f f e r r o n e apre le porte di Villa Mirabello per invitarvi ad una “cena” esclusiva, tra arte e design, dove il tempo sembra essersi fermato.

In uno scenario teatrale monocromatico blu Klein sarà possibile scoprire le collezioni in vetro del brand, tra una mise en place suggestiva e un corpus di still life che richiamano la tradizione del 1600.

Felicia Ferrone, fondatrice e creative director del brand statunitense f f e r r o n e, in occasione della Milano Design Week invita il pubblico a partecipare a STILL NOW. The dinner una stupefacente festa per gli occhi, i sensi e l’immaginazione ambientata nella splendida Villa Mirabello del XV secolo, una delle dimore più antiche di Milano, aperta per la prima volta durante il Fuorisalone.

L’esclusivo contesto rinascimentale sarà la quinta scenica di un’avvolgente esperienza estetica e concettuale che vede protagonista un’installazione dove i linguaggi creativi si mixano in una rilettura del tempo.

Qui, saranno presentate le iconiche collezioni di bicchieri di Felicia Ferrone all’interno di un’interpretazione artistica della cena, dove diverse ispirazioni si incontrano, a partire dal banchetto rinascimentale fino a giungere alle più recenti references dell’arte contemporanea.

Nelle sale di Villa Mirabello, STILL NOW. The dinner si svela come una mise en place monocromatica che evoca gli still life del Seicento dove forme eterogenee di oggetti comuni si stagliano da una colata di colore, un blue Klein intenso e sacrale allo stesso tempo.

In questo paesaggio ultraterreno emergono le creazioni in vetro di Ferrone, epifanie di design messe ora in dialogo con articoli quotidiani tipici del Novecento e di quella cultura consumistica che l’ha caratterizzato.

Il repertorio di oggetti che “imbandisce” la tavola – recuperati nei mercatini delle pulci e nei negozi dell’usato – è un tesoro di possibilità e forme, ma oggi in disuso, che Ferrone riabilita conferirvi atemporalità, calandoli in un dialogo tra passato, presente e futuro.

Questi oggetti comuni rappresentano ciò che la designer definisce “neo-grannyismo” un’esplorazione della memoria, della forma e di nuove modalità di essere attraverso operazioni di riattualizzazione e rivalorizzazione.

Le collezioni di Ferrone, contemporanee nel design ma caratterizzate da un tocco retrò e futuristico allo stesso tempo, emergono dallo sfondo monocromatico dell’installazione, mostrando le loro qualità formali, indipendentemente dal tempo o dall’epoca, per enfatizzare come il design sia un valore che trascende l’obsolescenza e la nostra attuale cultura usa e getta.

 

 

 

La riflessione sugli oggetti comuni unitamente all’assemblaggio formale dell’installazione, ha ispirato la designer a intraprendere uno studio sui dipinti di nature morte, che storicamente raffiguravano oggetti domestici, considerati secondari nella tradizione artistica del dipinto.

Nasce così la collaborazione tra il fotografo Jonathan Allen e designer Felicia Ferrone che ha dato vita a Ultramarinus: Memories of the future, una serie di still life contemporanei, che trae nome da ultramarino, un pigmento di colore blu intenso derivante dalla polvere del lapislazzulo (il termine latino ultramarinus significa al di là dal mare perchè il pigmento era importato in Europa dalle miniere dell’Afghanistan da commercianti italiani nel XIV e XV secolo).

Dal 2001, la ricerca artistica di Ferrone ha mostrato come gli oggetti quotidiani ben progettati sono un importante tessuto connettivo per la nostra identità collettiva.

Gran parte del suo lavoro, infatti, è progettato per il tavolo da pranzo, luogo simbolo di condivisione, con la celebrazione del cibo, delle bevande e della convivialità che offre.

Ferrone ci ricorda che i nostri oggetti quotidiani hanno un potenziale latente e significativo per la sostenibilità, l’utilità e la memoria in attesa di essere risvegliati, mostrando come il potere del design può aiutarci a stabilire connessioni più significative con il nostro passato, presente e futuro.

Da Revolution, la linea che sembra sfidare la gravità, proponendo bicchieri che, capovolti, suggeriscono un nuovo modo d’uso a Boyd, ispirata dall’architettura brutalista, in mostra sarà un repertorio di collezioni di fferrone dove il fil rouge progettuale è dato dall’utilizzo di tecniche innovative e artigianali che rendono ogni disegno un’opera d’arte di uso quotidiano.

FELICIA FERRONE

Felicia Ferrone è architetto, designer, accademica e imprenditrice.
f f e r r o n e – l’omonimo marchio internazionale da lei fondato nel 2001 a Chicago a cui nel 2018 è seguita l’apertura della sede di Milano – è noto per proporre l’inconsueto attraverso un’estetica apparentemente minimalista.
Il pluripremiato lavoro di Ferrone con il vetro, gli accessori per la casa e il design di mobili è stato ampiamente esposto, pubblicato a livello internazionale e incluso nelle collezioni dei musei.
Recentemente Felicia è stata inclusa nel volume di Phaidon, Woman Made: Great Women Designers di Jane Hall come una delle 200 donne che hanno un ruolo determinante campo del design.
a cura della redazione

Written by giovanni47