roberto Giacomucci, designer
o Pio e Tito Toso, designers
o Spalvieri e Del Ciotto- designers
COREPLA
Con oltre 2.500 imprese consorziate della filiera del packaging in plastica, Corepla garantisce che gli imballaggi raccolti in modo differenziato siano avviati a riciclo e recupero con efficienza, efficacia ed economicità. Corepla riceve dai comuni la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, riconoscendo loro corrispettivi in base alla quantità e qualità del materiale consegnato.
Li supporta nello sviluppo di adeguati sistemi di raccolta differenziata, fornendo strumenti di informazione ai cittadini per migliorare la qualità della raccolta, massimizzando il riciclo. Assicura il
corretto avvio a riciclo/recupero del materiale, facendosi carico della sua collocazione presso le imprese di riciclo. Coinvolge infine cittadini, imprese e istituzioni per prevenire la dispersione dei rifiuti d’imballaggio nell’ambiente.
GUZZINI
Guzzini, fabbrica creativa italiana, nasce nel 1912 e da oltre cento anni è leader nella produzione di oggetti di design per la casa in materiale plastico di uso quotidiano. I migliori nomi del design internazionale hanno scelto di lavorare con Guzzini proprio per la sua straordinaria capacità di unire funzionalità ed estetica.
Da sempre impegnata sul fronte dell’innovazione, dell’etica e della responsabilità sociale, l’azienda nel 2019 lancia il programma CIRCLE per passare dalla filiera “materia-produzione-uso-rifiuto”, al sistema circolare “recupero-riciclo-produzione-riuso-recupero”.
Circle identifica prodotti ecosostenibili realizzati con materiali plastici riciclati post-consumo e dalle migliorate prestazioni funzionali.
La ricerca estetica e funzionale, la sperimentazione di materiali sempre nuovi sapientemente abbinati tra loro e il coraggio di essere sempre innovativi fanno dell’azienda marchigiana uno dei simboli del Made in Italy nel mondo.
STROOP DESIGN
Vince Stroop è un narratore che usa la fotografia e il design come strumenti per raccontare le sue avventure globali, ed è alla costante ricerca di come integrare nel proprio lavoro diversi modi di pensare per estendere i confini del mondo del progetto.
Nel 2004 Stroop ha cofondato A2 Studios in California. In seguito, è stato partner del rinomato studio newyorchese Stonehill Taylor e partner ed Executive Design Director di Jeffrey Beers International.
Nel 2021 ha creato stroop, studio di design con sede ovunque sia presente una buona connessione internet.
Le sue competenze di progettazione spaziano tra biblioteche, cantine, ristoranti e bar, ma anche mostre, hotel e resort fino a ogni tipo di progetti residenziali.
Ha partecipato a panel di design e tenuto conferenze a eventi del settore, in particolare per Architectural Digest, The New York Times, Design Milk, Apartment Therapy and NPR.
Vive a Brooklyn e a Seattle, dove fa il possibile perché il suo impegno creativo dia risultati rapidi e una soddisfazione immediata.
JEFFREY BEERS INTERNATIONAL
Con sede a New York ma con vocazione globale, Jeffrey Beers International è uno studio specializzato in architettura, design, hospitality (dagli hotel ai resort), fino a ristoranti e al residenziale. Realizzati facendo tesoro di 35 anni di esperienza, i progetti dello studio bilanciano disciplina e spontaneità, e coniugano il modernismo con il calore delle tecniche artigianali. Questo dialogo creativo definisce l’ethos di JBI, luogo in cui arte e architettura sono una cosa sola.
a cura della redazione