Prenderà avvio nelle prossime settimane a San Marino un importante progetto di screening cardiologico su tutta la popolazione sammarinese a partire dai 50 anni di età.

 

Si tratta di una significativa iniziativa di prevenzione, voluta dal Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS), che ha individuato, come partner scientifico del progetto, la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica.

La presentazione è avvenuta questa mattina – in occasione della giornata mondiale del cuore – nella sede Istituzionale di Palazzo Begni, alla presenza del Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, del Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere, del Vicepresidente della SICGe Alessandro Boccanelli e del responsabile della UOC di Cardiologia dell’Ospedale di Stato di San Marino, Piercamillo Pavesi.

Il progetto messo a punto dall’ISS, mira a realizzare uno screening che coinvolgerà tutti i cittadini che nel corso del 2023 compiranno 50 e 70 anni, per un totale di quasi mille sammarinesi.

L’obiettivo è approfondire il loro stato di salute dell’apparato cardiovascolare, attraverso l’uso della “carta del rischio” da parte dei medici di Medicina Generale e l’appropriata e corretta esecuzione della visita cardiologica e, nei casi individuati dagli specialisti, degli esami cardiologici di 2 livello (ecocardiografia cardiaca, stress test e TAC coronarica in particolare, tecnologia che l’Ospedale di Stato ha acquisito recentemente).

Diviene così concreto quanto dichiarato dal Direttore Generale ISS nella sua relazione al momento dell’assunzione dell’incarico nel gennaio scorso, quando fu rappresentata la necessità di promuovere attività di prevenzione e individuazione precoce dei problemi cardiocircolatori nella popolazione sammarinese, in ragione dell’alta incidenza registrata sul Titano.

“Sono molto contento di quanto è stato annunciato oggi – conclude il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta –. Investire sulla prevenzione rappresenta l’obiettivo prioritario di ogni Paese.

Il sistema sanitario sammarinese già investe molto in screening e controlli e grazie a questo progetto possiamo aggiungere un importante nuovo tassello in questa direzione, a beneficio degli assistiti e in generale di tutta la nostra comunità”.

“Le malattie cardiovascolari sono un problema importante per la salute della popolazione occidentale, ad esse sono associate un’elevata morbilità, un’alta mortalità e costi sanitari considerevoli – dichiara il dottor Pier Camillo Pavesi -. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, infatti, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi.

E tali numeri sono sostanzialmente sovrapponibili anche alla realtà sammarinese”.

“Lo studio che verrà realizzato a San Marino – afferma il professor Alessandro Boccanelli – al pari di quanto stiamo realizzando in Italia, permetterà una più efficace prevenzione di comunità.

L’importanza è duplice, in quanto chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico, con una modifica della qualità della vita.

Quindi ridurre il rischio infarto, oltre a ridurre le morti, vuol dire anche ridurre notevoli costi economici e sociali; inoltre, a causa dell’aumento dell’attesa di vita, sono diventate epidemiologicamente assai rilevanti altre malattie cardiovascolari, come, ad esempio, le sottovalutate malattie delle valvole cardiache quali stenosi aortica o insufficienza mitrale.

Queste si manifestano abitualmente dopo i 65 anni, per cui va prestata particolare attenzione a questa fascia di popolazione”.

“Ritengo che la collaborazione che prende avvio oggi – spiega il Direttore Generale ISS Francesco Bevere – sia molto significativa e concreta.

La prevenzione è fondamentale, essendo lo strumento più importante per tenere sotto controllo i principali fattori di rischio dei nostri cittadini.

Tenere infatti, sotto controllo i fattori di rischio di alcune malattie cardiovascolari, vuol, dire convincere le persone ad adottare stili di vita sempre più personalizzati e comportamenti quotidiani per mantenerci in buona salute.

Fondamentale sarà, come già previsto, il coinvolgimento anche dei Medici di Medicina Generale. Coloro che non hanno il tempo di fare prevenzione, dovranno prima o poi trovare il tempo per curare le malattie.

Noi siamo qui tutti insieme per promuovere questa iniziativa e quelle che verranno, con la finalità di arrivare prima del manifestarsi di alcune patologie cardiache acute, come l’infarto. Arrivare prima vuol dire salvare la vita di una persona”.

a cura della redazione

Written by giovanni47