Preziosi come opere d’arte, i vini di Sartieri 1931 tornano a essere i protagonisti del brindisi inaugurale della Mostra Collettiva Shine, in programma il 25 maggio presso la Galleria di Arte Contemporanea MarcoRossi di Milano
Prosegue la stretta collaborazione tra la cantina Sartieri 1931 e la Galleria Marcorossi Artecontemporanea, in Corso Venezia 29 a Milano. Infatti, la prossima data da segnare in agenda per assaporare vini d’eccellenza e godere della bellezza delle opere d’arte, è il 25 maggio, in occasione della Mostra Collettiva – Shine.
Non solo Milano ma anche Torino e Verona visto che, sempre per le due inaugurazioni della Mostra Collettiva – Shine, i vini Sartieri 1931 saranno i protagonisti dei brindisi, rispettivamente il 23 e il 27 maggio.
I vini Sartieri 1931 daranno un approccio ancor più coinvolgente alla mostra, aperta fino al 29 luglio, che abbraccia le opere di tre artisti: Ivan De Menis, Elisa Grezzani e David Lindberg.
Agli occhi dello spettatore si presenterà una pittura in cui le forme si plasmano grazie a materiali tras-lucenti e a colori che diventano luce. In un contesto di così alto livello, e citando una parte di quanto affermato dall’antropologo Marino Niola, secondo il quale “Risplendere e riflettere. È questo che spiega, almeno in origine, la credenza così diffusa nella natura magico-sacrale di oro, pietre e oggetti sfavillanti (…)”, allo stesso modo i vini Sartieri 1931 testimoniano la medesima sacralità e la medesima preziosità che parte dalla terra e dalla vigna.
Sartieri 1931, in occasione della Mostra Collettiva – Shine proporrà l’elegante Spumante Metodo Classico DOCG Première, prodotto con uve pinot nero al 100% e servito con golose fragole. Come le opere dei tre artisti, il vino saprà coinvolgere in un susseguirsi di emozioni: dai colori dorati e trasparenti ai profumi avvolgenti, alla gradevolezza che sprigionano al palato.
“Ogni volta che entro in contatto con le esposizioni della Galleria di Arte Contemporanea Marcorossi provo un nuovo trasporto. In questo caso, visto che si tratta di materia, colori, preziosità e sensazioni astratte, penso che i vini rappresentino i compagni perfetti di questo percorso emozionale”. Racconta Valerio Saviotti, titolare della cantina. “Sartieri 1931, da sempre, si basa su alti standard enologici e sugli alti valori della terra. Ogni bottiglia, come amo sempre ripetere, è un’opera d’arte unica e speciale…”.