La Fiaccola, un capolavoro di ingegneria e design, incorpora elementi distintivi delle tradizioni sportive e della cultura torinese.
Il concept di design nasce dal workshop “La fiaccola e il braciere per il 2025: progettare le Universiadi invernali” del Politecnico di Torino, un disegno di quattro studenti che hanno preso spunto dalla Cupola del Guarini, uno dei più originali interpreti del barocco piemontese, la Cupola della Cappella della Sacra Sindone del Duomo di Torino.
La Cupola, tra i capolavori più innovativi di questo movimento, si compone di esagoni concentrici che, sui sei livelli, si elevano verso l’alto con cestelli che permettono l’ingresso della luce, creando illusori giochi di luci e ombre.
Al centro del concept de “La Guarini” vengono riprese le geometrie concentriche della Cupola e la tensione verso la luce.
Da un punto di vista tecnico, la fiaccola è assemblata in due macro-parti: la prima è rappresentata dal corpo principale metallico prodotto dalla Vibel Group S.r.l., la seconda dal corpo luminoso elettrico ed elettronico, quest’ultima affidata alle sapienti conoscenze e abilità di Rimani.
Rimani ha realizzato il corpo luminoso principale cilindrico, con uno schermo diffusore opalino, che prevede l’uso di 400 LED RGB, controllabili singolarmente, posizionati sia all’interno del tubo, rivolti verso l’esterno, sia rivolti verso l’alto, ad accendere la cupola superiore.
Quindi è stato sviluppato un gioco di luce che, in accoppiata a speciali materiali con particolari proprietà ottiche, permette di simulare un fuoco che arde all’interno della fiaccola.
Inoltre, un LED bianco è stato posizionato in fondo al manico, a valorizzare una sfera luminosa.