L’opera Semilla SAGRADA, dell’artista Rebeca Romero (galleria Copperfield, Londra), vincitrice della quinta edizione dell’OGR Award, è stata presentata per la prima volta il 17 maggio durante la cerimonia di premiazione ufficiale aperta al pubblico presso OGR Torino.
Il progetto METAmorphosis, il secondo episodio della piattaforma Beyond Production, promossa da Artissima e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, riflette sulle tendenze più innovative dell’arte contemporanea. L’edizione lanciata nel 2022 si è focalizzata sul complesso fenomeno del Metaverso.
Come in Surfing NFT, primo episodio di Beyond Production, il Metaverso viene qui proposto adottando una visione critica del fenomeno, formativa per i professionisti del mondo dell’arte ed educativa per il pubblico. Il progetto METAmorphosis ha visto confermate le partnership con Artshell software house per il mercato dell’arte e con LCA Studio Legale, oltre all’attivazione di un nuovo dialogo con REVIBE – Metaverse Experience Factory residente in OGR Tech.
Rebeca Romero, selezionata come vincitrice dalla giuria internazionale dell’OGR Award, ha avuto l’opportunità, grazie al sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e il supporto tecnologico dei partner coinvolti dal progetto, di produrre l’opera Semilla SAGRADA.
L’opera è stata presentata in occasione dell’evento nella sua versione fisica, negli spazi del Duomo presso OGR Torino, e nella sua versione 3D in un Duomo virtuale ospitato sulla piattaforma Spatial nel Metaverso fruibile gratuitamente nel tempo. L’opera, grazie alla sinergia con l’OGR Award, viene acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ed entra a far parte della Collezione della Fondazione in comodato gratuito a OGR Torino.
A seguito dell’evento, l’opera, nella sua versione digitale nel Metaverso, continuerà ad essere visibile a questo link:
https://bit.ly/METAmorphosis
Semilla SAGRADA
Il progetto indaga la storia di una futura-antica civiltà adoratrice del Sacro Seme, un essere vegetale di forma mutevole e dotato di proprietà miracolose. Con una prospettiva animistica che richiama i miti inca che attribuivano vitalità a elementi della natura come le montagne, gli specchi d’acqua, le stelle, le pietre, le caverne, gli eventi atmosferici e il firmamento sopra di noi, l’artista affronta l’urgenza di indagare, in un’era di continui sconvolgimenti ambientali, le connessioni ontologiche tra entità umane e non umane e i mondi possibili.
Semilla SAGRADA esiste in due spazi o “piani” complementari, muovendosi fluidamente tra il digitale e il materiale.
L’opera fisica installata nel Duomo di OGR Torino presenta il risultato di uno studio dei tessuti precolombiani, che ha fornito preziose informazioni sia sui progressi tecnologici e culturali di queste società, sia sulle loro strutture economiche e sociali. A partire da questo concetto, Semilla SAGRADA assume la forma fisica di un indumento confezionato con estrema cura, che rappresenta un prodotto fittizio dell’enigmatica civiltà adoratrice del Seme. L’indumento si ispira alle collezioni museali di antiche tuniche e mantelli e ai costumi delle danze folcloristiche peruviane. È stato confezionato utilizzando tecniche di ricamo digitali e tessuti appositamente creati e incentrati sull’iconografia associata al Sacro Seme.
Il Duomo di OGR Torino nel Metaverso è stato ricreato per ospitare un incontro spirituale, caratterizzato da tre manifestazioni fluttuanti del Sacro Seme (modelli 3D) che i visitatori possono esplorare e con i quali possono interagire. Ognuno di questi sacri semi è presentato come una divinità e se cliccato fungerà da portale. Attraverso questa interazione (un video pop-up per seme), il visitatore è incoraggiato a contemplare il significato e il simbolismo di ogni seme, maturando una più profonda comprensione dei rapporti tra tecnologia, natura e spiritualità.
Dalle parole dell’artista «Semilla SAGRADA mira ad individuare una caratteristica unificante tra le cosmogonie animistiche amerinde e i futuri post-umanisti dove i tradizionali confini tra umano e non umano sono molto labili e la divinità e l’individualità sono disperse attraverso un ampio spettro di esseri».
Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano e curatrice di METAmorphosis, commenta così il lavoro dell’artista vincitrice «il progetto di Rebeca Romero Semilla SAGRADA articola in maniera innovativa il rapporto tra passato e futuro attraverso un sorprendente legame tra virtuale e fisico. I giganteschi semi divini apparentemente simboli di cosmogonie ameridiane ci proiettano in un Metafuturo ispirato al mondo dei videogiochi mettendo in discussione il rapporto tra arte e artigianato, video e gaming. Beyond Production nasce dall’esigenza che l’arte ha sempre manifestato nell’interrogare il rapporto con le nuove tecnologie. Viviamo in un’epoca digitale e immaginare come l’arte e le sue problematiche possano impattare la vita dei nativi digitali è una responsabilità delle istituzioni culturali».
Luigi Fassi, direttore di Artissima, racconta che «le elaborazioni digitali e scultoree dei semi di Rebeca Romero appaiono come epifanie tra passato e futuro, rappresentazioni sospese tra l’evocazione di un passato ancestrale e una proiezione futuribile del rapporto tra arte e sacro.
Romero apre così a una dimensione inedita di sviluppo, capace di ispirare delle nuove modalità di creazione in cui l’immaginario degli artisti si possa muovere in completa fluidità tra concretezza scultorea e virtualità dell’immagine.
METAmorphosis è il secondo episodio di Beyond Production ed esplora un territorio complesso e in divenire come quello del Metaverso, in cui l’esperienza creativa degli artisti è posta in diretto confronto con le tecnologie digitali più avanzate, mantenendo verso di queste uno sguardo critico e non apologetico».
La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT sostiene Artissima e Beyond Production, nella convinzione che indagare nuovi linguaggi di espressione artistica sia fondamentale per permettere alle opere di riflettere la complessità del mondo contemporaneo.
A questo scopo, la Fondazione ha messo a disposizione di questo un budget di produzione per lo sviluppo dell’idea progettuale dell’artista vincitrice.
La Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Luisa Papotti, ha così dichiarato «l‘intreccio tra tecnologie emergenti ed arte, dalla fotografia al Metaverso, ha sempre offerto alla creatività strumenti rinnovati, aprendo più estesi orizzonti espressivi. Beyond Production è il progetto che la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha voluto promuovere con Artissima per indagarne le potenzialità ed esplorarne i più recenti confini. L’esito di questo percorso, avviato nell’edizione 2022 di Artissima, si coniuga con l’OGRAward, il premio che dal 2017 la Fondazione dedica alle OGR Torino, attribuito quest’anno a Rebeca Romero. Per la prima volta, l’opera premiata, Semilla SAGRADA, troverà spazi complementari nelle sale imponenti delle OGR Torino e nel loro Metaverso, offrendo al pubblico una inedita esperienza, tra il tangibile ed il virtuale».
OGR Award in dialogo con METAmorphosis
L’OGR Award nasce come riconoscimento all’artista che meglio restituisce il complesso e sofisticato rapporto tra arte, tecnologia e innovazione, con particolare rilievo agli sviluppi digitali.
La vincitrice è stata scelta tra gli artisti selezionati durante l’edizione di Artissima 2022: Marcos Lutyens della galleria Alberta Pane, Parigi e Venezia; Eva & Franco Mattes della galleria Apalazzogallery, Brescia; Rebeca Romero della galleria Copperfield, Londra; R M della galleria Martina Simeti, Milano.
Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Amira Gad, curatrice e scrittrice, Rotterdam, Lars Henrik Gass, direttore del Festival Internationale Kurzfilmtage Oberhausen, Samuele Piazza, senior curator OGR Torino, e Domenico Quaranta, critico d’arte, curatore e docente specializzato in media art, Milano.
Con la guida dei partner progettuali Artshell, LCA Studio Legale e Revibe – Metaverse Experience Factory, professionisti altamente specializzati rispettivamente nelle tecnologie digitali, nelle problematiche giuridiche legate agli NFT e nella computer grafica 3D in ambito metaverse, gli artisti hanno partecipato insieme alle rispettive gallerie a un ciclo formativo di incontri sul Metaverso e sulle sue potenzialità e limiti in ambito artistico.
Gli artisti hanno quindi realizzato un’idea progettuale di un’opera fisica e del suo alter ego digitale nel Metaverso con il supporto di Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano, e grazie a un contributo di produzione erogato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Le idee progettuali sono visibili su una piattaforma digitale dedicata a cura di Artshell.
Bio Rebeca Romero
Rebeca Romero è un’artista interdisciplinare nata in Perú e con base a Londra.
Nel 2020 ha conseguito un master in discipline artistiche alla Goldsmiths University di Londra. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo in importanti mostre come Oracles and Algorithms, Copperfield Londra, UK (2022), and so on, Das Weisse Haus, Austria (2022), Bloomberg New Contemporaries, Firstsite Colchester & South London Gallery, UK (2021), The Obsolete in Reverse, Springseason Gallery, UK (2020) e London Grads Now, Saatchi Gallery, UK (2020). Le sue performance sonore e i suoi video sono stati ospitati su piattaforme come New Writing with New Contemporaries, South London Gallery, UK (2022) e Future Artefacts, RTM.FM (2021).
Attraverso un’ampia gamma di media che includono sculture, ceramiche, tessuti, performance sonore e video, Rebeca Romero esplora i concetti dell’identità diasporica, le verità, la finzione e il loro rapporto con l’era digitale.