Un nuovo abito “in odor” di primavera e un nome fresco e giocoso che ha tutte le carte per farsi ricordare: questi gli ingredienti del restyling delle due referenze firmate Piccini 1882 che nascono da Tenuta Moraia, azienda vinicola posta nel cuore della Maremma Toscana, a due passi dall’antico borgo di Gavorrano.
“Vanesio”, un Rosato Maremma Toscana e il “Calandrino”, un Vermentino Maremma Toscana– commenta Mario Piccini, Amministratore Delegato di Piccini 1882 sono vini che già facevano parte del nostro portfolio ma che oggi si presentano non solo in una nuova veste ma anche con un nuovo nome volto a dare la giusta personalità e identità a due referenze che incarnano l’essenza della loro terra d’origine, la Maremma.  Qui l’influsso del mare, favorito dal vicino Golfo di Follonica, si mescola con la dolcezza delle colline e con il sole generoso di queste terre.”
Acquistata nel 2000 dalla famiglia Piccini, la tenuta si estende su 160 ettari di terreno, di cui 60 coltivati a vigneto.
Le varietà sono quelle tramandate dalla tradizione locale, vale a dire il Sangiovese ed il vitigno autoctono per eccellenza della costa toscana, ossia il Vermentino.
I due protagonisti sono affiancati da Cabernet, Merlot, Syrah, Alicante e Chardonnay. “In Tenuta Moraia – continua Mario Piccini – siamo costantemente alla ricerca di qualità e tipicità, privilegiando sempre il ciclo biologico di ogni vite. La nostra filosofia è quella di produrre vini che esprimano il territorio attraverso la loro forte personalità con un occhio costante alla sostenibilità. Tutti i nostri vigneti sono infatti a conduzione biologica.”

Questa la filosofia produttiva che ispira “Vanesio”, un rosato fresco e vivace che celebra la sua identità nel perfetto connubio di uve Sangiovese e Syrah.

Queste vengono raccolte all’inizio di settembre per preservare gli aromi di frutta fresca e l’acidità.
Dopo la fermentazione, il vino riceve un affinamento sui lieviti per tre mesi, durante i quali vengono effettuati frequenti bâtonnage.
Il suo seducente color rosa pallido preannuncia i dolci aromi di frutta rossa che lo caratterizzano.
Il sorso, morbido e rotondo, si caratterizza per una buona acidità.
In bocca, si fanno spazio sfumature di lamponi maturi e scorza d’arancia, che conferiscono a questo rosato eleganza e complessità. Un vino perfetto per la primavera in arrivo e ideale abbinato a pesci grassi e affumatici.

Nel nome della freschezza anche il “Calandrino”, 100% vermentino capace di raccontare la struggente storia d’amore tra la Maremma e il mare.

Le uve vengono vendemmiate alla fine di agosto, durante le prime ore del mattino, per preservare il delicato bouquet floreale. Dopo una pressatura soffice seguita da una fermentazione a temperatura controllata per circa 16 giorni, il vino viene poi affinato sui lieviti per tre mesi con la tecnica del bâtonnage.
Le sue fragranze floreali si intrecciano con l’incanto balsamico delle erbe fresche.
Il palato si lascia sedurre dall’abbraccio di agrumi, anice e zenzero; mentre sullo sfondo si agitano le preziose reminiscenze marine.
Ideale con pesce grigliato, calamari fritti e zuppe di pesce ma anche un’ottima scelta per l’aperitivo.

Due vini che non possono mancare nella prossima stagione primavera-estate, perfetti compagni per allietare i momenti di convivialità e per celebrare ogni occasione all’insegna dell’eccellenza enologica.

a cura della redazione
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PICCINI 1882 – Company profile breve
Piccini 1882 è il Gruppo vitivinicolo della famiglia Piccini, con sede a Casole d’Elsa (SI).
La lunga storia dell’azienda affonda le sue radici nel cuore del Chianti Classico, dove, nel 1882, il capostipite Angiolo Piccini fondò una piccola vinicola.
Da allora, l’azienda si è ritagliata una posizione di prestigio all’interno del palcoscenico vitivinicolo nazionale ed estero, potendo oggi vantare una solida presenza in oltre novanta paesi del globo.
Oltre allo storico brand “Piccini”, il Gruppo si compone di molte anime, tra cui spicca lo storico marchio del “Chianti Geografico” e “Generazione Vigneti”, il progetto, guidato dalla quinta generazione, che racchiude le cinque tenute di famiglia, dal Chianti Classico, alla Maremma, passando per Montalcino e le terre vulcaniche del Vulture e dell’Etna.
Nel 2022, infine, la famiglia è sbarcata nelle Langhe con l’acquisizione del celebre brand piemontese “Cantina Porta Rossa”.

Written by giovanni47