Il film Fire of Love di Sara Dosa, presentato in anteprima italiana al Trento Film Festival, si aggiudica invece il Premio del pubblico Miglior Lungometraggio – DAO Conad. Il Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo – Rotari è andato al film The Last Mountain, la storia degli alpinisti Alison Hargreaves e Tom Ballard, madre e figlio, entrambi morti nell’Himalaya

Lo si percepiva nelle sale sempre gremite, che questi due film avevano entusiasmato il pubblico del Trento Film Festival, e i risultati non hanno smentito le aspettative.

Il Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo – Rotari è andato infatti a The Last Mountain di Chris Terrill (Regno Unito / 2021 / 100′), che racconta la storia degli alpinisti Alison Hargreaves e Tom Ballard, madre e figlio, entrambi morti nell’Himalaya. Il film segue la figlia di Alison, Kate Ballard in un viaggio per dire addio a suo fratello sul Nanga Parbat.

Utilizzando filmati d’archivio del 1995 e le straordinarie riprese di Tom fino ai giorni prima della sua morte, il film esplora ciò che ha spinto Tom a continuare la sua scalata con l’alpinista italiano Daniele Nardi dopo che gli altri due membri della spedizione erano tornati indietro. Attraverso 25 anni di filmati familiari intimi e inediti, il documentario racconta la storia indimenticabile di una famiglia che ha vissuto ed era pronta a morire per la passione di scalare i picchi ghiacciati delle vette più alte del mondo, ed esplora ciò che spinge le persone a sfidare la natura, nella sua forma più feroce e spietata.

Il Premio del pubblico Miglior Lungometraggio – DAO Conad è stato assegnato invece a Fire of Love di Sara Dosa (Canada, Stati Uniti / 2022 / 93′), presentato in anteprima italiana al Trento Film Festival dopo il grande successo al Sundance. Un film d’avventura unico, poetico e visivamente stupefacente su una coppia di scienziati francesi, montato interamente con i loro filmati di viaggio alla ricerca di vulcani attivi negli anni 70′ e 80′. Gli intrepidi vulcanologi francesi Katia e Maurice Krafft hanno viaggiato per il mondo alla ricerca di eruzioni vulcaniche e nuvole di cenere.

Fortunatamente, hanno filmato tutti i loro viaggi, e il loro incredibile archivio personale di pellicole in 16mm è una testimonianza avvincente di una vita dedicata all’esplorazione.

Realizzato
interamente con i loro filmati, lettere e appunti, il film di Sara Dosa è quanto di più lontano da un ritratto tradizionale si possa immaginare. Fire of Love è arte cinematografica pura, poetica ed estroversa, con l’esuberanza di un film della nouvelle vague francese, e ci offre alcuni dei momenti più belli – e tragici – che si possa immaginare di vedere in un film.

a cura della redazione

Written by giovanni47