Conosciamo i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna attraverso una ricetta esclusiva che andrà in scena, giovedì 7 e venerdì 8 settembre, al Sana di Bologna, 35^ edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, nel segno di tutto ciò che è naturale e salutare.
È la Crudité di Cascioburger con Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, sfoglie di Casciotta d’Urbino Dop e Aceto Balsamico di Modena Igp.
Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp ha ottenuto dall’Unione europea nel 1998, 25 anni fa, il riconoscimento di IGP come primo marchio di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia.
Tutto nacque dalla volontà di alcuni allevatori di difendere la qualità della carne proveniente dalle razze bovine tipiche del Centro Italia e oggi riconosciute dal Disciplinare di produzione – Chianina, Marchigiana e Romagnola – puntando sul legame con il territorio e sull’attenzione ad allevamento e alimentazione.
Nel 2003 è nato il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, che ogni giorno lavora per salvaguardare la IGP da abusi e contraffazioni, promuovere la qualità della carne certificata partecipando a fiere e manifestazioni in tutta Italia e tutelare l’intera filiera: dall’allevamento alla macellazione fino all’arrivo sulle tavole dei consumatori.
“La promozione e la conoscenza di un prodotto – afferma Andrea Petrini, direttore del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP – passa dalla promozione e dalla conoscenza del territorio di produzione e viceversa. I prodotti DOP e IGP, in particolare, trovano in questo legame con il loro territorio uno dei punti unici e fondamentali della certificazione di qualità e, per questo motivo, è indispensabile sviluppare e rafforzare sempre di più la sinergia tra i Consorzi e con le istituzioni, come accadrà a Sana di Bologna, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Regione Emilia Romagna e degli altri prodotti che si uniranno alla nostra carne”.
La Casciotta d’Urbino è un formaggio dal sapore inconfondibile, frutto della sapienza dei maestri casari. La Dop, riconosciuta dal 1982, ne garantisce l’autenticità e la qualità, valorizzando le tradizioni locali dei territorio di produzione.
“La Casciotta d’Urbino Dop – spiega Paolo Cesaretti, coordinatore del Consorzio di Tutela – divenne una specialità distintiva del Ducato di Urbino, quando Federico da Montefeltro decise di proteggere il suo territorio dalle scorrerie dei pastori transumanti agevolando l’uso dei pascoli per gli allevatori locali. La produzione di piccole forme rotonde, morbide e dal sapore delicato si affinò fino ad arrivare agli anni ’60 del secolo scorso quando le “vergare”, donne di casa del pesarese dedite all’allevamento del bestiame, composero la ricetta. Per tutelarne l’eccellenza, al Disciplinare si affianca il Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop che si occupa anche della sua promozione e valorizzazione. Anche il gusto è altrettanto inconfondibile: dolce e delicato, ha il sapore del burro e del latte fresco col quale viene prodotta. Friabile e molle, all’olfatto è fragrante e aromatica. Una vera perla, versatile e perfetta per impreziosire una ricetta deliziosa come questa”.
L’Aceto Balsamico di Modena Igp, grazie alla sua versatilità che lo rende adatto a tutte le cucine del mondo è uno degli ambasciatori del Made in Italy e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, tra i più rappresentativi con la produzione certificata che nel 2021 ha raggiunto il suo record storico superando i 100 milioni di litri all’anno per oltre un miliardo di euro al consumo di cui il 92% della produzione viene esportata: oggi il prodotto è commercializzato in oltre 130 differenti Paesi.
“Lavorare insieme ad altri Consorzi per promuovere le nostre eccellenze è una strategia fondamentale – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Unire competenze, risorse umane ed economiche per realizzare eventi che rispondono alla tutela e diffusione della conoscenza dei prodotti, della storia e delle ragioni che li rendono eccellenze certificate è l’inizio di una sinergia che rende il settore delle Dop e IGP più forte e coeso e questa è la strategia da adottare in futuro».
La presentazione dei tre prodotti e la degustazione della ricetta nata dalla loro unione, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, sono previste alle ore 11.30 presso il Padiglione 30, stand B5-C6
a cura della redazione