Un gelato sempre più “agricolo” ma non per questo meno attento alla tecnologia e ad intriganti mix con altri settori del mondo enogastronomico.
Un gelato nel quale natura e scienza costituiscono un binomio sempre più indissolubile.
Se da un lato trionfa il ritorno alla terra con grande attenzione al recupero degli scarti, dall’altro si moltiplicano le collaborazioni dei maestri gelatieri con chef, pasticceri, cioccolatieri, nutrizionisti e cantine per dar vita ad una proposta sempre più ampia, per far sì che la gelateria, senza perdere il suo carattere distintivo, allarghi il suo raggio d’azione con un’offerta che copra tutto l’anno.
Destagionalizzare e diversificare: questa la vera sfida del futuro. Una sfida che è stata già pienamente colta dai professionisti più attenti e che ci ha spinto ad introdurre un nuovo premio, il premio innovazione.
Una sfida che implica, necessariamente, studio, preparazione e dunque formazione.
È il tempo del gelatiere-imprenditore, un professionista attento alla qualità del prodotto ma capace nello stesso tempo di gestire con grande intelligenza il locale, a cominciare dal personale.
Sono 493 gli esercizi segnalati in guida, con 83 nuovi ingressi. Aumentano i Tre Coni che passano a 64: Magritte – Gelati al Cubo a Fidenza (PR); Sir Oliver a Novate Milanese (MI); Paolo Brunelli Combo a Senigallia (AN) e Sikè Gelato a Milazzo (ME) entrano nell’olimpo delle Gelaterie italiane.
La Lombardia è al vertice con 14 locali premiati con i Tre Coni seguono il Piemonte e l’Emilia Romagna con 9; il Lazio con 7; il Veneto con 6; la Toscana con 4; Liguria, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna con 2; Friuli-Venezia
Giulia, Marche, Abruzzo, Puglia.
a cura della redazione