Nostalgia Futuro presenta una realtà urbanistica, quella di Milano, una città di progetti impossibili e visioni di alcuni dei più grandi maestri, progetti iconici e di grande pregio non ultimati, che aprono scenari futuri e futuribili.
Un racconto illustrato che vede protagonisti un bambino che segue una carrozza ed entra in una città sospesa tra tristezza e speranza e una figura femminile dallo stile anni 50’ e un rouge à levre rosso che si svela appariscente e prende il volo.
Nostalgia Futuro è monumentalità, condivisione, fiducia nel futuro. L’architettura si pone come antidoto alle ansie, come interpretazione euforica per il futuro.
Così Remigio Architects ricopre la sede del proprio studio di Via Plinio e Via Righi per dare vita a un monolite realizzato con pannelli di tessuto verticale e frame di alluminio di oltre 10 metri di altezza che si intervallano a ritmo costante per eliminare ogni bucatura dell’intero edificio e definire una tela bianca multi-sfaccettata su cui rendere maestosa l’illustrazione di Jacopo Ascari.
Un incontro di visioni e di contaminazioni per vivere lo spazio dall’esterno piuttosto che dall’interno e, comunque con prospettive differenti.
La tecnica dell’ all over tipica del settore della moda viene applicata da Jacopo Ascari al campo del design espositivo di Remigio Architects e accompagna il visitatore alla scoperta di un’installazione realizzata con materiali sostenibili, concetto sempre presente in ogni progetto dello studio.
L’alluminio è infatti riutilizzabile all’infinito, mentre il tessuto deriva dal riciclo delle bottiglie di plastica e viene stampato a sublimazione, cioè a base acqua, senza quindi l’utilizzo di solventi o agenti chimici. La parte di illuminazione è affidata all’azienda Rimani, che con i suoi prodotti risalta i tre arredi.
Nostalgia Futuro si sviluppa negli ambienti interni della sede, dove a prendere la scena è la collezione Soixante-deux (62 in francese) con tre elementi di arredo: una seduta, una libreria e una console.
Il nome nasce dalla particolarità progettuale e dalle caratteristiche della collezione, con un’innovativa struttura modulare basata sul numero 62, ricorrente anche negli accessori e nei fregi.
Tutti gli elementi sono realizzati con telai in alluminio anodizzato o verniciato a polvere, caratterizzati da fori distanziati di 62 millimetri per definire un sistema modulare la cui progettazione, nonostante sia vincolata e regolata da questo particolare numero, dai suoi multipli e sottomultipli, permette la creazione di una varietà di configurazioni, grande flessibilità e personalizzazione.