- L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano celebra i suoi quasi 100 anni con una mostra “The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana” che illustra lo stato dell’arte dei trattamenti medici e chirurgici oggi disponibili nelle varie branche dell’Oncologia, ricordando le scoperte e le grandi figure di medici che hanno reso possibili questi risultati
- Le sfide dell’oncologia del futuro sono sempre più complesse: massa critica di competenze e strumenti tecnologici all’avanguardia sono il ‘must’ per costruire un terreno comune di collaborazione con tutti gli stakeholder
- La mostra è aperta al pubblico dal 13 dicembre. Per maggiori informazioni www.thebigrevolution.it
Un unico luogo fisico in cui ricercatori e clinici possano lavorare fianco a fianco, in modo da garantire un continuo e reciproco scambio di conoscenze e competenze, con l’unico scopo di assicurare le migliori cure da portare al letto dei pazienti.
È questo il modello che ha ispirato fin dalla sua nascita nel 1928 l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, garantendo per quasi un secolo uno standard di eccellenza nel campo dell’Oncologia.
Per celebrare questa lunga storia, presso la sede dell’Istituto di via Venezian, si inaugura oggi la mostra “The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana”, che fotografa lo stato dell’arte delle diverse branche della disciplina, ripercorrendo idealmente il lungo cammino che ha reso l’Istituto un punto di riferimento a livello mondiale.
“Il nostro Istituto continua a rappresentare un polo di eccellenza, ma questa posizione di preminenza riconosciuta a livello internazionale non è che il punto di arrivo di un lungo percorso storico: la posa della prima pietra risale al 1925, quindi quasi un secolo fa, mentre l’attività clinica è iniziata nel 1928” – dichiara Marco Votta, Presidente INT – “Ma quel che più conta è che dalla sua istituzione fino a oggi, l’INT è stato al centro dei più importanti risultati in campo clinico e sanitario, mantenendo sempre come obiettivo la tutela del paziente e la dignità dell’essere umano e sempre nell’ambito di un servizio pubblico”.
In quasi un secolo di storia molte cose sono cambiate, ma non i valori di riferimento dell’Istituto.
“Insieme alla cura e all’assistenza, la ricerca scientifica è da sempre la mission dell’Istituto Nazionale dei Tumori: con un gioco di parole potremmo definirla una tradizione d’innovazione” – aggiunge Carlo Nicora, Direttore Generale INT – “Chiaramente, nel corso dei decenni la ricerca è diventata un’impresa molto più complessa rispetto a come si presentava inizialmente: basti pensare che attualmente sono impiegate in questo settore circa 650 persone in 27 laboratori, con un impegno finanziario di oltre 61 milioni di euro, che nel 2022 hanno permesso di condurre 822 studi clinici con 18mila pazienti coinvolti nei protocolli di ricerca”.
Se quindi ricerca e clinica, abbinate tra loro, hanno rappresentato per decenni l’evoluzione dell’Oncologia, le nuove tecnologie e le prospettive di network nazionali e internazionali segnano una vera rivoluzione.
È quanto intende illustrare la mostra “The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana”, evidenziando tutto ciò che oggi è disponibile in termini di diagnosi e di cura in questo campo e ripercorrendo idealmente il lungo cammino della storia dell’oncologia italiana, attraverso le scoperte e le grandi figure di medici che hanno reso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano un punto di riferimento a livello mondiale (si è classificato nel 2023 al 4° posto a livello europeo e al 1° posto a livello italiano tra gli istituti oncologici pubblici).
L’idea è che tutto questo possa ispirare i giovani a intraprendere l’affascinante carriera nella ricerca biomedica.
“La felice intuizione che ha dato vita all’Istituto è stata quella di concentrare in unico luogo tutti gli attori nel campo dell’oncologia, in modo da raggiungere quella massa critica di intelligenze, tecnologie, volontà, tempo e risorse che consente di massimizzare e concentrare gli sforzi verso uno stesso obiettivo” – dichiara Giovanni Apolone, Direttore Scientifico INT – “Questo modello è sicuramente valido ancora oggi, ma non basta: le sfide che abbiamo di fronte richiedono un networking molto importante, una ricerca collaborativa transnazionale, in grado di mettere insieme competenze di figure tra loro molto diverse – come il medico, l’ingegnere e l’esperto di analisi dei dati – abbinata a un’attenzione spasmodica per tutto ciò che può offrire l’innovazione tecnologica, come in questo momento per esempio l’intelligenza artificiale”.
L’intelligenza artificiale rappresenta, infatti, una grande protagonista di questa mutata prospettiva ed è utilizzata per sviluppare tool decisionali per la diagnosi e la scelta del trattamento. Proprio a questo tema sono dedicati diversi progetti dell’Istituto Nazionale dei Tumori.
Tra questi AI-ON-LAB, un laboratorio interamente dedicato all’intelligenza artificiale, frutto della collaborazione con il Politecnico di Milano, che analizza in modo automatico una grande mole di dati clinici, radiologici, genomici, immunologici, di imaging e di anatomia patologica già disponibili in forma digitale; Apollo 11, dedicato alla raccolta e all’analisi mediante IA di dati clinici, biologici e radiologici di soggetti afferenti a 48 centri del territorio nazionale con tumore al polmone avanzato e I3LUNG, progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del Programma Quadro Horizon Europe con la partecipazione di 16 partner internazionali, che ha l’obiettivo di realizzare uno strumento per definire un piano terapeutico personalizzato per i pazienti con tumore ai polmoni.
Ispirare una nuova generazione di ricercatori: il percorso della mostra
Ad accogliere i visitatori all’inizio del percorso sarà una timeline introduttiva che riassume le tappe storiche e le scoperte chiave della storia dell’Oncologia e del contributo dell’Istituto Nazionale dei Tumori.
La mostra si sviluppa poi affrontando focus tematici di approfondimento come l’analisi dei dati, l’imaging, l’anatomia patologica, la fisica medica, la terapia del dolore, la psicologia clinica e la riabilitazione.
C’è poi spazio per le applicazioni della ricerca in cinque diverse aree tematiche: oncologia medica, oncologia sperimentale, chirurgia, radioterapia e pediatria. Non manca infine un corner dedicato al prezioso contributo delle associazioni non profit che collaborano con l’Istituto e un’area interattiva in cui è il pubblico, in particolare i giovani, a diventare protagonista.
Il progetto “The Big R.evolution” è ideato da Ugo Vivone con Officine Buone, una delle più interessanti realtà italiane di innovazione sociale nata proprio all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori esattamente 10 anni fa. “Vogliamo un futuro con i ricercatori italiani protagonisti a livello mondiale e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale valorizzarli, parlarne, dedicare loro spazi e copertine come se fossero star della musica o del cinema: l’impatto sociale e la valorizzazione culturale della Ricerca è una chiave fondamentale per fare crescere questo ambito” – afferma Ugo Vivone, Fondatore di Officine Buone e ideatore della Mostra – “Così vedendo ogni giorno in Istituto giovani medici e ricercatori in opera abbiamo pensato che fosse giusto raccontare in maniera avvincente e attrattiva proprio questi talenti e questa dedizione per una delle cause più importanti per il futuro dell’umanità. Da un decennio ci occupiamo di valorizzare il talento dei giovani con progetti sociali e questo è in assoluto il progetto più avvincente al quale abbiamo lavorato”.
La mostra si rivolge prevalentemente ai giovani under 20 con l’obiettivo di ispirare allo studio delle materie STEM e sensibilizzare anche sul tema della prevenzione.
Per maggiori informazioni www.thebigrevolution.it
LA FONDAZIONE IRCCS – ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI (INT)
La Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico. Fondato nel 1928, l’INT è primo in Italia tra gli IRCCS oncologici ed è centro di riferimento nazionale e internazionale sia per i tumori più frequenti che per quelli più rari e pediatrici. Con più di 650 persone dedicate alla ricerca e 27 laboratori, è oggi polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, di assistenza ed epidemiologica. Definito come «Comprehensive Cancer Center», secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI), l’INT, con 10 brevetti e ben 5 Registri di Patologia Istituzionali, è affiliato a oltre una decina di organizzazioni internazionali per la ricerca e cura del cancro (OECI, UICC, EORTC) ed è membro nella rete «Cancer Core Europe» formata dai 7 principali European Cancer Center e di OECI, un network che riunisce oltre cento Istituti oncologici europei.
Nel portfolio INT 2022: 822 studi clinici che hanno permesso a più di 18 mila pazienti di entrare nei protocolli di ricerca, 850 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, 162 progetti finanziati da enti pubblici e privati. INT è uno dei Centri di riferimento nel panorama assistenziale lombardo e nazionale: nel 2022 sono stati più di 17 mila i pazienti ricoverati e oltre un milione le visite ed esami a livello ambulatoriale eseguite. Oltre all’attività di ricerca e clinica, l’Istituto si occupa di formazione, ospitando 280 specializzandi universitari.
a cura della redazione
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