Istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno ha lo scopo di aumentare la consapevolezza dell’impatto dell’uomo sull’ambiente
naturale trovando nuove strategie per salvaguardarlo.
Quest’anno, giunta al 50° anno di celebrazione, la ricorrenza avrà come tema “una sola Terra”, topic scelto per evidenziare i diversi modi di vivere in modo sostenibile e in armonia con la natura.
L’Irlanda da sempre si rivolge con rispetto alla natura, anche grazie a pratiche sostenibili e in armonia con il territorio come quella dell’allevamento e della produzione di carne di manzo e agnello: sostenibilità a 360 gradi, fondata non solo sul rispetto dell’ambiente, ma anche degli animali e delle persone coinvolte in tutto il processo di produzione.
Un processo verificato dal programma Origin Green, sviluppato dall’Irlanda proprio
per promuove il miglioramento della sostenibilità lungo l’intera supply chain, dagli agricoltori ai produttori, fino ai rivenditori e alle aziende di servizi alimentari.
Un vero e proprio esempio di prendersi cura dell’unica terra che abbiamo e dei suoi abitanti proprio grazie al programma. Origin Green infatti, collabora con oltre 53.000 aziende agricole e 320 aziende irlandesi di cibo e bevande per migliorare la sostenibilità del cibo che producono, al fine di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti e dei consumatori globali.
A rendere prezioso questo programma anche quattro best practise che permettono al modello irlandese di ridurre l’impatto ambientale della sua produzione alimentare:
1. Allevamento al pascolo
Facilitata da un clima gradevolmente fresco tutto l’anno grazie alle correnti del Golfo che raggiungono tutta l’isola e al sole che si alterna a nuvole generose di pioggia, l’Irlanda vanta la presenza di infinite distese di prati verdi, raggiungendo la quota di cinque milioni di ettari di superficie agricola, destinata per l’80% all’allevamento all’aperto di bovini che si muovono liberamente e si nutrono di erba fresca.
Ma non solo, in Irlanda la conduzione degli allevamenti è al 99% di proprietà familiare (più di 80mila famiglie), e passa con orgoglio di generazione in generazione rispettando una tradizione di cura verso gli animali e la natura.
L’insieme di tutte queste caratteristiche garantisce una carne “Buona per natura” con un alto valore nutritivo grazie alle proteine e alle vitamine di alto valore biologico e al betacarotene, un potente antiossidante che nella carne degli animali allevati al pascolo si trova in dose addirittura 7 volte maggiore 1 . Inoltre, l’alto grado di grasso intermuscolare, la cosiddetta marezzatura, rende questa carne davvero succulenta. La carne irlandese si riconosce subito non solo per via del sapore intenso,
1 C. A. Daley, A. Abbott, P. Doyle, A review of fatty acid profiles and antioxidant content in grass-fed and grain-fed beef, Nutr J. 2010;
9: 10 ma anche per il colore rosso Borgogna e per il suo tipico grasso dorato (golden fat), derivati proprio dall’alimentazione Grass Fed dei bovini irlandesi.
2. Ecosistemi completi
Punto di forza degli allevamenti irlandesi è la presenza di un ecosistema vasto e completo: all’interno dei campi vengono piantati dagli allevatori arbusti, siepi e fiori che attirano e nutrono piccoli mammiferi, uccelli e impollinatori così che siano proprio questi a contribuire al benessere e alla fertilità del terreno e non solo.
3. Scarabei stercorari
All’interno dell’ecosistema irlandese, un’importantissima funzione è svolta dagli scarabei stercorari.
Questi minuscoli coleotteri hanno un grande impatto sulla conservazione ambientale e la biodiversità poiché uccidono i parassiti e aerano il terreno scavando buchi grandi come una lingua dove spingono lo sterco di mucca in palline permettendo il riciclaggio delle sostanze nutritive e la crescita di piante ed erba, oltre a ridurre il rischio di deflusso dell’acqua nelle fattorie.
4. Fertilizzante organico
Il fertilizzante organico è ampiamente utilizzato in Irlanda: la maggior parte delle fattorie può essere definito a ‘ciclo chiuso’: i prodotti agroalimentari vengono realizzati e confezionati dagli stessi proprietari, i quali riutilizzano tutti i rifiuti della terra o della loro cucina attraverso un digestore che li scompone appunto in fertilizzante organico.
Proteggere l’ambiente utilizzando tecniche agricole appropriate garantisce un vero approccio sostenibile, economicamente redditizio, sano dal punto di vista ambientale e socialmente vantaggioso.
Grazie a questa iniziativa l’Irlanda ha fatto un patto con la natura, un impegno focalizzato per diventare Paese leader nella produzione sostenibile di alimenti e bevande, nel pieno rispetto del Pianeta che ci ospita.
A proposito di Bord Bia Bord Bia, Irish Food Board, è un ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi. Lo scopo di Bord Bia è quello di promuovere il successo dell’industria food&beverage e dell’orticoltura irlandese attraverso servizi di informazione mirati, la promozione e lo sviluppo dei mercati.
Nel 2022 le esportazioni dell’industria food&beverage irlandese sono arrivati a quota 16.7 miliardi di euro, con una crescita del +22% in più rispetto all’anno precedente.
L’Italia rappresenta uno dei mercati più importanti per l’export di manzo irlandese in Europa con scambi valutati, nel 2022, a 448 milioni di euro e una crescita dell’26%. Ulteriori informazioni sono disponibili su https://www.irishbeef.it/.
a cura della redazione