Il Rossini è un formaggio erborinato originale nell’idea, ma che recupera cultura e valori antichissimi, perché è prodotto con buon latte vaccino e affinato per un periodo di quasi due mesi in vinacce di uva passita.
Questa lavorazione conferisce al Rossini un gusto autorevole, leggermente piccante ma allo stesso tempo con un leggero retrogusto dolce, ricco di sentori di albicocche e mandorle, sapori e profumi tipici delle isole mediterranee.
Le sue caratteristiche lo rendono ideale in accompagnamento con miele montano di castagno o con confetture di arance amare e fichi mediterranei.
Il Rossini fa parte degli “Unici”, la linea di Arrigoni Battista che comprende prodotti caratterizzati dall’assoluta unicità, perché pietre miliari della tradizione casearia italiana o perché frutto della capacità interpretativa dei casari e degli affinatori dell’azienda.
Caratteristiche del Rossini Arrigoni:
– Sapore: autorevole, lievemente piccante, con un leggero retrogusto dolce dato dal caratteristico affinamento in vinaccia
– Pasta: bianca o paglierina, burrosa e fondente, screziata per lo sviluppo di muffe
– Crosta: leggermente umida e increspata di un tipico colore ramato
– Stagionatura: 70 giorni di stagionatura + 45 di affinamento
– Ingredienti: latte vaccino, sale, caglio, vinacce uva passita
– Dove si trova: banco taglio delle migliori gastronomie
LE RICETTE DEL RICETTARIO ARRIGONI & AICI
Crema di carote con Rossini
Ingredienti (per 4 persone):
120 g di Rossini Arrigoni Battista
400 g di carote
pane casereccio a fette q.b.
1 l di acqua bollente
150 g di porro
1 spicchio di aglio
1 rametto di timo
1 cucchiaio di farina
3 cucchiai di olio extravergine
sale e pepe di mulinello q.b.
Procedimento:
Scaldare l’olio in un tegame e far stufare 100 g di porro, tagliato finemente, e l’aglio a fuoco moderato.
Aggiungere le carote tagliate a cubetti, la farina a pioggia e farla tostare, poi le foglioline di timo e l’acqua bollente. Salare, pepare, portare ad ebollizione e cuocere per circa 20-30 minuti.
Tagliare a dadini il Rossini. Ungere le fette di pane con l’olio extravergine di oliva, tostarlo e tenerlo in caldo tra due tovaglioli. Frullare la zuppa sino ad ottenere una crema, rimettere la pentola sul fuoco, unire 3/4 del formaggio e farlo sciogliere a fuoco dolce. In una padella far friggere il porro rimasto con un filo di olio.
Distribuire la crema in una zuppiera, aggiungere il formaggio rimasto e decorare con il porro fritto.
Servire la zuppa accompagnata con i crostini di pane.
Arrigoni Battista: http://www.arrigoniformaggi.it/
a cura della redazione