Sono oltre settanta le firme di accademici, scienziati, medici, ricercatori italiani, esperti a favore della pace nelle città dell’Ucraina, raccolte da Health City Institute, il think tank impegnato nella promozione della salute nelle città, partner del progetto internazionale Cities Changing Diabetes, che vede protagonista anche Kiev.
La capitale ucraina sotto assedio è una delle 39 città che nel mondo hanno aderito, attraverso la firma dell’Urban Diabetes Declaration, al progetto realizzato in partnership tra University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk, coordinato in Italia da Health City Institute, in collaborazione con Istituzioni nazionali quali l’ANCI e l’Intergruppo Parlamentare Qualità di vita nelle città e oltre 150 partner tra cui regioni, comuni, università, aziende sanitarie, enti locali, enti sportivi, società scientifiche del diabete, della medicina generale e associazioni di tutela dei diritti dei pazienti con diabete e di cittadinanza.
Cities Changing Diabetes si propone di evidenziare il rapporto tra urbanizzazione e diabete tipo 2 e di promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia, che in Ucraina, secondo le ultime stime dell’International Diabetes Federation, colpisce oltre 2,3 milioni di adulti e circa 15.000 bambini e adolescenti affetti da diabete di tipo 1.
«Sono dieci le città italiane – Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Palermo, Cagliari, Reggio Calabria – gemellate dal punto di vista scientifico a Kiev in qualità di partner nel progetto, oltre ad altre 8 che hanno aderito come città advocate e follower – dichiara Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute -. Siamo vicini ed esprimiamo solidarietà ai nostri colleghi e alle persone che vivono a Kiev e nelle città dell’Ucraina; crediamo che la scienza e la ricerca, siano la base per costruire un futuro migliore fondato sul benessere e sulla collaborazione e amicizia tra i popoli. Solo attraverso la pace è possibile perseguire questo obiettivo per tutta l’umanità e il bene comune nelle città di tutto il mondo.»
a cura della redazione